Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.

Post n°7 pubblicato il 13 Aprile 2009 da fabiani.sindaco

Quali sono i criteri per giudicare le capacità degli amministratori della cosa pubblica?

Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.

di Dott. Francesco Fabiani

 

Enti locali ed istituzioni come comuni, comunità montane, consorzi idrici, protezione civile ecc. sono strutture costose e "zeppe" di esperti, bravi amministratori, presidenti e sindaci eccellenti - tutti necessari al buon funzionamento delle stesse.

Ma se fossero frequentate o amministrate da "imbecilli", come potremmo noi cittadini accorgercene?

Come potremmo segnalare, in maniera oggettiva, questa "imbecillità" e sperare di porvi rimedio?

Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.

Primo esempio:
Scoppia, per esempio, un incendio tra i boschi in piena estate. I nostri amministratori bravi ed efficienti si attivano e l'incendio, domato dopo diversi giorni, viene definito il più grave della storia delle Marche. Subito risalta il fatto che i nostri bravi ed efficienti amministratori non hanno potuto attivare sistemi di prevenzione degli incendi (in quanto mancanti) e che, nonostante eroici interventi, gli effetti del fuoco sono stati devastanti!

Se avessimo avuto degli amministratori "imbecilli" o estratti a sorte dagli elenchi telefonici l'incendio in esempio sarebbe forse diventato il più grave della storia nazionale? O addirittura dobbiamo ipotizzare che ancora oggi starebbe divampando?

Eppure non sembra possibile definire questo episodio come un metro di misura efficace per valutare i nostri amministratori!

Secondo esempio:
Si rompe un ponte-tubo e per questo motivo l'acquedotto cessa di rifornire circa 100.000 abitanti per diversi giorni. Successivamente, grazie all'efficienza dei nostri bravi amministratori, l'acqua ritorna nei nostri rubinetti per qualche ora al giorno mentre molte frazioni restano all'asciutto, senza nessun tipo di intervento, per giorni e giorni, in quella che diventa la crisi idrica più grave dal dopoguerra ad oggi!

Se avessimo avuto degli amministratori "imbecilli" saremmo restati forse senza acqua per mesi? O addirittura dobbiamo ipotizzare che avremmo avuto la crisi idrica più grave dalle guerre puniche?

Eppure neanche questo evento sembra essere sufficiente per poter valutare in maniera oggettiva le capacità dei nostri amministratori!

I due esempi, purtroppo veri e vissuti sulla nostra pelle di cittadini disgraziati di questa provincia, hanno avuto sicuramente altre conseguenze oltre ai danni materiali e al disagio causato - un danno questo che è difficilmente valutabile. Si pensi alla nostra salute, alle sostanze generate dalla combustione, immesse nell'atmosfera e respirate da grandi e piccini (altro che sigarette!) o alla ridotta-mancata igiene generata dall'interruzione del servizio idrico, con probabile maggiore diffusione di malattie (ma il nostro sistema sanitario si accorge di ciò solo se scoppia il colera!).

 

09/01/2008

 
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2007 Fabiai si dimette da presidente dei tartuficoltori di roccafluvione

Post n°6 pubblicato il 28 Marzo 2009 da fabiani.sindaco

La Verità quotidiana

lunedì 3 settembre 2007 Tartuficoltori: guerra agli enti

Nell’ultima assemblea dei tartuficoltori piceni, si è dimesso il presidente Francesco Fabiani. Nelle sue motivazioni per la scelta effettuata ha dichiarato: "Voglio essere libero di denunciare con forza, sul piano politico, l'inefficienza delle istituzioni locali, che in questi anni ci hanno abbandonato, non hanno collaborato allo sviluppo della tartuficoltura, dell'economia locale, hanno seguito una politica di tipo assistenziale, con progetti tanto inutili quanto costosi e hanno avuto uno scarso rispetto per l'ambiente e per chi ci abita..".
L' "assenza" delle istituzioni locali, le dimensioni disastrose dell'incendio a Roccafluvione e le possibili responsabilità civili degli enti locali sono state ampiamente discusse e sono state ipotizzate eventuali azioni anche con la collaborazione legale di un famoso studio di Roma presente all'assemblea.
Ora nuove proposte per il recupero dei boschi distrutti saranno sottoposte alle autorità competenti .
In conclusione, nuovo presidente è stato eletto all'unanimità Bruno Palatroni che ha dichiarato: "Lavorerò alla crescita dell'Associazione ed ad un suo ruolo nel dialogo con le parti sociali e le istituzioni”.
A breve si terrà una nuova assemblea dei nuovi e vecchi soci per discutere i piani ed i programmi in fase di preparazione.

