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LIBYA un atto dovuto...per la tutela degli interessi vitali nazionali!

Post n°63 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da ZITTI_EXE

DAL DOCUMENTO "unified protector"

 “Le operazioni condotte nel 2011 sui cieli libici hanno rappresentato per l’Aeronautica Militare italiana l’impegno più imponente dopo il 2° Conflitto Mondiale”.
Secondo i primi dati ufficiali - ancora parziali - i nostri cacciabombardieri hanno centrato gli obiettivi libici con 710 tra bombe e missili teleguidati. Cinquecentoventi bombe e trenta missili da crociera a lunga gittata li hanno lanciati i “Tornado” e gli AMX dell’Aeronautica;  il governo ha infatti autorizzato i bombardamenti solo il 25 aprile 2011 e la prima missione di strike in Libia è stata realizzata tre giorni dopo da due caccia “Tornado” decollati dall’aeroporto di Trapani Birgi. “Le munizioni utilizzate dalle forze aeree italiane sono state le bombe GBU-12, GBU-16, GBU-24/EGBU-24, GBU-32, GBU-38, GBU-48 e i missili AGM-88 HARM e Storm Shadow, con una percentuale di successo superiore al 96%”, elenca lo Stato Maggiore dell’AMI.

 “I sistemi d’arma a guida laser sono stati utilizzati nei più recenti conflitti, dalla guerra del Golfo alle operazioni sui Balcani, Iraq e Afghanistan”, scrivono i comandanti delle forze aeree. “La GBU-16 è un armamento a guida laser Paveway II, basato essenzialmente su bombe della serie MK83 da 495 Kg. Della stessa famiglia di ordigni fa parte la GBU-12 (corpo bomba MK82, 500 libbre). La GBU-24 è invece un armamento basato essenzialmente sia sul corpo di bombe della serie MK da 907 Kg. che delle bombe penetranti BLU-109 modificate con un kit per la guida laser Paveway III. Sviluppato per rispondere alle sofisticate difese aeree nemiche, scarsa visibilità e limitazioni a bassa quota, l’armamento consente lo sgancio a bassa quota e con una capacità di raggio in stand off (oltre 10 miglia) tale da ridurre le esposizioni”. Ancora più sofisticate le bombe GBU-24/EGBU-24, guidate con doppia modalità GPS e laser ed usate “per distruggere i più resistenti bunker sotterranei” e le GBU-32 JDAM (Joint Direct Attack Munition) da 1.000 e 2.000 libbre, che possono essere lanciate in qualsiasi condizioni meteo, sino a 15 miglia dagli obiettivi, “per ingaggiare più target con un singolo passaggio”.

“Lo Storm Shadow è un missile aviolanciabile con telecamera a raggi infrarossi a guida Gps che può colpire obiettivi di superficie in profondità, a prescindere dalla difesa aerea, grazie alle sue caratteristiche stealth”, recita il report dell’Aeronautica. Sviluppato a partire dal 1997 dalla ditta inglese MBDA, il vettore è lungo cinque metri, pesa 1.300 Kg, ha un raggio d’azione superiore ai 250 km e può trasportare una testata di 450 kg. “È utilizzabile contro obiettivi ben difesi come porti, bunker, siti missilistici, centri di comando e controllo, aeroporti e ponti. La carica esplosiva è infatti ottimizzata per neutralizzare strutture fisse corazzate e sotterranee”. Le coordinate del target e la rotta di volo dello Storm Shadow vengono pianificate a terra e successivamente inserite all’interno del missile durante la fase di caricamento sul velivolo. “Una volta lanciato, raggiunge l’obiettivo assegnato navigando in ogni condizione di tempo, di giorno o di notte in maniera assolutamente autonoma utilizzando gli apparati di bordo e confrontando costantemente la sua posizione con il terreno circostante”. L’altro missile aria-superficie impiegato dai caccia italiani è l’AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile) della Raytheon Company, ad alta velocità e un raggio d’azione di 150 km, in grado di individuare e “sopprimere” i radar nemici.

