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Sopravvivi sul lavoro!

Post n°50 pubblicato il 29 Aprile 2012 da emmedicom
 
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Consapevolezza

Nelle organizzazioni di oggi, in continuo cambiamento ci viene sempre più richiesta la capacità di sviluppare nuove competenze e nuovi saperi, per far fronte, in modo efficace, alle sfide e alla complessità del contesto.

La consapevolezza di noi stessi è un attivatore potente di apprendimento di nuove competenze e ci aiuta a sviluppare flessibilità nei nostri comportamenti in tutte le situazioni. Ci permette di conoscere meglio i nostri punti di forza e le nostre fragilità per sviluppare armonicamente le nostre capacità.
Solo se siamo consapevoli di noi stessi, di ciò che siamo e di ciò che avviene intorno a noi, riusciamo ad adattarci alle richieste e a raggiungere gli obiettivi che ci poniamo.

Goleman definisce la consapevolezza personale: ”Conoscere le proprie emozioni, preferenze, risorse e intuizioni”. Per raggiungere una più profonda consapevolezza di sé è necessario avere:

• Capacità di auto valutarsi con precisione, individuando punti di forza e di debolezza.
• Consapevolezza emotiva, riconoscendo le proprie emozioni e i loro effetti.
• Sicurezza di sé, certezza del proprio valore e delle proprie capacità.

Come facciamo a migliorare la consapevolezza di noi stessi?
La consapevolezza nasce dall’osservazione e quindi è importante allenarsi a osservare e osservarsi, ascoltare ed ascoltarsi.

Ecco 3 attività per ri-scoprire qualcosa di più di noi stessi nel lavoro.

Prenditi un po’ di tempo per te, per pensare, per osservarti.
Se vuoi utilizza carta e penna per fissare le tue idee e per tenere traccia delle tue riflessioni.

1. I miei Valori
Quali sono i valori in cui credo, quelli importanti per me, che applico nella mia vita lavorativa (per esempio: disponibilità, rispetto, attenzione agli altri, responsabilità, ecc.)?

Fai un elenco di almeno 3 valori e chiediti in che modo li applichi o quali azioni concrete potresti fare per renderli vivi nel tuo lavoro.

2. Le mie conoscenze, il mio “sapere”
Quali sono le conoscenze che ho sviluppato fino a questo momento?
Ricordati che spesso abbiamo la tendenza a sottovalutare quello che sappiamo e abbiamo imparato nel corso della nostra vita professionale e nel nostro percorso di studi.
Costruisciti una tabella a due colonne, nella prima colonna indica la conoscenza e nella seconda che cosa questa conoscenza ti permette di fare; ecco un esempio:
Conoscenza: Word
Che cosa ne faccio: Redazione testi, Preparazione report, ecc.

Fare un elenco accurato di ciò che conosci potrà darti più sicurezza in ciò che fai e potrà servirti poi per determinare quali sono le aree in cui devi sviluppare nuove conoscenze per svolgere meglio e con meno fatica il tuo lavoro nel prossimo futuro.
Per esempio sapere che conosci bene l’inglese, anche se non lo utilizzi quotidianamente, ti può essere di aiuto per proporti per nuove posizioni.

3. Capacità (il saper fare) /Attitudini (il saper essere).
Riguardano ciò che sai fare e come lo fai, cioè, i tuoi comportamenti e atteggiamenti nell’esecuzione del lavoro e nella relazione con gli altri.

Scrivi un elenco delle tue capacità / attitudini: per esempio, orientamento al cliente, decisionalità, problem solving (capacitàWink, determinazione, dinamicità, empatia-mettersi nei panni degli altri (attitudine).

Alla fine di questo esercizio chiediti:
− Quali sono gli apprendimenti che mi porto a casa?
− Quali sono i miei valori di riferimento?
− Quali sono le conoscenze, esperienze, capacità che ho ricordato o riscoperto?
− Quali sono le forze e le risorse su cui posso contare?
− Che cosa posso valorizzare in termini di esperienza e competenze nel mio lavoro?

Rifletti: “Se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio”. (Confucio)

Ti proponiamo un altro esercizio per approfondire la conoscenza di te stesso: lo Strenghts Analyzer tool, strumento presentato da Phil Harkins, coach a livello internazionale, alla conferenza annuale Federazione Italiana Coach.

