Creato da estremalatitudine il 19/06/2008

estremalatitudine

racconti di vita, di sesso

 

Messaggi del 27/06/2014

corto 69

Post n°401 pubblicato il 27 Giugno 2014 da estremalatitudine

in realtà non aveva mai sognato di farlo con due uomini, nel senso che non le piaceva l'idea di essere scopata con forza da un tizio, mentre un altro stava lì a guardarla o a cercare di farselo baciare, ma, invece, l'idea di avere dentro di sè un uomo che si muovesse poco o punto, comunque pianissimo, praticamente fermo, bello grosso, e duro, mentre lei, sempre con calma e messa comoda faceva un pompino, ecco quell'idea le piaceva.

L'amica le chiedeva: ma che differenza fa? la differenza è che se c'è da scopare con foga, da farsi prendere e prendere con forza e passione, allora uno le bastava e avanzava (se era quello giusto), ma invece la sua idea era quella di prendersi lei tutto il piacere, come, quello, ad esempio, di tenerne due in mano, uno a destra e l'altro a sinistra e menarli anche in quel caso con calma e voluttà.

sì quella era un'idea stuzzicante.

 
 
 

corto 68

Post n°400 pubblicato il 27 Giugno 2014 da estremalatitudine

quando penso che intere generazioni di donne, secoli e secoli di donne per bene (ché le biricchine ci sono sempre state, ben per loro) non hanno mai provato il piacere di fare un pompino e probabilmente hanno accettato e goduto imbarazzate quando il marito (o l'amante) le voleva leccare, ebbene mi dico che ancora tanto c'è da fare, ma qualcosina le donne si sono guadagnate.

Oggi non credo esista donna, madre, fidanzata che non abbia fatto un pompino.

non che sia una grande conquista, certo, e spesso forse è più una volontà imposta dal maschio piuttosto che un vero piacere femminile (anche se per la verità ho ricevuto più di una confessione a favore del piacere femminile del pompino), ma questa idea che tutte, ma proprio tutte almeno una volta nella vita l'hanno fatto e che molte l'hanno fatto dopo averlo desiderato, ebbene per poco o per tanto mi rallegra.

notte

 
 
 

corto 67

Post n°399 pubblicato il 27 Giugno 2014 da estremalatitudine

Dopo avergli parlato e scoperto chi fosse, rientrò in casa.

Lui aveva appena finito la doccia e si era sdraiato sul letto ancora mezzo umido e completamente nudo.

Lei dalla soglia rimase a guardarlo: anche se leggermente appesantito suo marito manteneva quell'eleganza che l'aveva fatta innamorare.

Chissà quante altre l'avevano visto così. Che importava, in fondo. Lui era ancora lì con lei. Segno che non contavano niente. Solo scopate. Quelle che lei non aveva mai fatto con altri. Non le mancavano neanche tanto. Solo il pensiero di aver avuto un solo uomo la disturbava un po', come quando si fa a fare shopping e alla fine si rientra non avendo comprato niente. Leggera delusione. Insoddisfazione.

Anche adesso. Quello fuori l'aveva vista mezza nuda mentre faceva l'amore con suo marito ed era rimasto lì a guardare. Gli piaceva quindi. E anche a lei lui non sembrava male. Era un bel ragazzo, alto, forte, con un bel sorriso e, se sollecitata, una bella chiacchiera. Certo c'era l'imbarazzo di quella improvvisa intimità non voluta. Però lui l'aveva aspettata, fuori, fino alla fine e anche oltre e lei era uscita e avevano parlato e avrebbero potuto mettersi d'accordo e in fondo non le sarebbe dispiaciuto, ma, ma non l'aveva fatto e adesso era lì, sulla soglia che guardava il suo uomo nudo che si menava lentamente il pisello.

Quante volte l'aveva desiderato! E quanto!

La mano di lui abbronzata impugnava e scopriva e ricopriva adagio la cappella, rosata, secca, illuminata dal sole caldo del primo meriggio.

Fece un passo per andare in cucina a prendere una di quelle cose che si erano comprati. La voce di suo marito ruvida gli comandò: "vieni qui"

Tornò a girarsi verso di lui e gli sorrise con tenerezza. Nel frattempo il cazzo si era mezzo irrigidito. Era quello il momento in cui secondo lei il cazzo degli uomini era più sexi. Non completamente eretto e duro, mostruosamente eretto e duro, che lì, in quel momento o uno era davvero superdotato, e forse allora faceva un po' paura, ma certo incuteva rispetto e desiderio, oppure era solo un ridicolo cazzo duro senza scopo (a meno che non fosse già, come dire, a contatto con l'oggetto del suo desiderio). No, il cazzo mezzo duro, come quello di suo marito adesso, con tutte le vene gonfie e la cappella mezza mezza, di quella consistenza che lascia immaginare le sue delizie, senza svelarle del tutto, ecco quello era il momento dell'erezione maschile che preferiva. Spesso andava su internet e cercava foto di uomini in quello stato. Difficile. Di solito erano già tutti completamente sguainati. Ma ogni tanto capitava e lquando capitava, quando le capitava di trovare foto di attori o modelli col cazzo mezzo duro, lei, lei che non aveva mai avuto nessun altro uomo, sognava di averlo lì. lì con lei, quel modello e di iniziare un lento e delicato e insistito e approfondito pompino.

"vieni qui!" ripetè col tono incazzato suo marito, continuando a menarselo.

lei salì sul letto, così vestita.

"no, spogliati completamente"

lei si buttò indietro e si tolse velocemente tutto quello che si era messa addosso velocemente per uscire a parlare con quello. Quando fu completamente nuda, lui gli disse solo "succhialo" e lei prese a succhiarglielo, accocolandosi al suo fianco e tenendolo con la mano destra e andando lentamente su e giù.

quanto le piaceva! quanto le piaceva fare un pompino a suo marito, sentire il suo cazzo che le si irrigidiva tra le labbra, mangiarlo.

"credi che non ti abbia visto prima?" la domanda le arrivò nel cervello come una frusta proprio mentre l'aveva ingoiato tutto e aveva chiuso gli occhi.

"dal bagno" disse lui e lei, lei continuò a mangiarlo, sperando che lui non facesse scenate.

"sei una troietta." disse solo, nel silenzio. sprima e dopo solo il rumore della sua bocca, della sua lingua.

"sì, amore, sono la tua troietta" sibilò lei ad un tratto, tirando fuori la lingua e leccandogli il prepuzio intanto che lo guardava fisso con gli occhi pieni di desiderio. voleva scopare. voleva essere scopata.

"zitta! succhia. continua a succhiare" ripetè lui, come un colpo di bastone per terra. lei chiuse gli occhi, lui pure e le si abbandonò.

Poi d'imporvviso il suo cazzo le si sfilò dalla bocca e lui la girò sulla schiena, prendendola di getto.

"Senti come sei pronta. Davvero pensavi che non ti avessi visto o sentita? Tieni troia"

E affondò completamente dentro di lei.

"sì, amore, sì, amore, sì"

 
 
 

corto 66

Post n°398 pubblicato il 27 Giugno 2014 da estremalatitudine

Era tempo che qualcuno si prendesse cura del suo pisello. Lo sentiva con chiarezza. Sentiva con chiarezza il desiderio, la voglia.

Si guardò in giro. La biblioteca era piena di ragazze e signore che studiavano o, semplicemente, leggevano.

Era un gran bel ragazzo e il suo rialzare il capo dal libro e guardarsi in giro non passò inosservato. Sopracciglia si alzarono. Qualcuna corrispose al suo sguardo. Qualcuna addirittura gli sorrise, ma lui, lui era timido, giovane, imbranato. Solo sentiva con chiarezza che qualcuna doveva prendersi cura del suo cazzo. Troppo tempo dall'ultima volta. Non riusciva a rimanere concentrato su quel che doveva studiare. Ma era timido, imbranato, giovane e inesperto.

Per questo quella sera finì a puttane.

La tizia con cui capitò, dopo avergli messo il preservativo, gli fece un pompino. All'inizio era debolmente eretto. Poi il calore della bocca fece il suo effetto e venne di corsa.

Il giorno dopo era tornato a studiare con zelo e concentrazione.

 
 
 

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Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.

Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.

Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.

Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.

 

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