espe dixit

il credo di espe


Io non ho idoli, e neanche dei.Credo caparbiamente nella vita, nelle idee e nell'istinto.C'è stato un tempo in cui ho fatto di tutto per credere in una forza suprema che governasse il mondo, e che mi conducesse là, dove da sola non potevo arrivare.Dove l'inspiegabile mi toglieva il fiato e si prendeva le energie.Dove avevo bisogno di un abbraccio più che umano.Dove la mia essenza, e quel che avevo imparato non contavano nulla.Poi è stato come se aprissi gli occhi, ma non all'improvviso.Ho cominciato pian piano a vedere quello che sapevo già. A rifiutare l'idea di un dio che chiede lodi e mortificazioni e vuole che un animale, per vivere, ne mangi un altro.Mi sono sentita fragile e abbandonata, ma è durato poco.Nella mia fragilità di essere umano ho trovato la forza di principi morali che nessuno mi ha insegnato, ma nascono dentro di noi. Nella solitudine la luce interiore che traspare attraverso la pelle e indica la strada.Credo nei miei limiti,  in quelli degli altri. Nelle contraddizioni. Nel valore delle differenze.Nella bellezza di un fiore difettoso, e nell'utilità dell'incomprensione.Credo nella mia vita imperfetta, a metà tra il pari e il dispari. La mia vita diesis.Credo nelle mie radici provvisorie, e nel diritto di avere dubbi.Credo nella libertà. Nel rispetto.E più di tutto nella speranza.  Questo post partecipa alla staffetta di Alba