* Fai una lista dei tuoi punti di forza: ciò che conosci e sai fare meglio, le tue esperienze professionali più significative, le tue caratteristiche personali più brillanti.
* Fai una lista dei tuoi punti di debolezza: ciò che conosci meno o non sai ancora fare bene, le tue caratteristiche personali che non ti soddisfano.
* Dai un punteggio a ciascuna delle caratteristiche di ogni lista su una scala da 1 a 10 (1= meno importante 10=più importante).
* A questo punto colloca i tuoi punti di forza e di debolezza sulla tabella che segue:

Rifletti al termine del lavoro:
•Che cosa ho imparato da questo esercizio?
•Quali caratteristiche ho messo a fuoco in modo più nitido?
•Quali sono i punti di forza che possono influenzare la mia riuscita adesso e in futuro?
•Come i punti di forza possono aiutarmi a sviluppare nuove competenze?
•Come li posso utilizzare?
•Quali sono i punti di debolezza su cui devo lavorare in tempi brevi?
•Quale piano di azione voglio sviluppare?
•Quali sono le aree di sviluppo sulle quali ho bisogno di un supporto o di un aiuto?
•Chi può essermi di aiuto?

 

 

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Il Pangolino di Ubuntu è pronto per il download

Post n°49 pubblicato il 27 Aprile 2012 da emmedicom
 
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Canonical ha rilasciato la versione 12.04 Precise Pangolin, e già pensa a Quantal Quetzal (Ubuntu 12.10).

Mentre Ubuntu 12.04 (Precise Pangolin) è ormai tra noi, Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical, già guarda alla prossima release.

Con un post sul proprio sito, Shuttleworth ha annunciato il nome in codice di Ubuntu 12.10 (la data di rilascio prevista è il 18 ottobre): Quantal Quetzal.

Se il Pangolino Preciso dell'edizione attuale ha già nell'aggettivonome l'indicazione di solidità che è richiesta da una LTS (le versioni che sono supportate per tre anni suidesktop e cinque sui server) per la prossima edizione Ubuntu vuole concentrarsi sul cambiamento, anche estetico, che porterà alla LTS successiva, il cui rilascio è fissato per l'aprile del 2014.

Shuttleworth non ha insomma rinunciato all'idea di voler far guerra al Mac, che da molti è identificato come sistema operativo elegante per antonomasia.

Nel frattempo, gli utenti di Ubuntu potranno godersi le migliorie introdotte in Precise Pangolin, a partire dal kernel 3.2.0 con la patch per il risparmio energetico che era richiesta da più parti e la versione 5.10 dell'interfaccia Unity.

Il software in dotazione è sostanzialmente lo stesso delle versioni passate; da notare la rimozione delle librerie Mono, che obbliga il passaggio da Banshee a Rythmbox quale player di default.

 

 

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Google Drive è arrivato, 5 GB gratis per tutti

Post n°48 pubblicato il 25 Aprile 2012 da emmedicom
 
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Parte da Mountain View la sfida al cloud computing ma gli avversari non stanno a guardare

 

Ampiamente annunciato nei giorni scorsi Google ha svelato definitivamente la sua mossa nel campo del cloud: Google Drive. I dettagli del servizio sono più o meno quelli di cui si vociferava da giorni. Si tratta di un’evoluzione di Docs in una nuvola da 5 Gb gratuiti per utente, e tagli per spazio extra: 25 Gb a 2,49 dollari al mese, 100 Gb per 4,99 dollari e 1 Tb per 49,99 dollari. All’aumentare dello spazio su Drive aumenterà anche quello su Gmail fino ad un massimo di 25 Gb. Lo storage messo a disposizione da Big G servirà per archiviare una vasta gamma di file; tra pdf, video, documenti e immagini se ne contano circa 30 diversi. Ma il vero valore aggiunto rispetto ai concorrenti è la possibilità di integrare Drive con tutta la miriade di applicazioni sviluppate dal colosso. Gmail, Google Plus e Docs sono solo alcune delle piattaforme che si sposano perfettamente con la nuova piattaforma regalando all’utente Google un’esperienza unica e senza pari. Utilizzando Google Docs all’interno di Drive sarà quindi possibile lavorare contemporaneamente con gli altri colleghi su documenti, fogli elettronici e presentazioni e dopo aver condiviso i contenuti si possono aggiungere commenti sui file ricevendo una notifica a quelli inviati dagli utenti abilitati. Si parla anche della possibilità di estendere le funzionalità di Drive con alcune web app presenti sul Chrome Store tra cui l’invio dei file via fax direttamente dalle pagine di gestione o il lavoro di editing dei video caricati sulla nuvola.

Innovativa l’idea di “smart tagging” ovvero di un tipo di etichettatura intelligente per i file conservati sull’hard disk tramite l’app per computer. Se si salva un’immagine del Colosseo scattata personalmente a Roma, alla successiva ricerca su Google delle immagini del Colosseo, quella salvata sul computer comparirà assieme ai risultati di ricerca così da ampliare la galleria proposta dal portale. Allo stesso modo, grazie al riconoscimento delle immagini, è possibile trascinare le foto delle vacanze in Toscana nel riquadro di Drive così da renderle disponibili quando si effettua una ricerca dei luoghi visitati. Google ha implementato nel suo sistema di cloud anche la comoda funzione di lettura OCR. La Optical Character Recognition è la tecnologia in grado di riconoscere del testo nei documenti acquisiti così che se si ha una scansione di una pagina di un vecchio libro sarà possibile trasformare la foto in documento, ricercando ogni singola parola riconosciuta.

