evalunaebasta

...tra i sogni e quel che capita (ovvero, senza te la vita continua????)

 

ULTIMI COMMENTI

grazie!
Inviato da: magasin
il 30/03/2014 alle 19:31
 
Grazie!
Inviato da: Blog potager
il 25/08/2013 alle 09:01
 
Ciao Eva spero che tu stia bene..manchi qui...
Inviato da: ferminadaza
il 04/06/2012 alle 17:51
 
Donna come lo intendi tu è come dovrebbe essere una donna....
Inviato da: lidermax.mv
il 03/04/2011 alle 00:10
 
ehi signora...dai..mettitti quel paio di orecchini che è...
Inviato da: TrinitaDeiMonti
il 13/03/2011 alle 21:14
 
 

 

tu sei sempre stata stupenda con me...non ho parole per ringraziarti. mi hai tolto il respiro talmente tante di quelle volte che andresti denunciata per abuso di parole. e il bello è proprio quel tuo sfondare gli argini ed invadere i campi. cazzo come lo fai tu...pure fosse stata la mia condanna avrei voluto un plotone di esecuzione composto da mille soldati con i tuoi stessi occhi color mare.
ehi...non smettere di scrivere perchè io sarò sempre in qualche tua frase buttata lì tra il serio e il faceto. so
intrufolari bene sai???
un sorriso che non muore mai eva....un sorriso che ci lega.

sergio

 

 

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Post n°1157 pubblicato il 17 Aprile 2009 da evalunaebasta




Ma perchè li becco tutti io???????

Ciao sono M. un biondo 37 enne carino di VC e sono alla ricerca della mia LEI,ma anche di amicizie se son rose poi fioriscono...vabbe non mi dilungo se vuoi conoscermi non devi fare altro che rispondermi.*******
ciaoooooo.

E se fossero margherite?

anche le margherite son bellissime...se vuoi parlarmi ti lascio il mio cell. se invece non vuoi ...pazienza
33xxxxxx ti piace ballare? a me una cifra magari potremmo andarci insieme che dici? vabbe' alla prossima...ciao bellissima margherita.

SENZA PAROLE

 

 
 
 

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Post n°1156 pubblicato il 17 Aprile 2009 da evalunaebasta

(scultura esplicativa dell'immane tragedia che sto vivendo....per Max!!)

 
 
 

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Post n°1155 pubblicato il 16 Aprile 2009 da evalunaebasta

 
 
 

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Post n°1154 pubblicato il 15 Aprile 2009 da evalunaebasta







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Post n°1153 pubblicato il 15 Aprile 2009 da evalunaebasta

 





 

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Post n°1152 pubblicato il 14 Aprile 2009 da evalunaebasta

 
 
 

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Post n°1151 pubblicato il 10 Aprile 2009 da evalunaebasta

LASCIATE CHE I MORTI SEPPELLISCANO I MORTI

Mai come oggi una frase pronunciata più di 2000 anni fà...mi sembra più appropriata...da qualunque prospettiva la si legga...

Da destra o da sinistra...dall'alto o dal basso.

 
 
 

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Post n°1150 pubblicato il 09 Aprile 2009 da evalunaebasta

45 anni...che si fa presto a dire nonlisento...però mi viene il cuore in gola a salire 4 piani a piedi, la schiena scricchiola e se cerco un numero di telefono sulla rubrica devo inforcare gli occhialini da presbite.
E poi c'è questa nuova pigrizia...che tornando a casa svicolo tra il popolo degli aperitivi e vado a coccolare il divano... 
Son diventata persino più indulgente nei confronti delle signore leopardate e platinate del mercato del sabato....
E quando provo gli effetti di una vecchia minigonna nn so se lo faccio per nostalgia o disperata ironia...
In fondo sono quella di dieci anni fa, di venti anni fa, cos'è successo mentre io vivevo?????
I fogli del calendario hanno preso una patina gialla e il passato sembra fitto fitto di vita e oggi c'è solo un freddo sole d'inizio aprile.

Per riprendermi forse mi basterà mangiare un po' di fragole...
Certi profumi non cambiano. E il sole continua a piacermi troppo.

 

 
 
 

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Post n°1149 pubblicato il 08 Aprile 2009 da evalunaebasta

 
 
 

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Post n°1148 pubblicato il 07 Aprile 2009 da evalunaebasta

Oggi mattinata dedicata ai verbi...e mentre guardavo i miei bimbi in fibrillazione (pure loro, eh???) per l'ultimo giorno di scuola, pensavo a quale dei modi dei verbi possa somigliarmi di più.

Non mi sento un indicativo, nè tantomeno un condizionale o un imperativo...

Infinito?? Macchè!!!!

Participio o congiuntivo neanche a pensarci!

Ecco se proprio dovessi rinascere un modo verbale, nella mia prossima vita, sì....io vorrei essere un gerundio.

Perchè mi piacciono i gerundi. Mi danno l’idea di qualcosa che non si ferma, che crea, rotola, colora, lasciando tracce, polveri e sudori.

...-ando, -endo....il suono è rotondo, morbido, soffice...l’accento sempre al solito posto, un ritmo costante, regolare, fedele.

Con il gerundio non finisci, rimani curioso, sospeso, annusi l’aria della prossima svolta, del prossimo incrocio.

Come quando accarezzi la valigia per preparare un nuovo viaggio....

Ecco il gerundio è proprio quel viaggio...e tu guardi fuori dal finestrino, ascolti il motore, leggi distratto cartelli stradali e ti permetti di pensare.

Oppure alzi il volume della radio…

Sto ascoltando una canzone...la mia musica, la tua musica.

 
 
 

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Post n°1147 pubblicato il 06 Aprile 2009 da evalunaebasta

Quando lascio definitivamente alle spalle qualcosa, può capitare che io pianga.
Poi, piano piano, mi accorgo che, appena sotto gli occhi, ho ancora un cuore.
E mani e gambe e fiato.
Tutto quello che mi serve, insomma...per ricominciare.
Cosa mi hanno fatto?
Cos’ho fatto?
Tanto.
Ma non tutto.
È ora di vivere, allora.
Ancora.

 
 
 

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Post n°1146 pubblicato il 05 Aprile 2009 da evalunaebasta

Facciamo che tutto m'aspettavo, meno che incontrarti in quel modo..tra quello che eravamo e ciò che siamo solo neon squallidi.
Facciamo che di colorato c'era solo il verde della mia faccia contratta, quasi stanca di mentire.
Facciamo che a misurare la nostra distanza c'erano solo sorrisi di circostanza a far da cornice alla mia incostanza.
Facciamo che, a volte,  la nausea, lo schifo e l’angoscia diventano una specie di danza.
Facciamo che l’eco di parole secche han riempito ogni buco di quella maledetta stanza.

Facciamo che la mia guerra personale non mi ha fiaccata, ma mi consuma il pensiero dei peccati che devo ancora espiare.

Facciamo che, a dispetto di ciò che credi, ho spalle incapaci di sopportare....e mani che non sanno più costruire.

Facciamo che oggi chiudo fuori dalla porta l’ennesimo giorno che m'ha vista vinta.

Perché vedi, il veleno di questa vita non m’ha uccisa,  ma inquinata, sì....non ricordo nemmeno una tra le tue parole che mi abbia convinta...nonostante ci abbia riflettuto tutta la notte ed il mio sguardo di ieri, se solo l'avessi osservato, mi avrebbe riassunta...una donna che non crede più alla forza dei sogni.
Sai, sono fragile adesso, fatta di creta.
Sotto la terra che mi avvolge c’è la mia parte oscura. Quella segreta.

Sì, hai capito bene. Sto nascosta.

E non chiedermi perché.

Manca, alla mia collezione, questa risposta...che ci vuole coraggio a tentare di cambiare il mondo, ma anche a guardarsi allo specchio ogni sacrosanto giorno.

Io, il fegato, devo averlo perduto. Oppure come tutto il resto, l’ho solo svenduto.

Ma il mio sguardo di ieri e, se vuoi, di domani, te lo regalo...vorrei ti aiutasse a guardami dentro....oltre la pelle...fra sangue ed ossa.

E, se mai dovessi identificarmi con un numero...ricorda di non usare mai il 3!

Ho lasciato altrove la perfezione.

 
 
 

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Post n°1145 pubblicato il 02 Aprile 2009 da evalunaebasta

Ciò che leggerai l'ho scritto per te, Ale....è solo una fiaba, lo so...ma non ho altro da regalarti...o forse non ho più niente da regalare a nessuno...
Ti voglio bene ed anche tanto...e che il mio bene possa raggiungerti qualsiasi decisione prenderai.

