«Mi sono battuto perchè Enzo Biagi non lasciasse la televisione, ma alla fine prevalse in Biagi il desiderio di poter essere liquidato con un compenso molto elevato».
Il buon Baudo ogni anno ci ricorda che la canzone vincitrice del Festival è quella di cui la gente fischietta il motivo il giorno dopo la prima serata della kermesse sanremese. Sarà. Di questi tempi, però, la popolarità di una canzone si misura, oltre che con le vendite del cd singolo e con la quantità di download, anche con la presenza del brano su Youtube come colonna sonora di videoclip e audiogallery creati dagli utenti. Ecco perchè, secondo me, il brano A te, che Jovanotti ha inserito nel suo nuovo album Safari, è già un successo: non è uscito nessun videoclip, ma il popolo della Rete si è sbizzarrito a crearne a bizzeffe. Segno che questa canzone parla al cuore di molti.
A volte capita che non si ha molto tempo per leggere e iniziando un libro si rischia di non concluderlo mai. Allora le cose sono due: o uno si limita a leggere distrattamente i titoli dei giornali oppure si concentra sugli ingredienti dei biscotti della colazione. C'è una terza possibilità: i dizionari, divisi per voci, lunghe al massimo una pagina, che possono essere letti in qualsiasi momento libero, senza il rischio di perdere il filo. E' il caso di questo libro, in cui Enzo Biagi dice la sua sui protagonisti del secolo appena trascorso, personaggi, il più delle volte, da lui incontrati, anche se per pochi minuti. Uno dei tanti grazie che bisogna dire a questo maestro del giornalismo.
Dov’eravate? Sì, dove eravate quella sera? La sera del quattro luglio 2006. Alle undici, quando Fabio Grosso l’ha buttata dentro al 120’?E poi si è messo a correre scuotendo la testa, con gli occhi del bambino che ha appena scartato il regalo di Natale? Non ci credeva neanche lui, ma con quel tiro a girare Grosso aveva appena regalato all’Italia la finale della Coppa Del Mondo.Dov’eravate? Non potete non ricordarvelo. Tutta l’Italiaè esplosa quando quel pallone si è infilato dietro le spalle di un Lehmann immobile, parabola imprendibile e irripetibile. Italia –Germania. Una partita soffertissima. Le porteche sembravano stregate. Pali, traverse, parate. La palla che non vuole entrare. L’acido lattico che si fa sentire, perché si va ai supplementari, e la tensione aumenta. Meno male che non c’è più quel maledetto golden gol, che ci ha condannato agli Europei del 2000 e ai Mondiali del 2002.Ammettetelo. L’avete giocata pure un po’ voi, quella partita, dovunque foste. A casa vostra. Al lavoro, con un occhio o un orecchio rivolto verso la tv. Nelle piazze, che poi sono impazzite di festa. Per questo non potete non ricordarvi dov’eravate.
MUSICA: ESORDIO PER MICOL BARSANTI, LO SPONSOR E' JOVANOTTI
(ANSA) - MILANO, 11 GIU - ''Quando ho ascoltato il demo di Micol, cio' che mi ha colpito di piu' e' stata la sua voce''. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha una punta di orgoglio nel parlare di Micol Barsanti, la ventiquattrenne cantautrice lucchese che oggi ha presentato a Milano il suo album d'esordio, 'La chiave del sole', prodotto da Soleluna, l'etichetta di Jovanotti. ''Da uno a dieci sono emozionata 25 mila'' confessa Micol, pochi minuti prima della sua esibizione live, alle prese con la scelta delle scarpe. ''Entrare in questo mondo e' difficile, pero' se non smetti mai di crederci in qualche modo ci arrivi''. ''Certo, ci sono delle rinunce da fare, ma se hai un sogno vai dritta per la tua strada - Micol ne e' convinta -. Arrivano anche dei momenti in cui perdi la fiducia, e allora e' importante avere vicino persone che ti sappiano motivare''. Una di loro per Micol e' stata Cecilia Dazzi, l'attrice romana, coautrice delle canzoni dell'album. Nove tracce ''che parlano d'amore, la cosa che tutto muove'' spiega Micol, cresciuta a pane, chitarra e musica italiana. ''L'ho conosciuta tre anni fa: prima di farla arrivare all'album ho voluto che guardasse un po' come funziona questo mondo, anche da dietro le quinte'', spiega Jovanotti. ''Quanto a me - dice l'ex 'ragazzo fortunato' - sono gia' in sala di registrazione, conto di uscire al piu' presto, non so se quest'anno o all'inizio del prossimo''. (ANSA).