Per sfruttare al meglio le funzionalità di Google Drive si può scaricare l’applicazione apposita per computer Windows e Mac così da avere un client sempre a disposizione su desktop. L’usabilità del servizio viene completata con la versione mobile per smartphone e tablet Android che permette di gestire con un’interfaccia semplificata i file caricati e condivisi; niente paura per gli utenti Apple, l’applicazione per iOS è in dirittura di arrivo e la stessa Google sa quanto può ricavare dall’utilizzo di propri servizi da parte degli utilizzatori di iPhone e iPad. L’azienda non ha tralasciato nulla e un occhio di riguardo è rivolto alla sicurezza dei file condivisi. Volendo soddisfare anche le richieste degli utenti aziendali all’interno di Drive vi è un sistema di cifratura tra browser e server con autenticazione su due livelli per evitare ingressi illeciti e fraudolenti da device mobili.

Ora che Google ha fatto la sua mossa si può fare un primo confronto con gli sfidanti. Microsoft permette a coloro che sono già iscritti al proprio servizio di cloud chiamato SkyDrive di passare dai 7 GB disponibili gratuitamente a 25 GB senza costi di sottoscrizione o abbonamento; tutti i nuovi utenti avranno invece a disposizione i primi 7 GB ampliabili poi con spazio extra a pagamento. SkyDrive è attualmente lo spazio più conveniente, grazie proprio ai 25 GB gratuiti per chi è già utente; Google offre la stesso spazio a 2,49 dollari mensili. iCloud è perfetto come integrazione tra dispositivi iOS e backup di informazioni personali su computer tra cui contatti, documenti, mail e note con account Apple. Il servizio di cloud più vecchio e conosciuto è senz’altro Dropbox che rischia di rimanere nell’ombra offuscato dalle major; in ogni caso è il solo disponibile finora su più piattaforme mobili anche se non ha lo stesso livello di edting che offre la neonata nuvola di Google. Nel complesso Drive offre un maggior compromesso tra spazio di storage e flessibilità; non è certo la soluzione più economica e completa ma sembra la sola in grado di accontentare vari tipi di utenti, dagli studenti ai professionisti, con diverse esigenze e tipologie di file gestiti. Con Windows 8, iOS 6 e Android 4 dietro l’angolo, il cielo del cloud computing è sempre più affollato.

 

 

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Tariffe telefoniche, gli italiani hanno i costi più alti d'Europa.

Post n°47 pubblicato il 24 Aprile 2012 da emmedicom
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Dal mese di luglio l’UE ha imposto all’Italia tariffe più basse per alcuni servizi Calano leggermente le tariffe della telefonia mobile in Europa, in media di qualche punto percentuale (-8%), mentre come accade per tante altre cose anche le tariffe telefoniche in Italia sono più alte che negli altri paesi d’Europa. Non va dimenticato inoltre che il potere della Agicom, l’organismo che vigila sulla concorrenza, è più limitato rispetto a organismi analoghi in altri Paesi. Insomma non dobbiamo illuderci, non avremo mai le stesse tariffe in vigore in Europa. Non è solo il costo ad incidere, ma anche il servizio. Ad esempio se vogliamo andare all’estero e continuare ad usare il nostro numero telefonico dobbiamo sottoscrivere una tariffa roaming e dobbiamo farlo con lo stesso operatore che utilizziamo in Italia. Questa limitazione sta per cadere grazie alla Commissione e la Presidenza dell’Unione Europea che hanno approvato un provvedimento che dal prossimo mese di luglio farà scattare una serie di risparmi per i consumatori di tutta Europa ed in particolare per gli italiani che partono da costi più alti.



