In realtà sono la proiezione di una persona che,da sempre divorato da quel morbo che rende inquieti e non ti permette di rimanere nello stesso posto o di concentrarti su un singolo interesse per molto tempo,ha creduto di aver vissuto e visto molto ,e con la sicurezza conquistata in seguito a tante battaglie e a molte sconfitte era convinto che poche altre cose potevano ancora stupirlo.Una di queste è la rete,e la blogsfera.Mi sono deciso ad aprire un mio blog dopo aver letto il commento di un veterano della navigazione in rete.sul suo sito diceva che i blog sono una realtà sotteranea,un circuito chiuso,un circolo vizioso,un luogo dove vi accedono solo e sempre gli stessi "addetti ai lavori".Forse è così,forse nella sua analisi spietata ha ragione.Sta di fatto che è una realtà ,la quale evidenzia che c'è una gran voglia e,soprattutto, un enorme bisogno di comunicare emozioni e sentimenti;cosa che,forse,non avviene più attraverso i canali tradizionali impegnati come siamo a mostrarci belli e forti,sicuri di noi,anche se siamo pieni di dubbi e situazioni irrisolte.La comunicazione è ridotta a gesti ,frasi fatte prese di sana pianta dai mass media,che spesso mostrano e reclamizzano una realtà inesistente.