C'era una volta una donna che cominciò un viaggio in un giorno lontano di gennaio....
Aveva freddo...e pensò che per sconfiggere il gelo e affrontare il cammino le bastasse stringere la sciarpa di lana attorno al collo ed infilare le mani arrossate nelle tasche del cappotto.
Camminava lentamente quella donna, ma sempre con le spalle dritte e guardando comunque avanti.
Non la distraevano nè il cielo, né la terra.
Aveva solo uno scopo, un traguardo da raggiungere.
Mantenere l’equilibrio ed arrivare da qualche parte.
Non troppo lontano....come quei fenomeni da baraccone che si giocano la pelle per cinquanta metri. Senza rete. Su una fune.
La donna non aveva paura di cadere. Né di farsi male. Perché sapeva bene che passa in fretta, il dolore.
Desiderava solo non bagnarsi.
Perchè l'acqua è l'unico elemento che riesce a penetrare a fondo...l'acqua non conosce barriere....si insinua, abbraccia la pelle, si adagia fra ogni piega e poi, si lascia seccare. E il vento, d’inverno, la gela.
E la donna aveva già abbastanza freddo...non la voleva proprio l’acqua addosso.
Perché non era come quella nella quale si nutriva. Non era come quella che le colava fra le cosce mentre spingeva per mettere al mondo i suoi figli.
Quella era acqua cattiva....acqua che inghiotte tutto quanto.
Ad un certo punto del percorso vide una casa e, dentro, un camino col fuoco acceso. Si fermò di colpo a quel pensiero.
E finalmente capì che l'oltre è solo utopia.
Così si arrese.
Si adagiò piano...per non disturbare la sorte.
Sacco pieno, prima. Sacco vuoto, adesso. Come giochi di bambini.
Si abbracciò le ginocchia...sfilò gli stivali e posò i piedi sulla nuda terra.
E cominciò a pensare che prima o poi sarebbe arrivato il sole...e il sole avrebbe sciolto la neve e sarebbero sbocciati i fiori.
Si addormentò la donna. Forse morì.
E sognò un abbraccio che la potesse scaldare. Salvare.
Poi,  stanca di sognare si svegliò e trovò anche la forza di  alzarsi.
Fu così che tornò indietro....e lo fece velocemente...perchè ormai conosceva la strada.

 
 
 

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Post n°1144 pubblicato il 02 Aprile 2009 da evalunaebasta





I  L  E  G  G  E  D  O  M  I



Condizionali e attese.

Così è...che mi piaccia o no.

Pazienza impaziente. 

E un'unica certezza...il pane col salame è proprio buono.





 
 
 

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Post n°1143 pubblicato il 01 Aprile 2009 da evalunaebasta

Ho scoperto di trarre benefici effetti da fanta e cocacola a gogò.

Veleno su veleno, come sangue su sangue.

Offrirò il mio corpo alla comunità scientifica.

Astenersi perditempo.

 
 
 

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Post n°1142 pubblicato il 01 Aprile 2009 da evalunaebasta

Io e la mia tirocinante nuova di zecca.

All'inizio una conversazione banale...poi mi sorride e, in uno slancio di simpatia, si sente in dovere di raccontarsi. Così mi parla del suo fidanzato americano, un avvocato in carriera che l'ha piantata dopo sette anni.

Ora, dopo dodici lune, il suo dolore è diluito e compensato da tre gatte, per cui mi permetto di dirle che è l'ora di provare un uomo italiano. E come due vecchie complici, ci siamo messe a commentare l'autista macho del bus della scuola.

Quanta naturalezza nella sua confidenza. Non so se è la giornata di pioggia, forse la lacrima facile di sto periodo mi rende retorica, però I have a dream.

Un mondo dove contino la dignità e il rispetto più che la giacca stirata, dove la voglia di amare e condividere sia più forte della paura, dove le tirocinanti parlino di fidanzati perduti e ritrovati e dove il vero scandalo siano gli occhi miopi di chi non sa guardare oltre per vedere, capire, sentire.

 
 
 

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Post n°1141 pubblicato il 30 Marzo 2009 da evalunaebasta

La mia vicina di casa mi spia dalla finestra. Aspetta che esca per chiedermi qualche cosa.
Ha sei figli distratti, lei.
E me...che sono sempre di corsa ma la porto a far la spesa o dal dottore.
Ha me...che sfoglio i suoi album di fotografie
da anni, come se fosse sempre la prima volta. Ed annuisco comprensiva quando mi racconta il suo passato. 
Non mi ha mai chiesto niente di quel che provo. Nemmeno se sono felice.
Ma si sa, i vecchi sono un po’ egoisti. Proprio come i bambini.
Io, d’altra parte, non le ho mai detto niente.
Non le ho detto nemmeno oggi della fatica che faccio a respirare. Di quanto mi senta sola senza mia madre.
Forse, potrei
andare per strada adesso. E mettermi a gridare forte. Che mi senta lei, che mi sentano tutti quanti, finalmente. In modo che si sappia che ridere non vuol dire essere felici.
Che, di una donna, non
bisogna guardare solo la bocca ma anche gli occhi.
Nei miei ci sono tante ombre, le lacrime per gli uomini che ho incontrato, il tormento che mi serra la gola come quello stupido anello
che non riesco più a sfilare dal dito.
Nessun sogno più, nessun segno di vita e d’amore. Solo assenza. La mia essenza. Assenza.
Ci andrò per strada, fra poco. Per davvero. Sorridendo.
Sono brava.
Sono brava a fare finta, io.

