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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

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BUON NATALE

Post n°96 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da emergenzambiente

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Nel "frammentre" le cose accadono, il governo mette mano alla legge regionale che metteva in moratoria il centro oli, le introspezioni petrolifere ed affini
Non ci stupiscono le menzogne di Berlusconi quanto l'ingenuità di quegli abruzzesi che gli hanno creduto. Non ci resta che vigilare e sperare che il neoeletto Giovanni Chiodi e il presidente della Provincia di Chieti Tommaso Coletti mettano mano con efficacia e coraggio a questa pericolosa deriva che porterà il nostro sistema economico al collasso e noi abruzzesi a emigrare.

La politica nazionale sta scommettendo contro la nostra salute e il nostro lavoro. Fa questo con la legge mineraria (D.lgs. 625/96) degna di un paese non europeo – che tra l'altro fa pagare royalties prossime allo zero per giacimenti piccoli come quelli abruzzesi –, con il DPCM 8/4/2008 che permette di apporre il segreto di stato anche sulla raffineria di Ortona e con il recente disegno di legge 1441ter che andrà a esautorare gli enti locali dei propri poteri costituzionali in materia di energia.

Se oggi Berlusconi usa il bastone dopo aver mostrato la carota, a noi abruzzesi non rimane che una strada stretta di tre passi. Vizi nell'iter autorizzatorio finora espletato, in particolare ma non solo riguardo alle emissioni in atmosfera, rendono possibile un annullamento d'ufficio che ha l'effetto di azzerare tutte le altre autorizzazioni. Urge poi eliminare dalla legge regionale il riferimento all'oggetto misterioso della VIS – evidentemente voluto dall'ENI perché va a sanare i peccati finora commessi –, con ciò ripristinando la legalità, ovvero il rispetto della normativa europea che rende obbligatoria la VAS. In terzo luogo va portata a termine la perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, che oltre a difenderci per virtù legali dal Centro Oli è il miglior volano possibile per lo sviluppo turistico di qualità e anche quantità, visto che i tassi di crescita dei comparti del cicloturismo e dell'ecoturismo sono i maggiori del settore.

Alla petrolizzazione va opposta una programmazione che ci consegni a un futuro compatibile con il presente, che garantisca salute e capacità di produrre redditi, due qualità in contraddizione con un piano – peraltro mai reso noto al pubblico – che prevede raffinerie, pozzi e porti petroliferi.
Ad Ortona forse e ribadiamo il forse, arriverà una turbogas momentaneamente bloccata, anche qui per strani vizi, che verranno sanati?
l'impianto sarà di 104 MW, non è grande come quella di Gissi che ricordiamo essere di 800MW, ma questo non ci tranquillizza, infatti per ottenere l’autorizzazione per nuove centrali si richiede la stima della produzione di particolato ultragrossolano emesso direttamente dai camini (primario). 

Questo approccio è idoneo a stimare le polveri da impianti a olio combustibile o carbone, ma si rivela inutile per valutare l’inquinamento da polveri di centrali a gas che producono particolato di piccola taglia. “La lacuna nei progetti italiani”, sottolinea Armaroli del Cnr, “è molto grave perché è dimostrato che è proprio il particolato di taglia minuta a danneggiare maggiormente la salute: più le particelle sono piccole, più penetrano lungo le vie respiratorie”. Secondo Armaroli, quindi, “La costruzione di nuovi impianti a turbogas non può essere disgiunta da severe misure compensative per non peggiorare la qualità dell’aria delle zone interessate, come previsto, per esempio, dalla legislazione della California, una delle più avanzate in materia”.
Sempre ad Ortona, è momentaneamente bloccato l'arrivo di una discarica per amianto, del cav.Marrollo, l'ARTA ha messo dei paletti; strano a dirsi anche il sindaco .
Comunque per ora ci fermiamo un attimo, con una considerazione, visti tutti gli articoli sulle grandi testate nazionali, l'ultimo è su Repubblica di domenica 21 dicembre, sulla cementificazione del fiume Pescara :
stiamo facendo un bel gran can, continuiamo in crescendo
buone feste a tutti, e un grazie infinito a tutte le associazioni, liberi cittadini, scienziati e scienziate, che sanno ancora indignarsi !

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Un blog di: emergenzambiente
Data di creazione: 05/04/2008
 

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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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