SEMPLICEMENTE MIOSapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. |
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Post N° 192
Post n°192 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da demy_moore37
A NATALE SI è TUTTI PIù BUONI .... CHISSà
A natale siamo tutti piu' buoni, o almeno dovremmo, ma spesso non riusciamo a farci contagiare da questo buonismo , il nostro vicino, che e' simpatico come il sassolino nelle scarpe ci sta sule palline il 25 di dicembre, esattamente come il il resto dell'anno , al massimo, invece di volegli parcheggiare sul muso con la KA , gli auguriamo di strozzarsi con il panettone, ma poco cambia. La signora che ha fretta e ti passa davanti nelle file ci sta sulle palline il 25 dicembre come il resto dell'anno , al massimo invece di volerla uccidere con la prima cosa che capita gli auguriamo di cadere dalla scala mentre fa l'albero di natale ma poco cambia Il furbetto che ci ruba il parcheggio ci sta sulle palline il 25 dicembre come il resto dell'anno , al massimo , invece di volergli frantumare la macchina gli auguriamo che gliela rubi Babbo Natale ma poco cambia Nelle situazioni che ho descritto c'è molta ironia ma qualcuno un giorno mi ha detto che " scherzando scherzando si dice sempre la verità" In mezzo a tanta rabbia e frustrazione, ci sarà a Natale qualcosa di buono ..... ? Ma siamo sicuri che il Natale, quello con la “n” maiuscola, sia solo fare l’albero ed il presepe?
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Un giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi per capire la logica che motiva le madri,
gli dirò:
Ti ho amato abbastanza, da chiederti dove
andavi, con chi e a che ora saresti tornato a casa.
Ti ho amato abbastanza, da insistere perché risparmiassi il denaro per comperarti una bicicletta anche se noi, tuoi genitori, avremmo potuto comperartene una.
Ti ho amato abbastanza, da tacere e lasciarti scoprire che il tuo nuovo e migliore amico
era un matto.
Ti ho amato abbastanza da darti fastidio e starti addosso, per due ore, mentre mettevi in ordine la tua stanza, un lavoro che avrebbe preso a me solo 15 minuti.
Ti ho amato abbastanza da lasciarti intravedere nei miei occhi, la mia collera, delusione e lacrime.
Anche i figli devono capire che non siamo perfette.
Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi la responsabilità delle tue azioni, anche se spesso le punizioni mi spezzavano il cuore.
Però, soprattutto, ti ho amato abbastanza da dirti “NO” anche se sapevo che mi avresti odiata
per questo..
Queste sono state le battaglie più difficili per me.
Però sono contenta per averle vinte,
perché alla fine hai vinto anche tu.
E un giorno o l’altro, quando i tuoi figli saranno sufficientemente grandi per capire la logica che motiva i genitori, tu gli dirai:
“Ti ho amato abbastanza da fare tutto quello che ho fatto per te”.
