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Canzone d'autunno
I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.
P. Verlaine
Ultima strofa de...
CANTO NOTTURNO
DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA
Dimmi: perché giacendo
A bell'agio, ozioso,
S'appaga ogni animale;
Me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?
Forse s'avess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
È funesto a chi nasce il dì natale.
G. Leopardi...
Messaggi del 26/06/2013
La scrittura è una trappola, una prigione, pensieri rinchiusi in delle lettere. Delle convenzioni che soffocano la tua espressione, quel pensiero che vorrebbe urlare frasi senza senso, perché sei senza senso, come il tuo pensiero, rinchiuso in questa maledetta limitazione. Uahshau bdum abam reoslsh splem, le immagini in testa urlano questa irrealtà, la voglia di andare oltre, ma poi ti trovi ad esprimerti in linguaggi convenzionali, regole grammaticali, costruzioni lessicali, sistemi predefiniti, razionali, e ti senti chiuso, soffocato, come la tua capacità creativa, obbligata a farsi capire. Far capire quello che invece dentro di te è completamente sconosciuto. L'ennesima maschera insoddisfatta. |
e senti quelle sensazioni strane, quando sei con altri e non ascolti, senti ma non ascolti, mentre parlano sei sordo, mi capita spesso di perdermi, nelle parole, non tue, ti sono estranee, tutto ti estraneo, questo senso di straniamento che ti pervade, una volta ero bravo ad ascoltare, ora sento, uditore, solo, senza incamerare nulla, solo con la voglia di restare solo, si fa sempre più forte il senso di fastidio, tutto troppo stretto, con l'età per andare, ma solo quella e basta, le orecchie piene, lo stomaco vuoto e la testa ciondolante. Questa maledetta canzone nelle orecchie, "di chi ti ricordi per sorridere? Di te mi ricordo per sorridere..."
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Inviato da: candida.mordillo
il 14/04/2014 alle 14:21
Inviato da: maden2005
il 19/06/2013 alle 23:32
Inviato da: Only.Music1
il 06/06/2013 alle 10:26
Inviato da: tuamak
il 05/05/2013 alle 13:39
Inviato da: P.P.65
il 01/12/2011 alle 08:45