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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON è UNA TESTATA GIORNALISTICA
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Egregio Direttore Tedeschini,
nel giornale in edicola il 22 maggio è ospitata, nella sezione consacrata a «Gli interventi & le polemiche», una lettera a firma delle "Relazioni Esterne Powercrop" la società interessata alla realizzazione della megacentrale a biomasse qui ad Avezzano, la quale, richiamandosi ad un lavoro recentemente pubblicato sulle colonne del giornale da Lei diretto - lavoro costituito da un resoconto-censimento degli interventi che nelle nostra Regione sarebbero, a giudizio di un Osservatorio, nel guado della sindrome NimBy, ovvero verserebbero in attesa di approvazione o realizzazione a causa della presa di posizione dei cittadini organizzati in comitati - si duole della circostanza che la per la progettata centrale a biomasse in questione, da realizzarsi in località Borgo Incile di Avezzano, si sia ancora in attesa dell'avvio della fase della Conferenza dei servizi.
Che intorno ad un progetto o ad un'iniziativa, si concentri e condensi, come nel caso di Borgo Incile, l'attenzione di cittadini, associazioni, enti, è cosa che in un paese normale, dovrebbe essere vista positivamente, poiché garantisce maggiore partecipazione e quindi implica maggiore trasparenza e comporta un più alto grado di consapevolezza. D'altronde, chi ha le carte a posto non ha nulla da temere, in specie dall'infinitamente piccolo «Comitato NO PowerCrop», in rappresentanza del quale Le indirizzo queste poche righe.
Mai abbiamo manifestato contrarietà alle rinnovabili e alle tecnologie verdi, lo dimostra il fatto che conviviamo benissimo con un impianto a biogas sorto da poco qui vicino le nostre case, siamo invece contrari alle speculazioni e alle megacentrali come questa che si vuole costruire qui nel Fucino che non ha ripercussioni positive per il territorio, né ambientali né occupazionali, e a sostenere tale opposizione ci sono quelle carte che abbiamo tanto studiato, ci sono i pareri autorevoli del Corpo Forestale nonché quello delle categorie agricole, ci sono scienziati di fama mondiale come il Dott. Montanari che abbiamo avuto il piacere di ospitare, insieme all'associazione Aravinda in un convegno pubblico a Trasacco lo scorso settembre, lo dicono ingegneri e tecnici dell'università dell'Aquila che il Comune di Avezzano ha profumatamente pagato per avere un parere tecnico-scientifico riguardo a tale opera, lo dicono ingeneri e studi scientifici condotti da Enti autorevoli come l'ENEA, dove ho avuto il piacere di confrontarmi nei mesi in cui preparavo la mia tesi di Laurea.
Di contro ci sono i dati presentati dalla trasparente società Powercrop, quelli inseriti nello studio di impatto ambientale in cui si dice ai cittadini del Fucino che la qualità dell'aria che respirano è ottima, peccato però che la stessa società abbia omesso di evidenziare che tali dati sono stati presi non nella piana del Fucino, ma ad Ovindoli!
E ci sono molte altre asperità difficilmente superabili, le quali sono state tutte ben evidenziate nei ricorsi che attualmente pendono innanzi al Tribunale amministrativo sul Giudizio V.I.A.
Questo per dirLe sommessamente, caro Direttore, come chi Le scrive creda fermamente che le questioni siano talvolta meno semplici e semplicistiche di come le si vorrebbe far apparire. Da una parte l'intrapresa economica e lo sviluppo, dall'altra degli estremisti in preda alla sindrome "Non nel mio giardino", retrivi e ansiosi di difendere solo il proprio orticello. Non è necessariamente così. Quasi mai è così.
Esattamente come Powercrop Siamo lieti di accogliere qualsiasi iniziativa e proposta di dibattito in merito al tema della centrale a biomasse nel Fucino, (ché l'analisi del progetto spetta alle Autorità competenti) nel frattempo, Noi continueremo a fare il nostro, quel che reputiamo giusto e doveroso.
come abbiamo sempre fatto.
Sefora Inzaghi, Comitato Marsicano No PowerCrop.
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx