Fattore Umano

Post n°8 pubblicato il 27 Giugno 2013 da veronik95

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Girovagando per le strade,essendo in una zona a me poco famigliare, mi sono fermata in qualche bar,ristorante, centro, ecc. per provare a capire quali sono queli consigliabili equali invece si possono tranquillamente evitare. Partendo dal presupposto chegià dai tempi della scuola e poi del tirocinio sono stata abituata a ricordarmidi quello che io chiamo “fattore umano”. Che cos’è il fattore umano? È moltosemplice. Il fattore umano consiste nel fatto che lavorare a contatto con unapersona e molto diverso dal lavorare su una macchina. Una macchina, infatti nonti denuncerà mai per avergli fatto venire una reazione allergica ad undeterminato prodotto. La difficoltà sta quindi nel sapersi adattare ai bisognidei più svariati clienti e quello più importante e avere di fronte una personache sappia metterli a loro agio. Proviamo per un attimo a pensare a una ragazzamolto giovane che viene per la prima volta a fare una ceretta all’inguine. Sitrova in una posizione di disagio, più le fate anche male (se fin’ora si èdepilata con il rasoio, vedrà le stelle, perché i peli si sono diventati piùduri) e poi vede l’operatore con un aria scocciata, arrabbiato e che magari laguarda anche, come dire “ma che pelosa che sei”. Questa dice, stavolta e maipiù o comunque cambia centro, visto che in giro c’è ne sono migliaia. Nonimporta quanto possiate essere bravi, perché siete a contatto con una personache viene da voi per eliminare l’inestetismo. Non crediate che in un centroestetico si presentino delle fotomodelle, perché su chi non ha problemi non siguadagna. Una donna (o anche un uomo) che ha la pelle perfetta, non ha peli,non ha cellulite, è magra come un chiodo, ha un seno perfetto, cosa viene afare? L’estetista lavora con l’inestetismo, se quello non c’è, allora si chiudebottega.

 

Stessa solfa per ilmassaggiatore. Non tutti hanno la capacità di spogliarsi davanti a una personatotalmente estranea e lasciarsi toccare senza provare imbarazzo. Il problemasta che, se non si rilassa, tu non riesci a lavorare, perché non smuovi itessuti molli e non trovi il problema per cui è venuto da te.

 

In conclusione, cosa bisogna farequando arriva un cliente soprattutto, se è nuovo?

 

Posto di lavoro pulito e inordine. Non è bello vedere le coperte buttate a destra e a manca e il pavimentosporco di terra, portata dalle scarpe del cliente precedente.

 

Trasmettere sicurezza, altrimentiil cliente pensa “nelle mani di chi mi son messo?”

 

Fatte capire che non lo giudicateper i suoi inestetismi. Perché, come dico sempre ai miei clienti. Un uomo o unadonna, senza problemi non è un essere umano, ma un ufo.

 

Chiedere sempre, se è allergico aqualcosa. Potrebbe esserci un ingrediente contenuto nei prodotti che potrebbecausare irritazioni, quindi è sempre meglio saperlo prima.

 

Spiegare passo passo quello chesi sta facendo. Almeno si sente partecipe e non una cavia da laboratorio.

 

Chiedere, se sente dolore.Specialmente durante il massaggio, capita spesso che lavorando su contratture oanche su aree colpite da cellulite si provocare dolore, quindi è importantespiegare il motivo per cui lo si causa e, se è sopportabile.

 

Avvertire dei possibiliarrossamenti. Dopo molti trattamenti le pelle può diventare rossa, generalmenteè un effetto che può durare delle poche ore ad un paio di giorni, se il clientelo sa prima, evita di spaventarsi poi quando si guarda allo specchio.

 

Soprattutto dopo i trattamentiche durano a lungo o dopo un massaggio è facile che il cliente possa averegiramenti di testa, quindi avvertitelo di alzarsi con cautela e che perqualsiasi cosa voi lo attendete fuori, mentre si riveste.

 

 

 

Molti centri usano luci soffuse eoptional vari per favorire il rilassamento. Vanno benissimo, ma sono cose inpiù che senza le basi non hanno fondamento. Certo, magari se evitate di metteremusica Metal, mentre state eseguendo un massaggio. Evitate le candele profumatenon tutti le gradiscono e ricordate:

 

Sorriso sulla faccia (anche, sevi è appena morto il gatto), disponibili, gentili e sempre disposte a venirincontro al cliente (anche, se vorreste tirargli dietro il lettino). Qualcunopotrebbe dire che questa è falsità, ma sono le stesse persone che guardano Comeammazzare il capo e vivere felici. Mi ripeto. Il cliente è quello che vi portai soldi, se non lo coccolate, quello sé ne va altrove, campa benissimo anchesenza di voi, ma voi senza di lui chiudete baracca e burattini e tornate acasa.

 

 

 

Chiudiamo la parentesi (che è piùlunga di tutto il discorso che volevo fare). Dicevo che ho girato per i varilocali e sarà per il fatto che io sono pignola su queste cose non ho potutofare a mano di notare, il modo quasi sgarbato con cui si viene trattati. Adessonon voglio fare di tutta un erba un fascio, ma su sette posti in cui sonoentrata, cinque mi hanno fatto cadere le braccia per il servizio. Sembra quasiche tu gli dia fastidio. Vengono a prenderti le ordinazioni come un pitbull conla rabbia. Ho capito che puoi aver avuto la fortuna di servire trecento clientifin’ora e sei stanco, ma con tutto il rispetto che me ne frega a me? Io ti pagoe mi aspetto di venir trattata comunque decentemente. Perché tu puoi avere ituoi trecento clienti, ma uno in più che ti viene a far colazione tutte lemattine ti fa schifo? Non ti piace lavorare a contatto con la gente? Andavi infabbrica o in un ufficio. Perché alla persona che hai di fronte non interessa,se tu hai lavorato tanto o poco, se hai avuto una giornata bella o brutta,magari quello è stanco morto e di esser trattato male, dove si doveva rilassareproprio non gli interessa.

 

 
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Cellulite, problema tutto al femminile (o quasi)

Post n°7 pubblicato il 20 Marzo 2013 da veronik95

“amore, non ti piace la mia cellulite? Mi dispiace sei gay”

Luciana Littizzetto dal film Ravanello Pallido

 

La principale causa della cellulite

Gli estrogeni (ormoni femminili) favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo e la ritenzione di liquidi causata da una cattiva circolazione. Ciò spiega il perché, questo inestetismo, è presente nel 95% delle donne e molto raramente negli uomini (si presenta sulla zona addominale).

 

Le 4 fasi della cellulite

  1. Ritenzione di liquidi (dovute ad una cattiva circolazione).
  2. Ristagno delle tossine (dovuta alla ritenzione di liquidi) tra le nostre cellule.

Questi due problemi sono facilmente prevenibili. Una corretta alimentazione (con molta frutta e verdura) e bere molta acqua favorisce l’eliminazione delle tossine.

 

  1. Formazione delle fibrille. Esse vengono prodotte dal nostro corpo per tenere insieme le tossine ed impedire che diventino patogene per il corpo. In contemporanea finiscono inglobate anche le cellule a cui non arriva più il sangue e quindi le sostanze nutrienti.
  2. Necrosi del tessuto. Le cellule private di nutrienti muoiono letteralmente. In questa fase la pelle risulta fredda al tocco e nessun tipo di trattamento può far niente.

 

Attività fisica

Non esiste un esercizio specifico per prevenire o eliminare la cellulite. Il movimento è particolarmente utile per la circolazione ed evitare la ritenzione dei liquidi.

 

Trattamenti

Ne esistono in gran quantità come:

  • idroterapia. Aiuta a riattivare il microcircolo
  • ozonoterapia. Migliora l’ossigenazione, carente nelle zone colpite dalla cellulite
  • cerotti. Riattivano la circolazione, proteggono i vasi e favoriscono lo smaltimento delle adiposità localizzate
  • Fanghi (meglio se freddi). Migliorano la circolazione e favoriscono il rassodamento cutaneo
  • Linfodrenaggio. Favorisce lo smaltimento dei liquidi
  • Pressoterapia, Anch’essa favorisce lo smaltimento dei liquidi
  • Ultrasuoni. Migliorano la circolazione linfatica, frantumano le cellule di grasso, migliorano il flusso sanguigno.

 

Sono sconsigliati tutti i trattamenti che apportano calore in quanto peggiorerebbero la situazione dell’inestetismo.

