scrivo canzoni

LA CANZONE D'AUTORE

Gli Amici del Festival di Poggiobustone stanno pensando ad una proposta di legge sulla musica e per farsi un’idea su come strutturarla hanno chiesto a me e ad altri musicisti di rispondere ad un questionario.

Ecco il mio contributo, cui non sarebbero sgraditi commenti, approfondimenti, critiche, ecc.

- Come ritieni possa essere definita la “canzone d’autore”?
 In altri termini, che cos’è e da che cosa scaturisce?
UNA CANZONE INTERPRETATA DAL SUO STESSO AUTORE PUò ESSERE DI QUALITà COSì COME FARE PENA, NON è SUFFICIENTE QUELLA DISCRIMINANTE. DUNQUE, PUR RESTANDO FERMA QUELLA CONDIZIONE INIZIALE, CON L'ESPRESSIONE INTENDEREI LA CANZONE COME FORMA D'ARTE, ANCHE SE POPOLARE, CHE NON CERCHI DI PIACERE A TUTTI I COSTI.

- Nel momento in cui la presenti al cospetto di un pubblico,
 sia esso quello di un concerto o di un festival, quale requisito fondamentale
 ritieni irrinunciabile nel comportamento di chi ti sta di fronte?
CHE CI SI METTA ALL'ASCOLTO CON CURIOSITà.

- Se sei un cantautore, perché hai deciso di esserlo?
PERCHé DOPO TANTI ANNI DA INTERPRETE E ARRANGIATORE MI SONO ACCORTO DI AVERE QUALCOSA DI AUTENTICO DA METTERE IN VERSI E MUSICA.

- Preferiresti affidare il messaggio delle tue canzoni al tradizionale supporto discografico oppure all’assai meno controllabile ma più vasta dimensione della rete?
RESTO AFFEZIONATO AL DISCO COME OGGETTO CONCRETO, MA NON IN FORMA ESCLUSIVA, Né MANIACALE.

- La vittoria ad un festival cosa vorresti che potesse darti? Denaro?
 Gratificazione personale? Visibilità? Promozione negli ambienti discografici
 ed in seno al sistema mediatico specializzato?
VISIBILITà E PROMOZIONE SOLO SE QUESTE SI TRADUCANO IN INCREMENTO DEI CONCERTI.

- Se hai già partecipato a festival, quali elementi ti hanno maggiormente turbato
 e quali invece hanno generato il tuo entusiasmo o, quanto meno,
 la tua assoluta condivisione?
IL TURBAMENTO VIENE INNANZITUTTO DALL'ATTEGGIAMENTO DEGLI ADDETTI AI LAVORI CHE PARTECIPANO A QUESTI EVENTI. SONO ANNOIATI ANCHE QUANDO ASCOLTANO QUALCOSA CHE NON RITENGONO NOIOSO, PRESENZIANO PER ABITUDINE E NON PERDONO OCCASIONE PER SCORAGGIARE I MUSICISTI PIù O MENO VELATAMENTE.
L'ENTUSIASMO STA, PER ESEMPIO, DI FRONTE AD INIZIATIVE COME QUELLA DI LEGARE QUEGLI EVENTI A DELLE EMITTENTI RADIOFONICHE. SPESSO IN QUESTE REALTà L'AMORE PER LA MUSICA è AUTENTICO, E PARTECIPARVI è DAVVERO BELLO, MA ANCHE Lì SI TRATTA DI REALTà SLEGATE DALLA VERA PROMOZIONE DI ALTRI EVENTI LIVE, L'UNICO VERO INTERESSE DI CHI VUOL FAR LA MUSICA PER MESTIERE.

- Cosa pensi in generale del mondo della musica oggi in Italia,
 comprendendovi l’ambito discografico, quello mediatico, la televisione
 ed i musicisti stessi?
CHE PER PAURA NON SI CERCA PIù LA NOVITà, AFFIDANDOSI SOLO A "PRODOTTI SICURI", CHE SEMPRE PIù LA MUSICA è TRATTATA COME I DETERSIVI E LE MERENDINE, CIOè CHE NON ESISTE PIù IL MESTIERE DI TALENT SCOUT NEL VERO SENSO DELLA PAROLA. E QUESTO PURTROPPO SI RIFLETTE ANCHE NELL'OMOLOGAZIONE DI ALCUNI DI NOI MUSICISTI CHE DOBBIAMO/VOGLIAMO VIVERE DI QUESTO MESTIERE.

- Ti sei posto un’età limite entro cui sviluppare il tuo discorso artistico
 ed oltre la quale riterresti sarebbe meglio fare altro?
 Oppure, prescindendo dai risultati, pensi che per tutta la vita ti dedicherai alla musica?
IO SUONO PER MOTIVI ESISTENZIALI, DUNQUE...

- C’è un cantautore o un musicista al quale ti rifai con maggiore insistenza?
DOVENDO FARE UN SOLO NOME DIREI IVANO FOSSATI.

- Qual è,  per te, la canzone più bella che hai ascoltato in assoluto?
 Quella, per intenderci, che vorresti avere scritto tu?
LA PIù BELLA POTREBBE ESSERE "RAGAZZO MIO" DI TENCO, QUELLA CHE AVREI VOLUTO SCRIVERE IO "AMARSI UN PO'"...

- Che cosa ti aspetteresti da una nuova legge sulla musica? L'hai mai pensata?
CHE METTESSE FINE ALLO STRAPOTERE DELLA SIAE RISPETTO ALLA RIPARTIZIONE DEI DIRITTI E CONSEGUENTEMENTE REGOLAMENTASSE CON SERIETà LA CONTRIBUZIONE E LA MATURAZIONE DI UNA PENSIONE PER NOI ISCRITTI.