Creato da pippop3 il 11/09/2005
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reminescenze

Post n°46 pubblicato il 06 Settembre 2008 da pippop3
Foto di pippop3

Sono  nato in una borgata ai piedi di una collina sovrastata da un castello:

il castello di Montemale, Era così chiamato perché la collina alquanto scoscesa offriva difficoltà alla salita.

La borgata comprendeva non più di 10 case ed era chiamata di Santa Lucia.

Quando sono nato mio padre era prigioniero degli americani a  Crotone ed era trattato benissimo ma non era venuto a coscienza della mia nascita.

Era tutto avvenuto, infatti, in pochi giorni di licenza prima di ritornare al fronte in Albania.

Era stato mandato in Italia per curare la malaria che aveva contratto in quel paese dove aveva già fatto un anno di guerra.

Al ritorno al fronte essendo caporale maggiore gli avevano affidato una Compagnia formata da soldati con ferite di poco conto che dovevano ritornare in trincea.

Assistette allo sbarco degli americani e si rifugiò in una buca scavata da una bomba con tutto il suo gruppo di soldati.

Quando sbarcarono gli americani lui mi diceva “abbiamo visto un soldato nero che masticava e che puntando il fucile ci disse “cam on” , noi avevamo issato una maglietta bianca di uno del gruppo per arrenderci, uno che aveva la testa ancora fasciata per una ferita riportata ed in via di guarigione, ma tutti avevamo ancora delle bende e medicine per curare le varie malattie contratte.”

Furono presi e diventarono prigionieri!

Poi l’Italia fu divisa e la posta non arrivò più per due anni Lui seppe della mia nascita nel  1946 quando avevo più di due anni.

Sarà allora che il dubbio si insinuò in mio padre e con me non si comportò mai teneramente!

Ne subii di molto crudeli!!

Oggi a 64 anni e conservo una cicatrice che era di mio padre e che da lui ho ereditato oltre che somigliargli.

Questo fatto ha condizionato tutta la mia vita in modo negativo:

Mio padre è morto a 52 anni senza che un dialogo potesse essere costruito con lui.

La mia tristezza, la mia repulsione verso gli altri è  forse dovuto a questa realtà.

Se è vero che nella figura del padre identifichiamo l’umanità …poveri noi se il padre è un padre crudele!

 
 
 

illusionisti si nasce

Post n°45 pubblicato il 02 Settembre 2008 da pippop3
Foto di pippop3

Mia nonna diceva a proposito della continua ricerca della bellezza fisica in una donna:

"béica nen la blssa che porta mac d'sagrin!"

che tradotto dal piemontese significa:

"Non cercare la bellezza apparente perchè porta solo preoccupazioni!"

In un momento come l'attuale che invece punta sull'immagine, e costruisce le sue aspettative future solo sull'apparenza dobbiamo aspettarci tempi tristi e ne vediamo già i primi effetti.

La mancanza di volere il bene collettivo anzichè quello individuale, il ricorso alle frasi pubblicitarie per rendere buono e bello ciò che non è, il lodarsi per meriti non propri costruiscono il terreno per rendere una nazione ...in declino!

L'essenza della bellezza è nella bontà degli intenti e non come si vede oggi tra i nostri governanti l'auto-lodazione del proprio operato tutto volto all'arricchimento individuale di pochi, alla trasformazione 'a parole' dei debiti, che si contraggono a scapito della massa,  in profitti inesistenti.

Sto pensando ad Alitalia dove nella Bad Company che sarà sovvenzionata da tutti noi sono scaricati i debiti della compagnia mentre la restante parte attiva che produrrà utile viene comprata dai soliti noti che provvederanno a sfruttarla quanto possibile.

Però noi non c'indigniamo più!!

Non aveva ragione mia nonna!

In questa Italia bisogna guardare alla bellezza esteriore per poter chiudere gli occhi di fronte alla realtà!

Son troppi gli italiani amanti del pensiero unico "via gli extracomunitari (anche se non delinquono) e viva chi ci toglie l'ici" il resto non conta !

Se tra qualche anno vedremo ancorpiù i ricchi più ricchi e noi poveri più poveri avremo avuto sempre in cambio l'annullamento dell'ici e l'illusione di aver mandato via gli extracomunitari" 

"guai alla pecora perche dovrà sempre dare la lana"

 
 
 

RITORNO DA LONDRA

Post n°44 pubblicato il 31 Agosto 2008 da pippop3
Foto di pippop3

Sono rientrato da un pò di tempo dal viaggio a Londra.

Naturalmente tutto bello !