Nei sette mesi di operazioni in Libia, “i velivoli dell’Aeronautica Militare italiana hanno eseguito 1.900 missioni con oltre 7.300 ore di volo, pari al 7% delle missioni complessivamente condotte dalla coalizione internazionale a guida NATO”. Attacchi e bombardamenti sono stati appannaggio dei cacciabombardieri “Tornado” versione IDS (Interdiction and Strike) del 6° Stormo di Ghedi (Brescia) e dei monoreattori italo-brasiliani AMX del 32° Stormo di Amendola (Foggia) e del 51° Stormo di Istrana (Treviso). Per la “soppressione delle difese aeree” e il controllo della no-fly zone sono stati impiegati i “Tornado” ECR (Electronic Combat Reconnaissance) del 50° Stormo di Piacenza, i cacciabombardieri F-16 del 37° Stormo di Trapani-Birgi e gli “Eurofighter 2000” del 4° Stormo di Grosseto e del 36° di Gioia del Colle (Bari). “L’AMI ha pure impiegato i velivoli da trasporto C-130 “Hercules”, i tanker KC-130J e Boeing KC-767 per il rifornimento in volo e, nelle ultime fasi del conflitto, gli aerei a pilotaggio remoto Predator B per missioni di riconoscimento”. Sui cieli libici hanno pure fatto irruzione un velivolo G.222VS “per la rilevazione e il contrasto delle emissioni elettromagnetiche” e un C-130 per quella che è stata definita dal comandante di squadra aerea, Tiziano Tosi, come una “PsyOP - Psycological Operation”, finalizzata a “influenzare a proprio vantaggio la coscienza e la volontà della popolazione interessata”. Su Tripoli e altre città libiche sono stati lanciati centinaia di migliaia di volantini, il cui testo è stato concordato con il Comitato nazionale provvisorio di Bengasi. “La Libia è una e la sua capitale è Tripoli”, il titolo. “Vi chiediamo di unirvi tutti e prendere la decisione giusta e saggia. Unitevi alla nostra rivoluzione. Costruiamo a Libia lontano da Gheddafi. Libia unificata, libera, democratica”.

Quasi tutti i velivoli da guerra italiani sono stati schierati sulla base aerea di Trapani nell’ambito del Task Group Air Birgi, da cui dipendevano anche gli aerei senza pilota Predator B, operanti però dallo scalo pugliese di Amendola. Pisa e Pratica di Mare, gli aeroporti per le operazioni dei velivoli da trasporto o rifornimento. “Le operazioni d’intelligence, sorveglianza e ricognizione sono state effettuate grazie alla disponibilità di speciali apparecchiature elettroniche Pod Reccelite in dotazione ai “Tornado” e agli AMX”, scrive ancora lo Stato Maggiore. “Sugli oltre 1.600 target di ricognizione assegnati ai velivoli italiani, sono state realizzate più di 340.000 foto ad alta risoluzione, mentre circa 250 ore di filmati sono stati trasmessi in tempo reale dai Predator B”. Le missioni di attacco al suolo sono state pianificate e condotte “contro obiettivi militari predeterminati e definiti, o contro target dinamici nell’ambito di aree di probabile concentrazione di obiettivi nemici”. Probabile, dunque e non certa la concentrazione degli obiettivi militari. E gli effetti collaterali si confermano elemento integrante delle strategie di guerra del Terzo millennio…Infine la percentuale delle ore di volo relative alle differenti tipologie di missione: il 38% ha riguardato pattugliamenti e “difese aeree” (DCA); il 23% attività di “sorveglianza e ricognizione” (ISR); il 14% l’attacco al suolo contro “obiettivi predeterminati” (OCA); l’8% la “neutralizzazione delle difese aeree nemiche” (SEAD); un altro 8% il rifornimento in volo (AAR); il 5% la “ricognizione armata e l’attacco a obiettivi di opportunità” (SCAR); il restante 4% “la rilevazione e il contrasto delle emissioni elettromagnetiche” (ECM). Come dire che ogni quattro velivoli decollati, uno serviva per colpire.

