SEMPLICEMENTE MIOSapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. |
VISTO CON GLI OCCHI DI UN UOMO
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NON SONO UNA SPOSA
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Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - (Alessandro Baricco)
Nel corso della mia vita ho sempre letto qualcosa : nell'età adolescenziale la mia lettura era indirizzata verso i : fotoromanzi e Diabolik .... poi sono passata ai gialli ... poi c'è stato un lungo periodo in cui non ho letto nulla forse perchè ne avevo abbastanza dei libri di scuola .... e pensavo che leggere libri non di testo scolastico fosse " roba " da secchioni ....meglio divertirsi in discoteca o con gli amici della comitiva ..... Non ricordo neanche il periodo in cui ho ripreso a leggere .... forse verso i 36/37 anni .... e non ho più smesso ..... ne ho divorati moltissimi e di qualsiasi genere .....
Leggere è un piacere , un momento di silenzio e di solitudine , immagino i luoghi i personaggi ,vivo nel libro sostituendomi ,qualche volta, al protagonista o a qualche individuo che ritengo affine a me....
COSA SIGNIFICA LEGGERE ?
LEGGERE FA BENE O FA MALE?
LA LETTURA CI DA LA CAPACITà DI DIMENTICARE PER QUALCHE ORA " OGNI AFFANNO"?
PS :mancherò per un po' di giorni non allarmatevi devo solo prepararmi per un matrimonio ^_*
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TI HO AMATO
Un giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi per capire la logica che motiva le madri,
gli dirò:
Ti ho amato abbastanza, da chiederti dove
andavi, con chi e a che ora saresti tornato a casa.
Ti ho amato abbastanza, da insistere perché risparmiassi il denaro per comperarti una bicicletta anche se noi, tuoi genitori, avremmo potuto comperartene una.
Ti ho amato abbastanza, da tacere e lasciarti scoprire che il tuo nuovo e migliore amico
era un matto.
Ti ho amato abbastanza da darti fastidio e starti addosso, per due ore, mentre mettevi in ordine la tua stanza, un lavoro che avrebbe preso a me solo 15 minuti.
Ti ho amato abbastanza da lasciarti intravedere nei miei occhi, la mia collera, delusione e lacrime.
Anche i figli devono capire che non siamo perfette.
Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi la responsabilità delle tue azioni, anche se spesso le punizioni mi spezzavano il cuore.
Però, soprattutto, ti ho amato abbastanza da dirti “NO” anche se sapevo che mi avresti odiata
per questo..
Queste sono state le battaglie più difficili per me.
Però sono contenta per averle vinte,
perché alla fine hai vinto anche tu.
E un giorno o l’altro, quando i tuoi figli saranno sufficientemente grandi per capire la logica che motiva i genitori, tu gli dirai:
“Ti ho amato abbastanza da fare tutto quello che ho fatto per te”.