 

In conclusione si può affermare che la cellulite è parte dell’essere donna (purtroppo) e se per caso nostri maschietti si lamentano possiamo sempre rispondere come la mitica Littizzetto.

 

 
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Il saggio disse:

Post n°6 pubblicato il 12 Febbraio 2013 da veronik95

...

“Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare soldi

e poi perdono i soldi per recuperare la salute”

Dalai Lama

 

 

 

Lavoro, stress, vita frenetica tutto ciò a cosa conduce?

Insonnia, emicrania, dolori ossei e muscolari, ecc…

 

 

Cosa centra il massaggio con tutto ciò?

È semplice il massaggio riesce ad eliminare sia tensioni muscolari che mentali.

 

Negli Stati Uniti è facile veder camminar persone con un lettino o una sedia apposita per massaggi. Il cosiddetto massaggio da ufficio viene praticato per favorire l’attività lavorativa e una migliore qualità di vita. In passato esso veniva praticato addirittura sugli operai di alcune fabbriche per rilassare spalle e collo.

Ma in Italia perché esso viene cosi sottovalutato? Forse, perché, è semplicemente poco conosciuto.

Per molte persone l’idea di spogliarsi e farsi toccare da un’altra persona (specialmente se di sesso opposto) crea imbarazzo e collega il massaggio a situazioni ambigue con cui esso non centra nulla.

Non per niente le persone che vengono trattate da professionisti non riescono più a fare a meno di questa pratica e di ottenere i suoi benefici.

Questo trattamento è sprecato solo nei grandi centri termali con prezzi spropositati quando sarebbero più utili come pratica continua per il benessere sia fisico che psichico.

L’importante è trovare un valido professionista che lo pratichi.

 
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Rassegnazione o Rabbia?

Post n°5 pubblicato il 16 Dicembre 2012 da veronik95

 Volevo rivolgere un particolare ringraziamento a tutti coloro che considerano il massaggio

qualcosa di diverso di quello che è, il massaggio non è volgare o ambiguo ma un trattamento benefico non solo per il tessuto cutaneo e muscolare ma per tutto il corpo. ...

Grazie al massaggio possiamo risolvere problemi anche molto dolorosi senza le

controindicazioni dei farmaci.

Un altro ringraziamento va a tutte le “massaggiatrici”, straniere e non, che attirano i clienti con massaggi che in realtà non hanno nulla a che fare che la vera pratica di questa arte. Grazie a loro il nostro settore ha iniziato ad essere messo in cattiva luce. Per non parlare del fatto che in questo modo portano via il lavoro a delle serie professioniste che sanno fare di più di quattro sfioramenti nella zona genitale.

Il massaggio non è semplice come la maggior parte delle persone pensano.

Il massaggio è studio,è conoscenza approfondita di tutta l’anatomia umana, è logica e richiede sempre un attenta osservazione visiva e tattile.

Questa pratica (la vera pratica) sta via via scomparendo, domandiamoci grazie a chi?

 

 
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Il pericolo dentro noi stessi

Post n°4 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da veronik95

nascostoCosa sappiamo del tumore? La nostra mente associa comunemente questa parola ad altre parole come: perdita di capelli, chemioterapia, veleno, morte.

Il nostro corpo produce spesso delle cellule “difettose” o che presentano piccole alterazioni. Queste una volta che diventano pericolose per il nostro organismo vengono eliminate dai linfociti NK (natural killer) ma una volta che le nostre difese non riescono a riconoscerle le cellule tumorali diventano veri e propri parassiti che sopravvivono a nostre spese.

Si può affermare che il nostro corpo è un macchinario geniale anche quando impazzisce, infatti le nostre cellule possiedono un enzima che permette la rottura del DNA, quindi la morte della cellula stessa, in modo che possibili errori genetici non continuino a riprodursi . La cellula impazzita (se cosi la possiamo definire) invece impedisce la formazione di quel enzima al suo interno diventando perenne.  Inoltre, riesce a spostarsi in qualsiasi parte del nostro corpo producendo enzimi che le permettono di nascondersi dai nostri globuli bianchi. Una volta che trovano una zona favorevole alla riproduzione crea intorno a se una rete di capillari portandosi nutrimento togliendone alle altre cellule.

In poche parole il tumore non è altro che una mancanza da parte delle nostre difese di riconoscere un errore di duplicazione nelle nostre cellule.

 
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