Una delle poche cose positive del sistema "democratico" degli Stati Uniti e in genere di quasi tutti i paesi a capitalismo avanzato è l'impatto decisivo che la stampa può avere sui governanti del momento.Come dimostrano i vari "GATE" americani,ed altri casi isolati e meno ecclatanti di paesi europei, a volte è sufficiente un indagine giornalistica condotta da un giornalista testardo e spregiudicato a mettere a" nudo il re"; se poi c'è un magistrato disposto a raccogliere i suoi indizzi per farne delle prove da esibire in tribunale il re non solo è nudo ma trmerà dal freddo:tutte le verità sommerse,accuratamente nascoste,a volte mistificate, veranno alla luce.E' ciò che si sta verificando negli Stati Uniti:l'amministrazione Bush e la sua corte sono sotto pressione e vacillano.Il castello di falsità con cui giustificarono l'invasione dell'Iraq ha le basi molli e risulta essere un miscuglio di documenti appositamente costruiti da servizi segreti compiacenti.Se la nave affonda il nostro governo,che già naviga in un susseguirsi di tempeste interne,rishia di essere trascinato in fondo. E BERLUSCONI cosa fa?Dice agli italiani che lui non era d'accordo nel fare la guerra all'Iraq.La situazione Italianaè grottesca e ridicola.Siamo uno dei pochi paesi occidentali dove i ministri e presidente del consiglio se ne fregano della "moralità publica" a cui il loro ruolo li sottopone e pur travolti dagli scandali rimangono saldamente attaccati alla loro poltrona dorata.TRATTANO IL POPOLO COME DEI GIOVANI IMMATURI E VIZIATI,CHE NON CAPISCONO CHE TUTTE LE BUFFONATE CHE FANNO SONO PER IL NOSTRO BENE.