Il processo innovativo che non è arrivato dal nostro Parlamento, troppo impegnato a tergiversare sulla nuova legge elettorale da proporre al paese, riguardano il roaming internazionale, i costi degli sms, del traffico dati e della normale telefonata. Un’aggiunta ulteriore è quella di poter stipulare un contratto ad hoc per il roaming internazionale quando andiamo all’estero. Il Parlamento Europeo ha emesso questo provvedimento per portare le tariffe internazionali vicino a quelle nazionali come costo per il consumatore. Le nuove tariffe, in vigore dal 1 luglio 2012, porteranno la chiamata dall’estero per l’Italia al costo di 29 centesimi al minuto, mentre la telefonata ricevuta dall’Italia costerà solo 8 centesimi. Il ribasso del mese di luglio sarà solo il primo passo, infatti dopo un anno la cifra scenderà rispettivamente a 24 centesimi e 7 centesimi, fino a terminare la sua corsa a luglio 2014 quando si arriverà a 19 centesimi e 5 centesimi. Gli sms, che per altro sono diventati obsoleti grazie ai servizi di messaggistica istantanea offerti dai software dei più diffusi smartphone, costeranno 9 centesimi a luglio 2012, 8 centesimi a luglio 2013 ed infine 6 centesimi a luglio 2014. Il traffico dati in questi tre anni scenderà dai 70 centesimi del 2012 fino ai 20 centesimi del 2014, il costo in questo caso è valutato in megabyte. Dal primo luglio 2014 i consumatori potranno stipulare contratti di roaming con operatori diversi da quelli utilizzati sul suolo nazionale. Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, detto ciò, noi speriamo che comunque i prezzi scendano notevolmente nei prossimi anni anche perchè il futuro sta nella personalizzazione degli abbonamenti. E lo vediamo dalle offerte sempre più variegate che il mercato ci offre con i pacchetti personalizzati e tariffe forfettarie che piacciono al pubblico. Si considera ad esempio se uno telefona molto o è solito inviare parecchi sms o navigare a lungo. È l’ideale con i forfait da una parte l’operatore si garantisce delle entrate fisse, dall’altra il cliente può consumare molto senza spendere troppo.

 

 

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Smartphone e abbonamenti telefonici/ L’indagine di SOS Tariffe

Post n°46 pubblicato il 24 Aprile 2012 da emmedicom
 
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Quanto si risparmia comprando uno Smartphone associato ad un abbonamento per la telefonia mobile? A questa domanda ha cercato di rispondere SosTariffe.it in occasione del lancio del nuovo sistema di comparazione per la telefonia mobile e dello sconto offerto per l’acquisto di un iPhone.

Le cifre parlano chiaro: grazie alla sottoscrizione di un abbonamento con cellulare incluso il risparmio, rispetto a chi acquista uno smartphone attraverso altri canali, può arrivare anche oltre l’80%.

Lo afferma SosTariffe.it che, in occasione del lancio nel nuovo sistema di comparazione dedicato alla telefonia mobile, ha preso in esame le tariffe dei principali operatori che offrono un abbonamento con uno smartphone incluso e ha cercato di capire l’effettiva convenienza dell’acquisto del cellulare con un abbonamento telefonico rispetto a quello effettuato in attraverso altri canali.

E’ risultato che nei cellulari di fascia alta il risparmio per l’acquisto con l’abbonamento tariffario può arrivare oltre il 77% rispetto a quello tramite altri canali, mentre per i cellulari di fascia media si può arrivare anche oltre l’87%.

Lo studio di SosTariffe.it mette anche in risalto la correlazione diretta tra il canone pagato per l’abbonamento cellulare e il risparmio ottenibile sul device incluso: un abbonamento con un canone e un minutaggio maggiore permetterà di ottenere il device desiderato a un prezzo più conveniente rispetto ad un abbonamento con canone e minuti inclusi, minore.

Si tratta di una possibilità di risparmio notevole se si aggiunge che circa la metà degli abbonamenti presi in considerazione, per l’esattezza il 52%, offre uno sconto sul canone a chi effettua la portabilità del numero da un altro operatore. In questo modo si può risparmiare mediamente 12,91 euro al mese per un periodo che varia dai 12 ai 30 mesi.

Proprio a partire dagli esiti della ricerca effettuata, che evidenzia l’opportunità di risparmio sugli smartphone acquistabili con l’abbonamento e grazie al continuo ascolto delle esigenze degli utenti, SosTariffe.it ha messo a punto un nuovo sistema per la comparazione delle offerte per la telefonia mobile. A partire dalla scelta del cellulare, il nuovo servizio permette di trovare tutte le offerte con lo smartphone associato e risparmiare contemporaneamente su device e tariffa.

La prima grande novità del nuovo comparatore, dunque, è rappresentata dalla possibilità di trovare rapidamente tutte le offerte con uno Smartphone associato, che, come visto, rappresentano un’ottima opportunità per avere un cellulare a prezzi molto più vantaggiosi che in negozio. All’interno del nuovo comparatore di SosTariffe.it sono presenti tutti i principali smartphone di ultima generazione, dagli iPhone al Samsung Galaxy ai Nokia Lumia. L’utente, una volta selezionato il device desiderato, sarà in grado di comparare tutti gli abbonamenti, ordinati dal più conveniente, che lo includono.

