Creato da thisdeadboy il 03/07/2006
orizzonte degli eventi
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sorte
Quando si parla di fortuna, per come la si intende oggi, mi sento obbligato a reindirizzare il termine verso la sorte. Oramai, per me, è talmente scolorito il concetto di "casualità" da aver perso il suo dominio all'interno del mio orizzonte vitale. Se guardo al mondo come ad un insieme di eventi casuali, trame astratte da qualsiasi ordito, consegno ciò che sono a questa indenominabile massa, un campo dove essere è solo un nome, dato ad un particolare agglomerato di strutture, questo "essere" non ha che una sola ed unica prospettiva, che è, appunto, la fortuna. Lì, laggiù, qualsiasi suo atto vitale (ovviamente anche l'atto vitale laggiù non è un atto vitale, fateci 'caso') sarà sempre una questione di fortuna così come tutto ciò con cui si relazionerà. Fortunatamente ;-) basta una semplice riflessione interiore per capire che questo campo non occupa l'intera realtà, anzi, più la riflessione si fà profonda più il campo fortuito scompare. Ecco che allora viene naturale guardare alla sorte, ecco che possiamo avere uno spazio da cui trarre coraggio qualora non sia buona.
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Inviato da: against_myself
il 17/01/2010 alle 14:21
Inviato da: mjkacat
il 13/03/2009 alle 00:47
Inviato da: dianavera
il 18/04/2008 alle 21:31
Inviato da: thisdeadboy
il 30/11/2007 alle 17:43
Inviato da: discontinued
il 12/11/2007 alle 20:56