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favole e scorpioni

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Bellissimo post, molto attuale: ateismo, tradimenti,...
Inviato da: Cassandra_nagra
il 30/04/2012 alle 18:30
 
Gia'...quanto e'vero.... Piacere Fabio
Inviato da: aural2
il 19/04/2012 alle 15:00
 
fabbbb... qua si comincia a preoccuparsi. eh!
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Tristissimo....!
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Grazie di avermi permesso di leggerti.
Inviato da: lucciko75
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« LIBERO IL VIANDANTE »

UNO DEI TANTI...DIVERSO DA TUTTI

Post n°39 pubblicato il 16 Maggio 2007 da fabio1972dgl

Certi giorni la tua faccia diventa estranea allo specchio che hai davanti. Allora non fai altro che metterti sotto una luce per guardarla meglio e ti sembra impossibile che quel viso né magro né paffuto possa esser il tuo. Non vuoi che lo sia.

Quattro peli sulla testa, quattro peli sul mento, due basette sempre poco curate e troppo lunghe. Naso lungo e sporgente, mento aguzzo e pronunciato, orecchie non a sventola ma a campana.  Fronte altissima, fin quasi al soffitto, e occhi minuscoli, due piccole fessure strette strette. 
"Ma quello sono io?"
"E da quando?"
Sembra impossibile

Entri al bar masticando la solita cica dici "posso?" e rubi il giornale ad un vecchio pieno di rughe mezzo addormentato e seduto ad un tavolo. Il vecchio si accorge fa uno smorfia e allunga le rughe. Saluti la barista tettona che ti tiene da parte la brioche e fai un paio di starnuti ad un cane tenuto al guinzaglio da una ragazza alta magra e senza orecchie. Sputi quello che hai in bocca dentro al secchio dei rifiuti e ti avvicini al bancone.
Mangi la tua brioche e intanto tieni il giornale tra le gambe per non fartelo fregare. La tipa senza orecchie ti guarda e fa una smorfia col naso mentre tu sei li a cercare la pagina sportiva tra le tue cosce.
Lei continua ad osservarti.
"Ho trovato questo articolo, un po' lungo ma interessante" spieghi e ammicchi malizioso, "Ti dispiacerebbe metter la mano cosi non perdo il segno mentre bevo il caffè?"
La ragazza senza orecchie fa finta di non sentire sussurra "stronzo" e se ne va. Tu la senti, hai le orecchie a campana tu, ma le gambe stanche, e il giornale si sfoglia in terra.

Entri ln libreria e con la testa piegata su una spalla passi in rassegna tutti gli scaffali. Continui a fare avanti indietro con la testa obliqua senza trovare nulla e accidentalmente con la caviglia  prendi dentro il tavolino delle "novità" facendo cadere in terra un romanzo di Federico Moccia. Il dolore è intenso e per riacquistare la sensibilità batti il piede in terra calpestando più volte quel libro. Ne ricavi un certo sollievo.
Il commesso, un tipo giovane molto vecchio vestito alla Indro Montanelli  con una lupetto grigia che tu non metteresti nemmeno per andare a castagne,nota la scena e ti guarda storto.
Tu ti avvicni:
"Ma perchè questi cavolo di libri non li mettete di piatto anzichè in piedi? La gente potrebbe legger autori e titoli senza dover sforzare la colonna cervicale e prender botte sugli stinchi"
"E' la ventesima volta che viene qua non compra nulla e fa questa domanda. Se mettessimo i libri di piatto ce ne starebbero meno."
Un genio, un vero genio.

Il disco pub è pieno di gente non si riesce a fare un passo e vai verso il bar. Al bancone c'è una tipa con le labbra carnose e la faccia bianca, sembra Asia Argento.
"Sembri Asia Argento"
Nessuna risposta.
"Davvero nè".
Nussuna risposta e mani nei capelli.
"Non vengo mai qui, è sempre cosi pieno di gente?"
Nessuna risposta e unghie tra le labbra.
"Mi piace parlare con te, non mi contraddici mai"
Nessuna risposta ma mezzo sorriso.
"Tu vieni spesso qui?" provi a dire.
Nessuna risposta nessun sorriso.
"Ci verrai ancora dopo stasera?"
"Se continui a parlare no" e sorride.
"Come faccio a offrirti da bere se sto zitto?"
"Non me lo offri".
"Ok come vuoi, offri tu, per me una birra".
"Tu non sei normale".
"No, io sono molto meglio".
"Son contenta per te, ma io devo andare"
"Quando usciremo insieme?"
"Mai".
"Non si potrebbe fare la settimana prima?"
Risata di gusto e mano sulla fronte: "Ma sei sempre cosi' tu?"
"No, spesso sono un rompicoglioni".
"Che lavoro fai?" insisti.
"Istruttrice di nuoto".
"Se c'è un posto in cui mi sento un pesce fuor d'acqua io, è in acqua"
Altra risata: "Ma la smetti di dire scemenze?"
"E' la faccia del barista che m'ispira"
"E' mio fratello".
"Non ti somiglia per niente".
"Siamo gemelli".
"Mi sa che lui ha preso tutto da papà Argento"
"Ti sembra cosi brutto mio fratello?"
"No, sembra uno spaventapasseri che si è preso uno spavento"
Adesso ride forte e mostra tutti i dentini.

Sei in auto guidi piano in mezzo alla notte. Ascolti una radio italiana che passa canzoni d'annata e mentre canti con la Bertè ti scappa la pipi'. Lo stimolo è forte e ti fermi apposta da un benzinaio. Ti viene da sorridere per quello che stai per fare.
Ti avvicini e pisci proprio dentro il secchio dove c'è l'acqua per pulire i vetri. La tua è una gentilezza che fai da sempre, non ricordi nemmeno da quanto. Domani qualche automobilista vedrà il mondo ancora più colorato, grazie al giallo che hai regalato tu.
Mentre sali in auto scorgi la tua faccia riflessa dai vetri dell'auto:

e vedi solo una faccia che ride
"Ma quello sono io?"
" E da quando?
Sembra incredibile.















 
 
 
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Rimasta mio malgrado
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