Come sen non bastasse, i vertici delle forze armate fanno sapere che l’80% circa delle missioni aeree alleate sono partite da sette basi italiane (Amendola, Aviano, Decimomannu, Gioia del Colle, Pantelleria, Sigonella e Trapani Birgi). “In questi aeroporti, l’Aeronautica Militare ha assicurato il supporto tecnico e logistico, sia per gli aerei italiani sia per i circa 200 aerei di undici paesi della Coalizione internazionale (Canada, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Giordania, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Turchia), schierati sul territorio nazionale. In sostanza, il personale e i mezzi della forza armata sono stati impegnati in maniera continuativa per fornire l’assistenza a terra, il rifornimento di carburante, il controllo del traffico aereo, l’alloggiamento del personale, ecc.”. Piattaforma avanzata per il 14% di tutte le sortite aeree di Unified Protector lo scalo siciliano di Trapani, da cui sono transitati pure 300 aerei cargo e circa 2.000 tonnellate di materiale. Dalla Forward Operating Base (FOB) di Birgi, uno dei quattro centri di cui dispone la NATO nello scacchiere europeo, hanno operato anche gli aerei radar AWACS, “assetti essenziali alle moderne operazioni aeree per garantire una efficace capacità di comando e controllo”. Lo Stato Maggiore AMI ricorda infine “l’importante supporto di personale specializzato nel campo della pianificazione operativa offerto ai vari livelli della catena di comando e controllo NATO, attivata in tutta Italia”, all’interno del Joint Force Command di Napoli e del Combined Air Operation Center 5 di Poggio Renatico (Ferrara).
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marco/alias

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Commenti al Post:
LunaIsola
LunaIsola il 11/02/12 alle 20:23 via WEB
Quanti Euro spesi in detti armamenti ? (e qui mi sospendo anche ora) Cristina MCM
 
 
ZITTI_EXE
ZITTI_EXE il 13/02/12 alle 19:06 via WEB
... senza il nostro intervento militare, avremmo perso tutti gli interessi italiani, peraltro storici... tuttavia, i francesi, sono riusciti, anche in parte a sostituire (scansare) alcune maestranze italiane... un danno enorme per l'Italia...figurarsi se ce ne stavamo buoni e tranquilli. I nostri aerei sono stati molto selettivi, sottraendo una sicura "macelleria" ad altre Forze, proprio per l'amicizia storica con quel popolo... riconosciuto anche dagli stessi libici. ciao marco
 
   
LunaIsola
LunaIsola il 14/02/12 alle 19:38 via WEB
Gli interessi di alcuni... vorrai dire. Quanto all'amicizia storica ci credo poco.. (così come ho creduto poco al baciamano "storico" di Berlusconi) Cristina MCM
 
     
ZITTI_EXE
ZITTI_EXE il 15/02/12 alle 23:05 via WEB
...no! Interessi generali... una parte del gas e/o petrolio che utilizzi viene da lì... migliaia di itaiani lavorano lì... come moltissime maestranze... tra i popoli europei siamo i loro preferiti, dopo l'arabo, molti libici parlano italiano...non potevamo farci sostituire dai cuginastri francesi... sopratutto in questo momento difficilissimo per la nostra economia... ciao marco
 
     
mafer_na
mafer_na il 27/02/12 alle 09:40 via WEB
caro marco buondi',a taranto si manifesta per i maro',giustissimo.Immaginiamo una situazione del genere se capitava ai cuginastri francesi,o peggio a sua maesta'la regina,o agli yankee,beh.. c'erano le loro portaerei pronte a bombardare non trovi???essere presi a pesci in faccia sta diventando una costante,c'e'un limite a tutto pero'!!!!!mi auguro!!!!
 
     
mafer_na
mafer_na il 28/02/12 alle 19:10 via WEB
come vedi marco io non parlo mai a vanvera,onore alla marina danese,che ha compiuto una brillante azione contro i pirati,lo vedi anche tu, questo paese ha troppi smidollati e indecisi,che cambiassero mestiere se non sono all'altezza!!!!speriamo che si cambi ......rotta *__*
 
     
ZITTI_EXE
ZITTI_EXE il 01/03/12 alle 17:07 via WEB
...ciao mafer,
una situazione analoga, ai cuginastri francesi, tanto vale anche per gli inglesi, non si sarebbe mai verificata... Purtroppo paghiamo una sudditanza (per nostra scelta) di una politica esterada pecore bastonate... mi riferisco sopratutto al periodo postfascista nel secolo scorso... a cura dei cattocomunisti. Solo negli ultimi dieci anni, con il nostro intervento "timido" in Iraq, poi il successivo in Afganistan, con la politica estera di Berlusconi a braccetto con Putin, Bush, Blair, Obama... abbiamo riconquistato un po' di credibilità sulla scena mondiale, ma un decennio non basta per riscattarci... con questo governo del Presidente siamo ritornati nuovamente nel torbido...
 
