ContinuamenteQUESTO BLOG CONTIENE IMMAGINI E TESTI NON ADATTI ALLA VISIONE DI MINORI; IL BLOG CONDANNA E RIFIUTA LA PROSTITUZIONE E LA PEDOFILIA. |
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Post n°88 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da papy_1967
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Post n°87 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°86 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°85 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°84 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°83 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°82 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°81 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°79 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da estasicontinua1
Mi sa che stanotte rimango in terrazza e passo la notte a contare le stelle, a cercarne qualcuna che mi dia la luce, per guardarmi di dentro laddove fa male. Non voglio tornare lì dentro, coricarmi nel letto, dove al primo sogno che faccio, mi sento più persa, d’una barca che naviga a vista, d’una carovana che ha perso la pista, e oltre le dune c’è solo una notte che non vuole morire. Mi sa che stanotte rimango a dormire, su questa sedia di vimini antica, che mi dondola come se fossi bambina, sotto questa luna che scambio per madre, se solo non fossi così lucida ed attenta, d’esser sicura che l’ho persa negli anni ed ogni sera ci penso ed ancora mi manca.
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Post n°78 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da incasinatot
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Post n°76 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Post n°75 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da estasicontinua1
Non voglio che questo giorno finisca e mi sorprenda da sola, non voglio che questo sole al tramonto s'immerga nel mare senza nemmeno vederlo, senza nemmeno che scaldi queste ossa che umide chiedono solo calore. Ma non posso fermare qualcuno di passaggio e pregarlo di andare insieme incontro alla luce, magari prendendo quel treno che ora si ferma e con quattro fermate arrivare fino al mare, fino ad Ostia che in ogni inverno al tramonto si rifà il trucco e pare mignotta. Come me che seduta in stazione accavallo le gambe per un fortunato che passa, per gli occhi avidi di quell'operaio che mi scruta e mi fissa al di là dei binari. Ma cosa potrà mai vedere? Così distante di spazio e di sogno, di cultura e religione, non potrà mai apprezzare la trama lucente delle mie calze o la sfumatura affusolata delle mie unghie laccate d'acqua marina. Cosa potrà mai sperare, vestito di lavoro e sudore, se non di starmi lontano e guardarmi perché altro alle sue mani unte e grasse non sarebbe mai concesso. E ridisegno le labbra e sfumo l'ombretto dello stesso colore degli occhi e mi sorprendo a guardarmi dentro questo specchio impolverato di cipria, come se fosse la prima volta, come se non sapessi quanto benevole siano state natura e mia madre. Che m’hanno scolpita d’armonia e leggerezza, di linee sensuali che solo a guardarmi vien voglia di stringerle in un pugno come fascine di grano prima del raccolto. E m'ammiro la faccia e le rifaccio i contorni senza per questo sentirmi più oggetto, sentirmi più preda in balia di sguardi maschili che al prossimo treno s'insinueranno lungo pieghe di carne e spacchi di stoffa che la luce ancora consente. Perché solo allora mi sentirò più viva e come un fremito dentro mi salirà la convinzione che le notti a venire non mi troveranno da sola. Mi scoprirò unica e possibile per il meno distratto che m’appoggerà casualmente lo sguardo, tanto da fargli cambiare pensiero, percorso e certezza che la meta prescelta non è poi tanto lontana. Ma il giorno scompare ed io mi ritrovo da sola, con l'ansia che sale che forse nessuno stasera potrà spartire la pena che sento. Quando l'imbrunire t'avvolge le cosce e riduce ragione a non comprendere quanto la sera t'inquieta di dentro e ti faccia sentire spaiata. Nulla e nessuno finora ha deciso d'arrivare fino al mare e passare le ore che mancano alla sera insieme a questa donna che indomita ancora ci prova a non essere anonima in questo volatile posto. L'operaio ancora mi guarda, si è avvicinato quel poco per gonfiare la propria impotenza che mai pelle così liscia potrà mai toccare, che mai le sue mani indurite da calli potranno mai sentire. E dilata la sua incredulità di come una donna così bella, seduta alla stazione, possa stare ancora da sola senza che nessun odore di
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Post n°74 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da uomo968
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Post n°73 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da tivoglionudaedesso
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Post n°72 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da empirico91
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Post n°71 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da sonocoluichecerchi
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Nella mia vita ho cercato l'IMPOSSIBILE e sono caduta in una palude che affoga e non lascia pietà. Grazie Lina per essere cercatrice di una rosa spezzata... Forse un giorno... Chissà... MADAME |
Post n°69 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da angemarches
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Post n°68 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da angemarches
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Post n°67 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da estasicontinua1
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Inviato da: pensiero_stupendo00
il 29/10/2011 alle 23:49
Inviato da: pensiero_stupendo00
il 02/07/2010 alle 16:36
Inviato da: pensiero_stupendo00
il 30/06/2010 alle 14:27
Inviato da: pensiero_stupendo00
il 06/08/2009 alle 00:02
Inviato da: ninaciminelli
il 23/03/2008 alle 08:35