 
 
 

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Post n°1140 pubblicato il 26 Marzo 2009 da evalunaebasta

C’è una piccola scala che porta giù...verso il mare.
Ne conto i gradini mentre stringo la mia  borsa...dentro penne e conchiglie. Per scrivere e sentire il lamento del vento..il movimento delle onde.
Le ginocchia sono sbucciate...ho gambe da bambina temeraria...che corre e cade provando a  catturare i sogni.
Ho spalle larghe...per farmi scivolare addosso tutto lo schifo di questo mondo.
Lo vedo anche col sole contro.
Lo sento come una scossa, appena sotto pelle.
Si confonde fra nuca e collo. Lasciando soltanto brevi segni sulle guance appena arrossate da carezze distratte, di passaggio.
Son randagia come un cane che non ha mai avuto un padrone, né un posto dove tornare...e libera.
Libera di graffiare la sabbia a mani nude. Coi capelli appiccicati alle tempie e le ciocche più lunghe in bocca...per sentire il gusto del sale...e di risate. A volte amare.
Alzo le braccia mentre cammino.
Un passo dopo l’altro, in precario equilibrio fra futuro e ricordi.
Mi siedo a terra. Cerco con lo sguardo il punto esatto in cui il blu del cielo si incontra con quello del mare. Là, anche se non si può vedere, qualcuno sta facendo l’amore.
Intanto la spuma infuria illuminata dalle prime stelle.
Belle. Lontane. Stelle.
Il cuore segna un ritmo senza tempo e muove sangue dentro, alzando il petto ad ogni respiro, lento, denso.
E penso che domani avrò altro da vivere, da raccontare.
E strada. Ancora molta strada da fare.
Ho proprio voglia di infilare nuovamente il dito nella marmellata e nella vita.
Eccomi.
Io ballo nuda e respiro mare, geneticamente.
Come sempre.

 
 
 

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Post n°1139 pubblicato il 26 Marzo 2009 da evalunaebasta

Si fa strada il capriccio di averti addosso....

Adesso.

Nella gola scende il silenzio.
E’ caldo. Lo ingoio.
E lentamente, muoio.

TI AMERRIMO

 
 
 

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Post n°1138 pubblicato il 25 Marzo 2009 da evalunaebasta

Fuori piove...son gocce fastidiose come punture di zanzara, che disegnano il palcoscenico perfetto per la noia fatta di banale cielo suro e capelli imbizzarriti. In un tempo senza primavera, dove lascio scorrere giorni uguali.
Sono questo, oggi, e altro...maglia slabbrata su jeans a pelle...mani nervose piene di anelli...occhi di olivo...mento ostinato...tacchi sempre più alti o anfibi poco importa.
Sono cioccolato fondente e oro, odore di sale e trecce di lana, spalle scoperte e macchie d'inchiostro sulle dita, squarci di mare e dentro fuoco di deserto arido e implacabile.
Vorrei non lasciarmi più sfuggire piccoli momenti perfetti. In un raptus di presuntuoso egoismo, forse.
Sto al buio a leggere sullo schermo cose buone...un refolo d'aria fresca, profumi di agrumi e qualcosa di raffinato sul polso.
E silenzio.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: evalunaebasta
Data di creazione: 28/08/2006
 
 

EVALUNA        NON     BACIA     NESSUNO!!!!

 

  

 

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Ci sono xsone alle quali ti legano fili rossi così profondi da segnarti di rosso le mani ogni volta che ne stringi uno sguardo o una parola...non ci sono xchè...nè dove...nè quando.

C'è sempre un sorriso e potrei stare ad ascoltarli x ore in silenzio...anche solo il respiro.

E questo è x te...che oggi aggiungi una battuta al tuo spartito...che sia allegro o andante...che sia presto con fuoco o pianopianissimo...l'importante è che sia...

 
 
...avec le temps, va, tout s'en va...
 
 
 

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