Creato da ERAqui il 21/01/2006

Oltre L'anima

In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me..

 

 

Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 31 Luglio 2006 da ERAqui

Nonostante tutto quello che si ha
tutto quello che vediamo
il fatto stesso che vediamo..

Perchè non credi in Dio?

 
 
 

Pensieri miei..

Post n°64 pubblicato il 27 Luglio 2006 da ERAqui

Triste o semplicemente confusa.
Sai che non è facile?
Percorro la strada giusta, e poi mi perdo di nuovo.
Nella vita come nei sogni.
Conosco quello spazio stretto stretto.
Entro in quel canale,
col cuore,
con l'anima
con amore.
Ma poi ricado nello stesso sbaglio
in un spazio più largo e comodo.
Dove la carne lotta contro lo spirito ed ha il suo appagamento.
Non voglio, 
eppure mi ritrovo a camminare libera.
Vago.
E vagando mi perdo.

Inutile è il corpo senz'anima,
ma non sarà MAI altrettanto inutile
l'anima senza il corpo.

Eppure questo piccolo involucro
che avvolge lo spirito,
tanto ci in gabbia,
tanto ci fa scordare la "vita",
che
mi perdo in esso
e così facendo
con esso soltanto finirò.

ERAqui

 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 26 Luglio 2006 da ERAqui

“In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui”.

L’elemento nuovo è che al discorso sul pane si aggiunge quello sul vino, all’immagine del cibo quella della bevanda, al dono della sua carne quello del suo sangue. Il simbolismo eucaristico raggiunge il suo culmine e la sua completezza.

Abbiamo visto sabato scorso, parlando del pane, che per capire l’Eucaristia è essenziale partire dai segni scelti da Gesù. Il pane è segno di nutrimento, di comunione tra coloro che lo mangiano insieme;  attraverso di esso giunge sull’altare e viene santificato tutto il lavoro umano...

Ci poniamo la stessa domanda per il sangue. Cosa significa e cosa evoca per noi la parola sangue? Evoca in primo luogo tutta la sofferenza che c’è nel mondo. Se dunque nel segno del pane giunge sull’altare il lavoro dell’uomo, nel segno del vino vi giunge anche tutto il dolore umano; vi giunge per essere santificato e ricevere un senso e una speranza di riscatto grazie al sangue dell’Agnello immacolato.

Ma perché per significare il dono del suo sangue Gesù ha scelto proprio il vino? Solo per l’affinità del colore? Cosa rappresenta il vino per gli uomini? Rappresenta la gioia, la festa; non rappresenta tanto l’utile (come il pane) quanto il dilettevole. Non è fatto solo per bere, ma anche per brindare. Gesù moltiplica i pani per la necessità della gente, ma a Cana moltiplica il vino per la gioia dei commensali. La Scrittura dice che “il vino allieta il cuore dell’uomo e il pane sostiene il suo vigore” (Salmo 104, 15). “Il vino rappresenta, nella vita, la poesia e il colore; è come la danza rispetto al semplice camminare, o il giocare rispetto al lavorare” (L. Alonso Schökel).

Se Gesù avesse scelto, per l’Eucaristia, pane e acqua, avrebbe indicato solo la santificazione della sofferenza (“pane e acqua” sono infatti sinonimo di digiuno, di austerità e di penitenza). Scegliendo pane e vino, ha voluto indicare anche la santificazione della gioia. Come sarebbe bello se imparassimo a vivere anche le gioie della vita, eucaristicamente, cioè con rendimento di grazie a Dio. La presenza e lo sguardo di Dio non offuscano le nostre gioie oneste, al contrario le amplificano.

Ma il discorso sul vino presenta anche un lato oscuro che non è lecito dimenticare, se si vuole che la gioia che esso simboleggia non si tramuti in rovina. Gli antichi dicevano: “Corruptio optimi pessima”, tanto più una cosa è buona, tanto più il suo abuso diventa pessimo”. Così avviene con il vino. Nella seconda lettura di domani ascoltiamo questo ammonimento dell’Apostolo: “Non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito”.

Nell’opera I racconti di un pellegrino russo, scritta in Russia alla fine del secolo scorso, si legge questa storia vera. Un soldato schiavo dell’alcool e minacciato di licenziamento va da un santo monaco a chiedergli cosa deve fare per vincere il suo vizio. Questi gli ordina di leggere ogni sera, prima di coricarsi, un capitolo del vangelo.  Lui si procura un vangelo e comincia a farlo con diligenza. Dopo un po’ però torna desolato dal monaco a dirgli: “Padre, io sono troppo ignorante e non capisco niente di quello che leggo! Datemi qualcos’altro da fare”. Lui risponde: “Continua solamente a leggere. Tu non capisci, ma i demoni capiscono e tremano”. Lui fece così e fu liberato dal suo vizio. Perché non provare?

 
 
 

NON PIANGERE SE TU M'AMI

Post n°62 pubblicato il 13 Luglio 2006 da ERAqui

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altro lato.
Io sono io.
Tu sei tu.
Ciò che siamo stati l'uno per l'altro, lo siamo sempre.
Dammi il nome che mi hai sempre dato.
Parlami come mi hai sempre fatto.
Non usare un tono diverso.
Non assumere un'aria solenne,triste.
Continua a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Prega, sorridi, pensa a me, prega per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa
come lo è sempre stato, senza enfasi di nessuna sorta.
Senza una traccia d'ombra.
La vita significa ciò che ha sempre significato.
E' quello che è sempre stata, il filo non è tagliato.
Perché dovrei essere fuori dal tuo pensiero
Solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, solo dall'altra parte del cammino.
Vedi, va tutto bene.
Tu ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime.
E non piangere se tu m'ami.

Sant'Agostino

 
 
 

SALMI 121

Post n°61 pubblicato il 06 Luglio 2006 da ERAqui

1 Canto delle ascensioni.
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
2 Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
3
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
4
Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d'Israele.
5 Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.

6 Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

7 Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
8 Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

 
 
 

 

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