Grazie a questo nuovo approccio SosTariffe.it ha negoziato in esclusiva un ulteriore sconto di 50 euro su un’offerta iPhone. Sottoscrivendo l’abbonamento Top Smart 800 con 3HG con iPhone 4s 16GB incluso, tramite SosTariffe.it, l’utente pagherà un anticipo di 49 euro, invece che 99 euro. Il sottoscrivente riceverà 99 euro di omaggio come sconto sull’imponibile distribuito su tutta la durata del vincolo contrattuale. Ne risulta uno sconto di 50 euro che SosTariffe.it offre a tutti gli utenti.

Altra grande novità è rappresentata dalle modalità di ricerca delle tariffe più vantaggiose. Il continuo ascolto delle esigenze degli utenti e  l’esperienza del team di Sos Tariffe  ha portato a sviluppare un metodo di ricerca che si basa sul totale dei minuti chiamati, sms e internet consumato in un mese.

SosTariffe.it è in grado, grazie a questo nuovo servizio, di creare “pacchetti” ad hoc calcolati in base alle indicazioni dall’utente, che potrà visualizzare tutte le possibili combinazioni tra tariffe e opzioni che gli operatori offrono e che, se acquistate insieme, possono portare ad un risparmio considerevole per il consumatore. Oltre al denaro, dunque, il consumatore può risparmiare il tempo e le energie spese nella ricerca delle combinazioni più vantaggiose sui siti degli operatori, che se effettuate manualmente porterebbe via diversi giorni.

Il prezzo proposto dal comparatore tiene anche in considerazione tutte le promozioni commerciali attive che  vengono offerte a coloro i quali effettuano il passaggio da un operatore all’altro.

La nuova pagina dei risultati permette, inoltre, di avere una panoramica completa di tutte le informazioni sulle tariffe messe a confronto: costo oltre soglia di minuti, sms e internet, costo di ogni tariffa o opzione  e l’eventuale costo o sconto della tassa di concessione governativa. Ogni soluzione presentata, dunque, sarà comprensiva di tutti i costi che l’utente deve affrontare in modo che si possa avere ben presente quello che si paga a fine mese.

“La sottoscrizione di un abbonamento – afferma Alberto Mazzetti amministratore delegato e co – fondatore di SosTariffe.it – è particolarmente conveniente per tutti i consumatori che vogliono uno smartphone di ultima generazione al miglior prezzo sul mercato. E’ necessario però, prestare attenzione alle condizioni contrattuali che possono contenere alcune penali in caso di rescissione anticipata del contratto. Inoltre, acquistare uno smartphone attraverso un abbonamento conviene anche perchè il velocissimo avanzamento della tecnologia in questo settore rende i device antiquati dopo pochissimo tempo. Il nuovo sistema di calcolo di SosTariffe.it parte proprio da questi presupposti e vuole semplificare la scelta e l’abbinamento tra tariffa e smartphone al prezzo migliore.”

 

 

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PosteMobile lancia 0 Pensieri Infinito: chiamate e SMS senza limiti

Post n°45 pubblicato il 22 Aprile 2012 da emmedicom
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PosteMobile lancia 0 Pensieri Infinito, il piano tariffario Tutto Incluso e senza limiti, disponibile da lunedì 23 aprile per clienti Privati e Liberi Professionisti titolari di Partita IVA. Il piano per i clienti Privati include chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali, senza scatto alla risposta, SMS senza limiti verso tutti i cellulari nazionali e 1 GB/mese di navigazione da smartphone: tutto al costo mensile di 34€. Il Piano “0 Pensieri Infinito” è disponibile sia per SIM Ricaricabili sia in versione Abbonamento ed è dedicato a tutti: ai i nuovi clienti che acquistano una nuova SIM entro il 30 giugno facendo contestualmente richiesta di portabilità del numero e ai già clienti PosteMobile che possono richiedere il cambio del vecchio piano al costo di 8€.

Inoltre attivando “0 Pensieri Infinito” nella versione Ricaricabile il primo costo mensile è offerto in promozione a soli 14€ (dal mese successivo il costo mensile sarà quello standard di 34€/mese). I canoni saranno addebitati sul credito residuo della SIM ogni 31 giorni a partire dall’attivazione. In caso di credito insufficiente, le tariffe applicate saranno di 16 cent/min per le chiamate nazionali senza scatto alla risposta con tariffazione al secondo e di 12 cent per gli SMS nazionali. Per tornare ad usufruire dei vantaggi del Piano sarà sufficiente ricaricare la SIM di un importo pari almeno al costo mensile. Per attivare invece il piano “0 Pensieri Infinito” in versione Abbonamento è necessario richiedere la domiciliazione del costo mensile su Carta di Credito CartaSi o Conto Corrente (e aggiungere al canone mensile l’importo della Tassa di Concessione Governativa pari a 5,16€/mese per Uso Privato e 12,91€ per Uso Affari). Tutte le tariffe indicate per i privati sono valide per il traffico nazionale e sono Iva inclusa.L’offerta “Infinito” deve essere fruita nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza, nonché in conformità all’uso personale del servizio di cui all’art 7.2 delle condizioni generali di Contratto.