BUSH A ROMA: RIENTRATI A MILANO IN TRENO GRUPPI MANIFESTANTI
(ANSA) - MILANO, 10 GIU - E' arrivato a meta' mattina in stazione centrale il treno, partito da Roma la scorsa notte, su cui hanno viaggiato gruppi di aderenti ai centri sociali, che avevano partecipato alla manifestazione svoltasi ieri nella capitale in occasione della visita di George W. Bush. ''Quando ieri sera siamo arrivati in stazione Tiburtina per prendere il treno - racconta Luca Corradini, portavoce del centro sociale il Cantiere - ci siamo trovati di fronte ad un cordone di carabinieri e polizia in assetto antisommossa, che non faceva passare nessuno se privo del titolo di viaggio''. ''Prima di partire abbiamo aspettato delle ore, perche' Trenitalia si era impuntata nel farci pagare altri 20 euro per tornare a casa, nonostante gli accordi presi a Milano dopo un'estenuante trattativa'', dice Corradini. Che aggiunge: ''Il comportamento di Trenitalia e' stato irresponsabile: in stazione Tiburtina si sono creati momenti di grande tensione che hanno rischiato di finire in tragedia. Mentre aspettavamo che la situazione si sbloccasse, da un cavalcavia ci sono piovuti addosso numerosi oggetti, lanciati da membri di gruppi di estrema destra. Un ragazzo, che non e' di Milano, e' stato colpito da un cartello stradale ed e' stato portato in ospedale''. Per quanto riguarda la manifestazione, ''non ci sono dubbi sul fatto che sia stata un successo - afferma Corradini -, e' stato un corteo colorato e vivace. Gli incidenti sono in gran parte da imputare al comportamento provocatorio delle forze dell'ordine, che hanno caricato addirittura a Piazza Navona. E comunque - conclude - si e' trattato di episodi di scarso peso, considerando che a Roma c'era Bush, il re della guerra, per colpa di cui ogni giorno muoiono nel mondo centinaia di persone''. (ANSA).
PARTO IN MORTE CEREBRALE: OGGI NICOL HA COMPIUTO UN ANNO
(ANSA) - MILANO, 10 GIU - Oggi Nicol ha festeggiato il suo primo compleanno. Un anno fa, quando veniva alla luce, all'ospedale di Niguarda di Milano, la sua mamma, Cristina, 35 anni, era cerebralmente morta da 78 giorni, in coma dopo che era stata colpita da aneurisma, quando era alla 17esima settimana di gravidanza. Un giorno, il 10 giugno 2006, in cui per la famiglia di Nicol si mischiarono la gioia e il dolore, l'angoscia e la speranza: ''Il Signore ce ne ha portata via una, speriamo che ci lasci l'altra'' sussurro' ai giornalisti la nonna materna della piccola. Alla nascita, dopo 29 settimane di gestazione, la bimba pesava appena 715 grammi: il peso piu' basso mai registrato negli undici casi verificatisi al mondo di gravidanze prolungate dopo la morte cerebrale della madre. Oggi Nicol, vestitino bianco e rosa e scarpine in tinta, capelli corti castano scuro e un ricciolo schiacciato in fronte, e' tornata al Niguarda, al reparto di Pediatria e di Neonatologia, accompagnata da papa' Toni, 25 anni, dalla nonna paterna e da due cuginetti. E' stata accolta dagli stessi medici e infermieri che assistettero lei e la madre durante quei giorni difficili e che l'hanno festeggiata con una torta ai frutti di bosco. ''Guardo Nicol e rivedo Cristina'' ha detto oggi Toni, che aveva conosciuto la compagna un anno prima. Un amore a prima vista, e subito il desiderio di un figlio. Nicol ha gli occhi scuri, dello stesso taglio del papa'. E' una bambina vivace, che, secondo i medici, ''ha uno sviluppo neurologico e relazionale adeguato alla sua eta'''. Oggi quindi e' un giorno di festa, e non solo per Nicol, ma anche per quelle persone che hanno ricevuto gli organi di mamma Cristina, i cui familiari autorizzarono l'espianto, e che hanno ripreso a vivere grazie a lei. (ANSA).