UTOPIAPOSSIBILE

Un saggio lucidissimo

La repressione e' sempre utilizzata dal potere per annullare il dissenso.Oggi come ieri.

Georges Brassens, con Leo Ferrč, Jaques Brel, Georges Moustaki,Jean Ferrat in Francia, e con Fabrizio De Andrč,Giorgio Gaber e Francesco Guccini nel nostro paese, rappresenta la punta avanzata e determinante di quel movimento artistico e culturale caratterizzato da una visione e da una concezione libertaria e anarchica della esistenza umana. Il totale e radicale rifiuto di ogni tipo di potere che anche lontanamente potesse mettere a rischio le libertą di ognuno. Non una libertą intesa in senso egoistico, non autosufficienza ma, al conttrario, piena disponibilitą d'incontrare "l'altro". Niente condizionamenti nč forzature politiche, culturali, religiose, fideistiche, di parte o di partiti comunque tutti asserragliati, aldilą della loro posizione del momento,a difesa delle loro rendite. L'uomo, ha diritto di esercitare la propria libertą nel senso indicato da Voltaire. Il POTERE non ha colore, o meglio, prende per se tutti i colori possibili che gli possano essere utili per il suo mantenimento, ad ogni costo.

Al di la di tutti gli errori, anche gravi, commessi dal Movimento, primo tra tutti non essersi accorto delle pericolositą del terrorismo brigatista-che lo stesso Toni Negri nel corso dell'intervista condanna senza mezzi termini-interessate rivedere l'intero percorso politico-culturale dell'Antagonismo politico-sociale nel nostro paese.Particolarmente interessante l'analisi sul capitalismo del terzo millennio.