Il piano rivolto ai  Liberi Professionisti titolari di Partita Iva  è attivabile su SIM Ricaricabili  è “PM Ufficio Infinito” e offre chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali; SMS senza limiti verso tutti i mobili nazionali e 1 Gbyte/mese di traffico dati nazionale al costo di 28€/mese IVA esclusa. Per richiedere il Piano “PM Ufficio Infinito” è sufficiente acquistare una nuova SIM entro il prossimo 30 giugno presso un punto PosteImpresa e richiedere contestualmente la portabilità del numero. Anche per i Liberi Professionisti, il primo canone mensile del Piano  è offerto in promozione a soli 12€ (IVA esclusa). I canoni mensili saranno addebitati sul credito residuo della SIM il primo di ogni mese. Tutte le tariffe indicate per i titolari di Partiva IVA sono valide per il traffico nazionale e sono Iva esclusa.L’offerta deve essere fruita nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza, essendo l’uso finalizzato al soddisfacimento delle normali esigenze professionali e/o imprenditoriali del Cliente, come specificato nelle condizioni generali di contratto e nelle condizioni particolari applicabili alla specifica offerta, sottoscritte al momento dell’attivazione della SIM.

La navigazione di 1GB/mese inclusa nell’offerta “Infinito” sia per i clienti Privati sia per i Liberi Professionisti è da intendersi per le connessioni effettuate sul territorio nazionale da apn wap.postemobile.itI MB non utilizzati nel mese non sono cumulabili con quelli del mese successivo. Il GB di navigazione incluso viene conteggiato in base ai reali Kbyte consumati.  Superata la soglia di 1 GBmese, il costo della navigazione per i clienti Privati è di 50 cent/MB tariffati in base al consumo effettivo; mentre è di 1€/Mbyte calcolato a sessioni anticipate di 100 Kbytes per I Liberi Professionisti.  La velocità massima di connessione è fino a 7.2 mbps e dipende dal grado di congestione della rete, dal terminale utilizzato, dalla copertura di zona.

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Professionisti.it è il primo portale italiano dedicato all’incontro tra domanda e offerta di servizi professionali.

Post n°44 pubblicato il 12 Aprile 2012 da emmedicom
 
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Professionisti.it è il primo portale a proporre accanto alla ricerca diretta del professionista all’interno dell’ampia directory con oltre 3.000 professionisti iscritti fino ad oggi, una enciclopedia on line con migliaia di voci di consulenza scritta, firmata e aggiornata quotidianamente dai professionisti del network, oltre a ad articoli di approfondimento e preventivi.
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In Italia l’ADSL costa poco. Ma vale ancora meno

Post n°43 pubblicato il 28 Marzo 2012 da emmedicom
 
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C'è (almeno) un settore di mercato in Italia cui i prezzi sono in linea con quelli del resto dei paesi d'Europa: si tratta delle tariffe dell'ADSL. Il dato emerge da un'indagine condotta dall'osservatorio SOS Tariffe, che ha confrontato prezzi e qualità dei servizi di connessione di undici nazioni d'Europa. I risultati sono stati espressi in costo per Mbps al mese, visto che normalmente si paga di più al crescere della banda a disposizione.

 

Al contrario di quello che si pensa, insomma, il nostro paese non è affatto più caro degli altri. Anzi, l'Italia si posiziona all'incirca a metà classifica se si guarda al costo medio mensile del servizio solo ADSL, con 4,04 Euro. Più conveniente ancora risulta il pacchetto ADSL+telefono, che nella media costa meno rispetto alla sola linea dati: 3,37 Euro.

 

I paesi meno cari in assoluto per il solo abbonamento a Internet sono la Grecia (con 0,96 Euro per Mbps al mese), Germania (1,5) e Regno Unito (1,12 Euro). Quest'ultimo è primo in classifica anche per quel che riguarda l'offerta abbinata alle chiamate telefoniche, con appena 0,70 Euro al Mbps, anche se i provider locali spesso impongono una soglia massima mensile di Gigabyte (tra i 10 e i 60), superata la quale i costi decollano (5 sterline ogni 5 GB).

 

Ma anche la vicina Irlanda offre pacchetti interessanti, per esempio quelli che aggiungono anche la TV digitale, sottoscritti i quali si arriva a pagare anche solo 39 centesimi al Mbps. Lo stesso vale per i Paesi Bassi, dove questa offerta consente di ridurre i costi anche della metà. I più esosi sono invece i provider nordeuropei: primi tra tutti quelli norvegesi, che fanno pagare ben 7,75 Euro al Mbps per il solo ADSL e addirittura 11,24 Euro con le chiamate comprese.

