La Corte ha riconosciuto oggi la violazione del diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare, ovvero che lo Stato non può obbligare i cittadini a vivere in mezzo ai rifiuti, non dando invece ragione al ricorso sul punto relativo al danno per la salute.
Secondo i giudici, che basano la propria riflessione su una serie di studi scientifici, la vita e la salute delle persone non sarebbero state messe in pericolo dall'emergenza rifiuti. Difficile anche stabilire se esista un legame tra l'aumento di casi di cancro e la gestione dei rifiuti campani. La Corte non ha accordato neppure l’indennizzo di 15mila euro per danni morali richiesto dai ricorrenti, ritenendo sufficiente come riparazione la constatazione della violazione del loro diritto alla vita privata e familiare. I giudici hanno statuito anche che lo Stato dovrà versare 2.500 euro a Errico di Lorenzo, avvocato che rappresentava il gruppo di cittadini, come risarcimento per le spese legali sostenute. La richiesta del legale superava i 20 mila euro.
Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, ha commentato la decisione come "purtroppo comprensibile. Del resto è impossibile far capire all’estero quello che è accaduto in Campania e in altre parti d’Italia sul fronte dell’emergenza rifiuti". Ha poi aggiunto: "C’è uno 'spread' di civiltà e di efficacia delle politiche pubbliche che pesa sul nostro paese e va colmato una volta per tutte".
Preoccupata la reazione di Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, secondo il quale "la condanna della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo arriva in un brutto momento. Non vorrei che l’Unione Europea che deve decidere sulla procedura d’infrazione fosse condizionata da questo provvedimento che risponde a tempi e logiche di giudizio completamente diversi, trattando l’analisi di un periodo che va dal 1994 al 2009". "Da quei tempi le cose sono notevolmente cambiate", sottolinea Cesaro, "si stanno facendo passi avanti concreti per dare all’area metropolitana di Napoli ed a tutta la Campania un piano di gestione".
...il blog è andato...era solo questione di tempo... faccio sempre backup... una copia in wordpress, una su libero ed una nell'HDD del mio pc in formato HTML... quindi mi bastano due click per replicarlo sotto un altro nickname...hehehehe
Alla fine PAPA' si stancherà e verificherà anche il loro blog, di tutte le offese verso la persona e alle istituzioni... figurt.
... le liberalizzazioni (alcune) sono indispensabili...
questa mattina mi sono recato alla Posta per dei versamenti...ho perso la pazienza, ho avuto un diverbio con il direttore:(vedi come si lavora).
... apertura alle ore 08:00...entri prendi il numero salvacode...alle ore 08:05, s'intravede la prima operatrice, la quale avvia il computer...conta i soldi ed altre piccole operazioni preliminari; tieni presente che per i versamenti in CCP, ci sono 6 sportelli.
.. alle ore 08:15...(orologio alla mano), vedi lavorare un solo operatore, mentre la fila mugugnante già arriva ad oltre 30 persone;
... alle ore 08:30...alla spicciolata arrivano gli altri addetti ai lavori; con stessa procedura, prenderanno posto nei loro box, senza prima un dialogo dispersivo, privato tra loro.;
..cominceranno a lavorare tutti non prima delle 08:30...
Sai come s'è giustificatoi?
(direttore)... che alle ore 08:00 già era aperto uno sportello...
(rispondo)... NON PROPRIO!...contare i soldi /cassa ed avviare il computer non è una operazione che si dovrebbe fare prima delle 08:00?
(direttore)... no, si fa alle 08:00.
(rispondo)...e allora perché aprite al pubblico alle ore 08:00? Perché gli altri operatori vengono al lavoro dopo le 08:00? (non hanno un'entrata secondaria... tanto che, quando arriva il furone portavalori, fanno uscire tutta la clientela in strada...
Sai il perché di tutto questo? Perché PAGA TASCA PANTALONE...e sopratutto non ci sono aziende concorrenti per tutte le funzioni postali...
ciao zui...alla prossima.