     
mafer_na
mafer_na il 01/03/12 alle 20:25 via WEB
ciao marco sono d'accordo su quello che dici al 100x100,ma questo paese ha bisogno di una "scossa".E'tempo che si cambi rotta,l'italia ha bisogno di una ritrovata "coscienza",senso di"responsabilita'",e ridiventi un paese di "eccellenze",chi rema contro questo deve essere "isolato"per il bene di tutti noi!!!!!!
 
     
mafer_na
mafer_na il 02/03/12 alle 20:20 via WEB
il vecchio sommergibile in disuso parla di militari in grigio,eh se sapessi faresti meno il galletto mr."posticino non produttivo"ma la vita e'bella per questa,quando meno te lo aspetti ti riserva delle sorprese,capito'la stessa cosa ad allende!!!!!!!*__*
 
     
mafer_na
mafer_na il 03/03/12 alle 20:15 via WEB
ciao marco,il giullare postino farnetica,evidentemente a lui e ai comunisti come lui brucia cio'che successe al vigliacco allende ,suicida dopo aver portato il paese nel baratro,ma il generalissimo fece un ottimo lavoro,lo sconfisse e risollevo'quel paese e in seguito mori'in tardissima eta'facendovi mangiare i gomiti,in tante circostanze.Ora siete il nulla,l'urss non esiste piu',e fra poco vi scannerete fra voi,in caso di crisi maggiore di quella attuale,storicamente(e lo sapete) nessuno cerca voi sinistri,siete inaffidabili, e tanto tanto corrotti,quanti ne hanno beccati fra voi ultimamente????Quindi andate a zappare!!!!il pippamagnacciopirlao vi puo'fare strada altro non gli resta!!!*__*
 
     
mafer_na
mafer_na il 04/03/12 alle 11:39 via WEB
vecchio sommergibile in disuso vedo che sei tornato l'arrogante di sempre!!!!ti racconto cio'che mi e' stato detto proprio la scorsa settimana da un comunista come te mentre si faceva una cena di lavoro.Bene aldo cosi'si chiama il tizio sinistro, mi ha confermato i 2 milioni di ebrei uccisi dal baffone nella urss a te cara,e lui stesso mi ha dichiarato il vostro crescente antisemitismo(la sinistra estrema e' profondamente antisemita!!!!!!)nonche'il vostro tifo crescente per l'iran e i palestinesi,quindi che parli a fare della seconda guerra mondiale idiota,una guerra molto lontana e archiviata,ma voi ai giorni nostri siete sempre presenti con la vostra falce e martello che dovrebbe essere bandita per legge,cosi'come dovrebbero essere messi in galera gli anarchici filo-comunisti amici tuoi!!!!!!*__*
 
     
ZITTI_EXE
ZITTI_EXE il 04/03/12 alle 13:35 via WEB
ciao mafer, sono ritornato ed ho riattivato l'atro blog "GIRO IN GIRO" la risposta la troverai lì...ciao marco
 
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MORII PER LA BELLEZZA
Morii per la Bellezza, e non appena
mi ebbero accomodata nella tomba
un uomo morto per la Verità
venne deposto nella stanza attigua.

Mi chiese piano perché fossi morta.
"Per la Bellezza", gli risposi pronta.
"Io per la Verità", soggiunse lui.
"Siamo una cosa sola, siam fratelli".

Come parenti incontratisi una notte,
conversammo da una stanza all'altra,
finchè il muschio ci raggiunse le labbra,
ricoprendo per sempre i nostri nomi.

(Emily Dickinson)
 

NON AVEVO IL TMPO DI ODIARE

Non avevo tempo per Odiare -
Perché
La Tomba me l'avrebbe impedito -
E la Vita non era così
Ampia che io
Potessi concluderla - con l'Inimicizia -
Né avevo tempo per Amare -
Ma visto che
Una qualche Operosità ci dev'essere -
La lieve Fatica dell'Amore -
Pensai
Fosse grande abbastanza per Me -

(E. Dickinson)
 
 
 

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