 

adsl

 

Il pacchetto ADSL+telefono, oltre a risultare il più economico nel nostro paese, resta anche il più diffuso in Europa. In Italia, in particolare, questo tipo di offerta ha subito anche dei ritocchi al ribasso dei prezzi nel periodo tra luglio 2011 e febbraio 2012 (soprattutto con le promozioni per il secondo anno di abbonamento), anche se questi risparmi nella maggior parte dei casi non superano i 12 Euro annui.

 

Ma, come sempre, anche questo piccolo vantaggio nasconde una sorpresa: nel nostro paese, infatti, è la qualità del servizio ad essere una delle peggiori d'Europa. Quando si parla di velocità della connessione, la media europea oscilla tra i 14 e i 29 Mbps, mentre le linee italiane non superano quasi mai i 20 Mbps e anche questa soglia viene raggiunta solo nei grandi centri urbani e in via del tutto teorica, cioè non si riflette affatto nelle prestazioni riscontrate dall'utente finale.

 

In termini di velocità media offerta dai provider lo Stivale si ferma al terzultimo posto, tra quelli esaminati, per quel che riguarda la cosiddetta ADSL "naked" con 12,42 Mbps (peggio di noi fanno solo Norvegia e Polonia), mentre nei pacchetti ADSL+telefono è addirittura ultima assoluta con 13,10. Nel Regno Unito questo valore raggiunge invece i 21,5 Mbps e in Germania addirittura 29,33.

 

I navigatori italiani, dunque, pagano una bolletta nella media del resto d'Europa, ma per avere in cambio un servizio il più delle volte molto scadente. L'amministratore delegato di SOS Tariffe, Alberto Mazzetti, chiosa infatti confermando che il nostro è «uno dei paesi in cui è più difficile trovare abbonamenti ADSL che superino i 20 Mbps di velocità».

 

 

 
 
 

UE: le Pmi guidano l’innovazione in Italia

Post n°42 pubblicato il 25 Marzo 2012 da emmedicom
 
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In Italia si fanno investimenti moderati in innovazione rispetto al resto d’Europa ma, a fare da traino nel nostro Paese sono a sorpresa le Pmi, come si evince dal Rapporto Ius 2011 (Innovation Union Scoreboard): nella graduatoria sull’innovazione nei Paesi UE, l’Italia è solo fra gli “innovatori moderati“, con punti deboli in materia di investimenti in innovazione rispetto al PIL, mentre invece è sopra la media (e in alcuni casi addirittura eccelle) per quanto concerne l‘innovazione nelle Pmi.

Alta la percentuale di ricerca in-house per le Pmi, per esempio, che hanno introdotto significative novità nel mercato;  indicatori nettamente sopra la media anche per le Pmi che hanno introdotto innovazione di prodotto, processo e marketing.

Innovazione in Europa

Partiamo dai dati generali dell’indagine, che evidenziano come sul terreno dell’innovazione l’Europa da una parte registra miglioramenti, dall’altra è ancora lontana dai Paesi che in questo senso rappresentano la leadership internazionale, ovvero Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

I quattro paesi leader nel Vecchio Continente sono Svezia, Danimarca, Germania e Finlandia.
Ci sono poi dieci paesi considerati innovation followers, ovvero paesi che tengono il passo: Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo, Irlanda, Francia, Slovenia, Cipro ed Estonia. Questi paesi, per dirla in termini semplici, presentano indicatori generali in media europea.

Poi ci sono gli innovatori moderati, categoria in cui rientra l’Italia, che è al quindicesimo posto nella graduatoria generale (su 27 paesi, dunque nella seconda metà della classifica): unica nota positiva, fra questi “innovatori moderati” (che sono sotto la media europea) l’Italia è prima, seguita da Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, Grecia, Malta, Slovacchia e Polonia.

Infine, i fanalini di coda, ovvero i “modesti innovatori”, Romania, Lituania, Bulgaria e Lettonia.

Settori più innovativi

E’ interessante notare come le categorie in cui l’Europa, nel suo complesso, registra le maggiori differenze con le aree del mondo a maggior tasso di innovazione, come gli Usa, riguardino le attività delle imprese: spendono poco in R&S, sono molto indietro in materia di cooperazione fra pubblico e privato.

