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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA
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Comunicato stampa 16 marzo 2009
Legambiente e WWF
sulla risoluzione del Consiglio Regionale del 27 gennaio 2009
inerente l’impugnativa da parte del Governo
sulla Legge Regionale “Provvedimenti urgenti a tutela della Costa Teatina”
Il Presidente Chiodi non ha mantenuto fede al suo primo impegno di legislatura.
Netto il giudizio delle associazioni ambientaliste Legambiente e WWF.
Il Consiglio Regionale, infatti, nella seduta di insediamento del 27 gennaio 2009, all’unanimità, aveva dato mandato al Presidente Chiodi di elaborare, entro e non oltre 45 giorni, un Disegno di Legge finalizzato a superare l’impugnativa del Governo dinnanzi alla Corte Costituzionale sulla Legge Regionale 10 marzo 2008 n. 2 “Provvedimenti urgenti a tutela della Costa Teatina“, modificata ed integrata con Legge Regionale 15 ottobre 2008 n. 14.
La Legge, nota anche come blocca Centro Oli Eni di Ortona, secondo il Governo presenta diversi profili di legittimità costituzionale e merita di conseguenza una valutazione di merito da parte della Corte Costituzionale.
All’impegno purtroppo, non sono seguiti i fatti: i 45 giorni sono trascorsi ed il Presidente Chiodi non ha elaborato alcun Disegno di Legge, dimostrando, nonostante i proclami, una scarsa attenzione al problema che aveva calamitato durante la campagna elettorale persino l’interesse del Presidente del Consiglio Berlusconi.
La mancanza di responsabilità del Presidente Chiodi getta seri dubbi sulle reali intenzioni del Governo regionale sulla deriva idrocarburi che, evidenziato da Legambiente e WWF nel dossier “Dati e numeri sulla ricerca e la coltivazione e degli idrocarburi in Abruzzo” presentato il 16 febbraio scorso in occasione del quarto anniversario dell’entrata in vigore dl Protocollo di Kyoto, sta coinvolgendo l’intera Regione.
Oltre a questa manifesta mancanza di responsabilità, Legambiente e WWF sottolineano anche la discutibile iniziativa del Presidente Chiodi che, fuori dal ruolo istituzionale, ha firmato, come primo firmatario ed a titolo di semplice consigliere regionale, il Disegno di Legge inerente la “Disciplina della localizzazione di nuove infrastrutture energetiche” che, presentato dall’assessore regionale Mauro Febbo, di certo non da alcuna risposta ai dubbi espressi dal Governo nazionale nella impugnativa presentata dinnanzi alla Corte Costituzionale.
La disattenzione politica del Presidente Chiodi sul tema, trova ulteriore e grave conferma anche nel fatto che ad oggi la Regione Abruzzo non è ancora intervenuta presso la Corte Costituzionale per sostenere la validità della vigente Legge Regionale approvata nella passata legislatura all’unanimità del Consiglio Regionale.
Nel richiamare il Presidente Chiodi ai propri impegni, Legambiente e WWF ribadiscono nuovamente la necessità che la Regione si faccia promotrice di un tavolo di confronto tecnico per affrontare nel suo quadro generale la situazione abruzzese sempre più oggetto di interesse delle compagnie petrolifere.
WWF Abruzzo: Dante Caserta 335.8155085
Legambiente Abruzzo: Angelo Di Matteo 347.8489363
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx