Creato da televisionetica il 20/05/2011
Analisi dei contenuti dei programmi televisivi, secondo un giudizio etico
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I Simpson
Il 17 ottobre il quotidiano vaticano "L'Osservatore Romano" riprendendo un articolo uscito sulla rivista dei gesuiti italiani La Civiltà Cattolica, ha scritto che Homer Simpson e la sua famiglia sono cattolici. L'articolo, in particolare, fa riferimento all'episodio Padre, Figlio e Spirito Pratico in cui Homer e Bart si convertono temporaneamente al cattolicesimo, per poi cambiare idea. Nell'articolo pubblicato da La Civiltà Cattolica padre Francesco Occhetta prende spunto dall'episodio dei Simpson, in cui il protagonista si lascia andare alla battuta, "il cattolicesimo è mitico", pronunciata in seguito all'incontro tra Homer, Bart e padre Sean. Per cercare di comprendere meglio come e perchè i Simpson, uno dei cartoni più famosi della TV, siano diventati oggetto di una discussione di questo tipo, ZENIT ha intervistato Carlo Bellieni, neonatologo e bioeticista, autore di commenti originali in merito. Quali sono le reazioni all'articolo sui Simpson pubblicato neL'Osservatore Romano? Bellieni: La frase "Homer e Bart sono cattolici", che appare sul quotidiano vaticano "L'Osservatore Romano" è un'ottima provocazione per aprire un dibattito sul senso religioso, e non manca di basi. Il produttore dei Simpsons Al Jean ha dichiarato che Homer e Bart non sono cattolici. "Abbiamo abbastanza chiaramente dimostrato che Homer non è cattolico", ha detto a Entertainment Weekly: Aggiungendo: "Non credo Homer potrebbe vivere senza mangiare carne il venerdì. Non può stare senza carne neanche per un'ora". Jean ha ragione ma solo in parte, perché i Simpson non fanno parte della Chiesa cattolica, ma portano segnali che Ma si può dire che i Simpson siano cattolici? Bellieni: Diciamo che quando si trova una corrispondenza simile, il fatto non è casuale: troppo congiura per mandare sempre e solo messaggi d'altro tenore. "I Simpson" sono un inno alla famiglia, in un'epoca in cui si vorrebbe vedere la famiglia distrutta. Ogni episodio si conclude con l'amore della famiglia: la famiglia è un ritrovo, un nido. In un mondo dipinto di giallo, che vive sotto una sorta di radiazioni da bomba atomica, in cui le persone si deridono e si insultano, accade che ogni sera i Simpson tornano a casa e trovano i loro cari, che non sono perfetti, ma sono lì, in un rapporto conflittuale, ma sempre pronti ad accogliersi e perdonarsi. E' sufficiente questo per essere cattolici? Bellieni: Nella serie è valorizzato il senso religioso, ed è valorizzato il luogo in cui esso può essere scoperto e vissuto: la famiglia è nel cuore della Chiesa cattolica, e la Chiesa cattolica non cessa di ricordarci la centralità del nido familiare, dove l'amore può essere vissuto senza moralismo. Attenti a non confondere l'ironia con lo scherno in questa serie: non è vero infatti che tutte le espressioni apparentemente anti-religiose sono veramente anti-religiose. Anche la famosa frase detto da Homer: "Non sono normalmente un uomo che prega, ma se sei lassù, per favore salvami, Superman!" serve a far riflettere sulla religiosità: è il segno di un'anima disorientata, sempliciona, ma naturalmente religiosa. Insomma: parlando della "cattolicità" di Homer, si è indotto un dibattito sulla religiosità e sulla famiglia? Ci sembra sufficiente.
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