Due incontri nel giro di un mese. Così il Comitato Piani Palentini e la popolazione hanno espresso il proprio disappunto sull’ampliamento di 258mila metri cubi della vecchia discarica di Capistrello, situata in località Trasolero.”No alla discarica, si alla differenziata“, questo in sintesi il coro unanime che si è levato nelle due assemblee pubbliche tenutesi a Capistrello il 18 gennaio e a Scurcola il 21 febbraio. I membri del Comitato ( fondato il 27 Dicembre 2008 e composto da 13 soci in rappresentanza dei paesi di Capistrello, Corcumello, Cese, Scurcola, Tagliacozzo e Villa San Sebastiano) si sono schierati apertamente contro il progetto diMegadiscarica presentato dalla Segen spa (società consortile a capitale pubblico), che prevede lo sversamento di 1000 quintali di rifiuti al giorno a pieno regime e l’erosione di 190mila metri cubi di terreno vegetale: « il progetto per ampliare la discarica Trasolero - si legge nel sito pianipalentini.blogspot.com -mette in pericolo la salute del nostro territorio e dei cittadini ed avrà conseguenze disastrose inevitabili sull’ecosistema. Il Comitato ritiene che oggi il nostro territorio abbia bisogno di scelte ambientali che valorizzino e promuovano il nostro ambiente e le attività locali, che favoriscano il turismo e la produzione agricola autocnona: no alle discariche nei Piani Palentini e si a una politica ambientale di sviluppo che rispetti il territorio senza interessi economici…». Sulla base di queste ed altre motivazioni sono ben cinque le osservazioni presentate in sede di valutazione di impatto ambientale e oltre settecento le firme raccolte nel giro di pochi giorni. Altre sette sono le osservazioni presentate direttamente da Legambiente.
« Il progetto presentato da Segen spa - si legge in una delle osservazioni di Legambiente Abruzzo - non rispetta la disponibilità concessa, in quanto risulta essere superiore di circa il 30% alla volumetria massima di contratto ». L’art.9 del contratto, stipulato nel marzo 2007 tra il comune di Capistrello e la Segen spa, prevede infatti la possibilità di ampliamento della discarica per una volumetria massima di 200mila metri cubi.
Diversi i punti toccati dall’associazione ambientalista nelle osservazioni presentate contro il progetto, in cui richiedono una attenta valutazione/analisi di rischio sanitario e ambientale. Diversi i punti che non convincono l’associazione: Sovrapposizione della nuova discarica con la vecchia discarica comunale; Presenza di rifiuti attualmente non classificati; Presenza di acqua nel sottosuolo; Presenza di detriti calcarei di matrice sabbiosa con una permeabilità medio-alta; poca distanza dell’area di discarica dai centri e nuclei abitati. Infine, Legambiente pone l’accento sulla necessità di “valutare” la vicinanza della discarica ad un impianto sportivo di indubbia valenza sociale e ricreativa e la presenza di un SIC, cioè un Sito di Interesse Comunitario per le sue valenze ambientali.
Solo attraverso una valutazione attenta di tutte queste osservazioni, la Regione Abruzzo dovrà esprimere in tempi relativamente brevi il proprio parere, anche perché, con l’arrivo della stagione calda, il problema dei rifiuti in Marsica potrebbe trasformarsi definitivamente in emergenza.
Claudio Abruzzo
ps.: osservazioni discarica di Legambiente : http://www.legambienteabruzzo.it/news/?p=44