Basta infatti varcare la soglia di casa e l’erba del vicino è sempre più verde!

Bello Westminster!

Bella Trafalgar square !

Bello il Tower bridge !

Belli i parchi, belle le reggie, bella la Torre di londra ecc. ecc.

Ma il cibo è patologicamente assurdo!

Capisco che la colazione comprenda bacon e uova, fagioli succo d’arancia, e comprendo anche che qui i pomodori  non possono maturare ma al quarto giorno chiedevo pietà per l’insalata ed i pomodori verdi d’importazione spagnola, a mezzogiorno chiedevo pietà per le patate servite con la buccia e col costante, determinante, insostituibile pollo fritto!

Ma d’altra parte il tempo del cibo è solo di due due ore e mezza al giorno, e mi sono accontentato-

Bellissima invece la compagnia che si è formata nel viaggio, allegra, spiritosa, con persone alla mano (come piacciono a me) colle quali non è stato un problema trovare accordo e dialogo.

Tornato a casa, come la pubblicità che non ricordo bene dei viaggi, avrei voluto piangere per non affrontare di nuovo i doveri che incombono.

Un’osservazione devo farlo mio malgrado!

Vivendo in un paesino non avevo ben capito quali fossero i problemi reali di convivenza in città con le minoranze degli extracomunitari.

Lamentele, risentimenti, odi verso l’emigrante, il diverso, che appariva il conquistatore perché modificava il comportamento sociale adottato fino a quel momento e mai discusso.

Mi sbaglio!

Discusso quando a Torino l’emigrante del sud era approdato!

Quasi stesso schema!

Allora il lavoro c’era per tutti, ma gli alloggi non venivano affittati ai meridionali, erano emarginati in quanto considerati diversi dai comportamenti settentrionali e precisamente Torinesi.

Oggi il mercato di Porta Palazzo, uno dei mercati più grandi d’Europa, ha un’alta percentuale di  gestori extracomunitari regolari, come era successo allora con i meridionali che arricchitisi col commercio sono riusciti pian piano ad integrarsi.

Quindi la storia si ripete!

Ma i periodi di contestazioni ci sono e ci saranno sempre soprattutto oggi che il fenomeno è mondiale e risolvibile solo facendo in modo che i popoli poveri abbiano possibilità di avere un futuro!

Ciò però  significa impoverire noi un poco!

Chi lo vorrà mai fare ????

 
 
 

VADO A LONDRA

Post n°43 pubblicato il 09 Agosto 2008 da pippop3

Stacco la spina!

Ho messo da parte i miei sensi di colpa che non mi permettevano di godere di una settimana di relax e mi sono recato in un’agenzia di viaggi.

Domani parto per Londra!

Londra e dintorni con una guida locale !

Viaggio in pulman, prima notte a Parigi e poi col traghetto la Manica e via alla meta.

Le previsioni sono di una settimana di pioggia debole, ma mi sta bene così!

Ho bisogno di non sentire per qualche giorno l’impegno quotidiano d’aiuto alla figlia, al nipote ed alla mamma novantenne !

Tutto è stato sistemato!

La mamma da una zia che vive in campagna. La figlia ed il nipote dai con suoceri che arrivano da Roma a sostituirmi.

Mi sento un ragazzino alla sua prima uscita!

I preparativi, il clima di festa, le raccomandazioni a chi rimane.

“Bagnami i bonsai, raccogli i pomodori, e mi raccomando tutti i giorni controlla gli zucchini che non crescano troppo, vedi se sono cadute altre pere coscia dalla pianta, dai da mangiare al coniglietto piccolo, ed alle galline , cambia l’acqua ai canarini,e…….ricordati che il cane deve anche mangiare!

Mamma mia, povera figlia mia!

Mentre scrivo mi sento in colpa!

Lei lavora e queste cose le deve fare quando torna la sera, e con il figlio da guardare dovrà distribuire un pò di compiti a tutti …il che non è molto facile.

Bene!

Adesso passo sopra ogni rimpianto e vi auguro buon ferragosto!

 
 
 

LE BOLLE DI SAPONE

Post n°42 pubblicato il 03 Agosto 2008 da pippop3
Foto di pippop3

Trasparenti, lucenti

bolle colorate

iridate, leggère,

trasportate dal vento

in una danza sinuosa,

anelanti al cielo

loro assassino.

E tu, frugoletto,

gioia del nonno

ad esse tendi le mani

provi a ghermirle gioendo

in esplosioni di gridolini.

In piccoli suoni esplodono

definendo la loro vacuità.

Ma il loro apparire

rimarrà in immagini di gioia.

 
 
 
 
 

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