 
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il tartufo

Post n°5 pubblicato il 28 Marzo 2009 da fabiani.sindaco

La Provincia di Ascoli per il tartufo Piceno

 

Ascoli Piceno | Avviata un´iniziativa di valorizzazione del tartufo Piceno con l´obiettivo di diffondere la cultura del consumo di questo illustre prodotto del bosco e costruire un´identità del territorio legato ad esso.

 

 

La Provincia di Ascoli ha avviato un´iniziativa di valorizzazione del tartufo Piceno con l´obiettivo di diffondere la cultura del consumo di questo illustre prodotto del bosco e costruire un´identità del territorio legato ad esso. Una prima riunione si è svolta ieri sera su invito dell´Assessore al Turismo e all´Agricoltura della Provincia Avelio Marini, della dirigente del settore Maria Grazia Zema, del Presidente del Gal Piceno, Vincenzo Curi, dei Presidenti delle Comunità Montane dei Sibillini, Cesare Milani e del Tronto Sergio Fagiani, dei Presidenti delle due associazioni territoriali, l´Atam, Associazione Tartufai Monti Sibillini, Alberto Mandozzi e Associazione Tartuficolturi di Roccafluvione, Francesco Fabiani.

Aticolo del Quotidiano.it

 

L´iniziativa della Provincia ha l´obiettivo di legare il territorio al tartufo, prodotto presente in grandi quantità. Il nero pregiato è diffuso soprattutto nel territorio della Comunità Montana del Tronto, in particolare a Roccafluvione, il bianco pregiato in quello della Comunità Montana dei Sibillini, in particolare ad Amandola e Montefortino. Ma la particolarità dei Sibillini è che questo meraviglioso scrigno di tesori naturali ha tutti i tipi di tartufi commestibili: oltre al bianco, il nero pregiato, l´estivo e il marzuolo. Dunque questo territorio ha la fortuna di poter disporre del tartufo tutto l´anno. E l´iniziativa della Provincia prende spunto proprio da questa disponibilità per creare un circuito di ristorante dove poter gustare il tartufo fresco.

 

L´iniziativa ricalca a grandi linee quella avviata per la tutela e la valorizzazione del Marrone della Laga e dei Sibillini, per il quale è stata creata un´apposita associazione di produttori, con il sostegno di vari enti pubblici.

La prossima riunione per il tartufo, alla quale verranno invitati altri enti, si terrà entro la fine di settembre.

 

16/09/2005

 

 
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il tartufo al centro del......tavolo

Post n°4 pubblicato il 28 Marzo 2009 da fabiani.sindaco

Sabato 14 Febbraio 2004

Roccafluvione/Appuntamento col tartufo nero dei Sibillini: a tavola oltre trecento invitati

 

ROCCAFLUVIONE Per una volta i protagonisti della serata non sono stati il divo televisivo o la starletta di turno, ma un prezioso tubero che nasce naturalmente nei monti Sibillini.

 

Parliamo del Tartufo nero pregiato di Roccafluvione celebrato nel corso del secondo gran gala svoltosi mercoledì sera al ristorante Re Grottino. Trecento persone e sala piena: nessuno ha voluto perdere questo appuntamento gastronomico di altissimo livello. A fare gli onori di casa ci hanno pensato l´associazione Tartuficoltori del Piceno e il Club 41, artefici dell´inziativa giunta alla seconda edizione.