Piccole e Medie Imprese

Ed è proprio qui che, invece, emerge la positiva realtà delle Pmi italiane. A fronte di un quadro generale sostanzialmente molto poco brillante del paese, il cui settore pubblico spende in ricerca e sviluppo lo 0,6% del PIL (contro una media europa dello 0,75%) e in cui anche il totale delle aziende private spende poco (meno dello 0,75% del PIL contro una media europea intorno all’1,25%, con solo Danimarca, Finlandia, Svezia e Svizzera sono sopra il 2%), quando si passa agli indicatori relativi alle Pmi il discorso cambia.

La percentuale di Pmi italiane che hanno introdotto innovazioni di prodotto o di processo è superiore al 35%, quindi leggermente sopra la media europea che è appunto al 35% (ma Svizzera e Germania sono sopra il 50%). Stessondiscros per le inovazioni in materia di marketing e organizzazione. E, mentre negli ultimi cinque anni in media le Pmi europee hanno registrato un rallentamento in questo senso, le piccole e medie imprese italiane sono invece cresciute.

I dati migliori sono quelli relativi alla ricerca in-house: fra le Pmi che hanno introdotto innovazioni, in Italia quasi il 35% ha condotto la ricerca in-house, contro una media europea del 30%. E in termini di crescita degli ultimi anni, i risultato è ancora migliore: l’innovazione in-house in Europa sta diminuendo, mentre in Italia aumenta del 5%: un numero modesto, ma che in Europa ci vede secondi solo alla Svizzera.

Quando però si parla di collaborazione fra diversi soggetti innovatori, il discorso cambia, e l’Italia torna saldamente sotto la media europea.

I dati evidenziano anche una notevole dispersione di talenti: l’Italia è sopra la media in termini di livello di istruzione post universitaria (ricerca), e anche per quanto riguarda il numero di pubblicazioni scientifiche. Come detto, è invece indietro in termini di investimenti, pubblici e privati.

 

 

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La leadership si impara con un web game

Post n°41 pubblicato il 25 Marzo 2012 da emmedicom
 
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Un web game per imparare a essere leader e motivare al meglio un team di lavoro: è Made in Italy e si chiama Learn2Lead.

Un web game per apprendere le teorie della leadership, ma anche un corso di formazione interattivo che consente di sperimentare la gestione di un intero team di lavoro virtuale. Si chiama Learn2Lead, il software nato da un progetto finanziato dalla Commissione Europea e realizzato grazie alla collaborazione tra il gruppo di ricerca ALT (Advanced Learning Technology) del CNR, e il Laboratorio per lo studio dei Sistemi Cognitivi Naturali e Artificiali dell'Università di Napoli Federico II.

Learn2Lead - presentato lo scorso dicembre a Roma presso la rappresentanza della Commissione Europea in Italia - è un progetto inedito destinato a tutti coloro che desiderano testare le proprie capacità di leader, applicabile in vari contesti lavorativi e aziendali, compresa la pubblica amministrazione. Il web game, sperimentato dal gennaio 2010 da manager italiani, francesi e spagnoli, consiste in un percorso a livelli che consente all'utente di impersonare un avatar insolito, un capoufficio alle prese con l'attribuzione di mansioni e compiti ai suoi collaboratori, con l'obiettivo di consegnare un progetto finito entro i tempi stabiliti.

Con l'avanzare dei livelli di difficoltà, tuttavia, non solo aumenta il numero dei dipendenti da seguire, ma ci si imbatte anche nelle situazioni tipiche di ogni ambiente di lavoro: malcontenti, stress dei dipendenti, sovraccarico di lavoro e tempi stretti per portarlo a termine. All'interno di un team di lavoro, infatti, è fondamentale garantire la produttività ma anche fare in modo che la soddisfazione delle risorse umane si mantenga sempre su livelli adeguati: questa, forse, è la difficoltà maggiore che un team leader deve affrontare.

Essere un abile manager, esperto e capace, non significa tuttavia avere automaticamente doti da leader: gli ideatori della piattaforma - multilingue e probabilmente disponibile a breve anche in versione mobile - sembrano partire da questo concetto per creare una simulazione virtuale finalizzata a sviluppare la capacità di guidare i propri collaboratori, ma anche a identificarne punti deboli da tenere sotto controllo e punti di forza da valorizzare.

Un leader, tuttavia, deve anche studiare le reazioni allo stress dei propri subalterni, che variano individualmente e possono influire in modo negativo sulle performance professionali, compromettendo il lavoro dell'intero gruppo. Ma quanto tempo è necessario trascorrere davanti al PC per imparare a essere validi "motivatori"? Il responsabile del progetto, Orazio Miglino, risponde a questa domanda sottolineando che: "I risultati dello studio pilota dimostrano il potenziale successo di questo innovativo strumento di formazione: oltre il 60% dei giocatori adulti vi trascorrono anche 2 ore al giorno in ripetute sessioni di gioco."

 

 

Prezzi da urlo

 
 
 
 
 

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