 

«Il tartufo può rappresentare lo sviluppo sostenibile di tutta la fascia montana e collinare del Piceno -commenta Francesco Fabiani , presidente dell´associazione tartuficoltori- Per questo motivo è necessario lavorare per promuovere al meglio questo prodotto unico al mondo». Presente anche lo stato maggiore del club 41 di Ascoli, con il presidente Sandro Tassoni e il segretario Diego Giacoboni . Ospiti d´onore per l´edizione 2004, la Federazione Italiana Cuochi rappresentata dal presidente Alessandro Pazzaglia . Capitolo premi. A Secondo Violoni , storico tartuficoltore di Roccafluvione è stato assegnato il premio "Tartufo d´oro". «Questo signore a ottant´anni - ha detto Francesco Fabiani nel motivare il premio - oggi pianta ancora piantine di tartufo. La sua caparbietà e la sua tenacia sono il simbolo del territorio dove viviamo.

Particolarmente apprezzati anche le delizie culinarie dei cuochi della federazione nazionale accompagnati anche dai ragazzi degli istituti alberghieri di San Benedetto e Porto Sant´Elpidio. A vincere la speciale gara gastronomica, con ricette a base di tartufo nero pregiato è stato Fabrizio Donati, seguito da Marco Corrado, David Di Fabio, Alessandro Pantalei, Fabio Fausti, Emilio Esposto, Vincenzo Giardina, Alessandro Biancucci, Stefano Capriotti, Roberto Tomassetti e Andrea Caraffa .

 

Presente anche il consigliere regionale Gabriele Martoni , fondamentale collegamento tra la Regione Marche (che gestisce a Sant´Angelo in Vado un centro sperimentale di tartuficoltura) e i produttori del Piceno. (Messaggero)

 
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Varie iniziative con collaborazione di vari enti istituzionali del territorio

Post n°3 pubblicato il 28 Marzo 2009 da fabiani.sindaco

La Provincia di Ascoli per il tartufo Piceno

 

Ascoli Piceno | Avviata un´iniziativa di valorizzazione del tartufo Piceno con l´obiettivo di diffondere la cultura del consumo di questo illustre prodotto del bosco e costruire un´identità del territorio legato ad esso.

 

 

La Provincia di Ascoli ha avviato un´iniziativa di valorizzazione del tartufo Piceno con l´obiettivo di diffondere la cultura del consumo di questo illustre prodotto del bosco e costruire un´identità del territorio legato ad esso. Una prima riunione si è svolta ieri sera su invito dell´Assessore al Turismo e all´Agricoltura della Provincia Avelio Marini, della dirigente del settore Maria Grazia Zema, del Presidente del Gal Piceno, Vincenzo Curi, dei Presidenti delle Comunità Montane dei Sibillini, Cesare Milani e del Tronto Sergio Fagiani, dei Presidenti delle due associazioni territoriali, l´Atam, Associazione Tartufai Monti Sibillini, Alberto Mandozzi e Associazione Tartuficolturi di Roccafluvione, Francesco Fabiani.

Aticolo del Quotidiano.it

 

L´iniziativa della Provincia ha l´obiettivo di legare il territorio al tartufo, prodotto presente in grandi quantità. Il nero pregiato è diffuso soprattutto nel territorio della Comunità Montana del Tronto, in particolare a Roccafluvione, il bianco pregiato in quello della Comunità Montana dei Sibillini, in particolare ad Amandola e Montefortino. Ma la particolarità dei Sibillini è che questo meraviglioso scrigno di tesori naturali ha tutti i tipi di tartufi commestibili: oltre al bianco, il nero pregiato, l´estivo e il marzuolo. Dunque questo territorio ha la fortuna di poter disporre del tartufo tutto l´anno. E l´iniziativa della Provincia prende spunto proprio da questa disponibilità per creare un circuito di ristorante dove poter gustare il tartufo fresco.

 

L´iniziativa ricalca a grandi linee quella avviata per la tutela e la valorizzazione del Marrone della Laga e dei Sibillini, per il quale è stata creata un´apposita associazione di produttori, con il sostegno di vari enti pubblici.

La prossima riunione per il tartufo, alla quale verranno invitati altri enti, si terrà entro la fine di settembre.

 

16/09/2005

 

 
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