Fabio Gostoli

Resto del Carlino del 03-05-2008

 SPERIMENTAZIONE DI PIANI PERSONALIZZATI DI “VITA INDIPENDENTE”

A FAVORE DI PERSONE CON GRAVE DISABILITA’ MOTORIA

Sant' Angelo in Vado: Vita Indipendente, dice l’Assessore alle Politiche Sociali Fabio Gostoli significa, lottare per l'autonomia personale, per la possibilità di essere pienamente responsabili della propria esistenza anche quando si vivono situazioni di grave non-autosufficienza e dipendenza, vuol dire lottare per una condizione di vita più dignitosa. Nella maggior parte delle situazioni la persona disabile dice l'Assessore deve invece affrontare ostacoli enormi, percorsi assurdi e discriminanti ed essere comunque costretta ad adattarsi ad attese e soluzioni umilianti per intraprendere non solo azioni straordinarie ma per affrontare la semplice quotidianità. L’attenzione nei confronti delle persone svantaggiate è sempre stata una priorità costante per questa Amministrazione, il cui impegno è stato teso a rimuovere, o almeno a ridurre le situazioni di disagio economico e sociale e di rafforzare i servizi alla persona. Questa Amministrazione fa sapere l’Assessore Gostoli nel predisporre il Piano annuale d’intervento in favore di soggetti disabili ai sensi della legge 18, oltre aver previsto, l’inserimento di alcuni interventi per l’integrazione lavorativa e socio assistenziale e di sostegno alla persona, ha partecipato al progetto Regionale Vita Indipendente in collaborazione con la Provincia e IV ATS di Urbino.a favore di persone con grave disabilità ’ motoria”.di età compresa tra i 18 e i 65 anni Per i 9 Comuni appartenenti all’A.T.S. n. IV di Urbino, la suddetta commissione, ha approvato per la durata di un anno, i 2 progetti di Sant’Angelo in Vado ed 1 di Urbino La spesa dei progetti cofinanziati dalla R. Marche e Comune di residenza, ai due richiedenti qui residenti, ammonta complessivamente ad €. 15.288,00 di cui €. 11.460,00 (pari al 75%) a carico della R. Marche ed €. 3.822,00 (pari al 25%) a carico del Comune di Sant’Angelo in Vado.Il progetto Vita Indipendente non sostituirà dice l’Assessore l'assistenza domiciliare, ma integrerà il servizio già che esiste, permettendo così una maggiore scelta e dare una migliore risposta, perchè la persona con disabilità grave ha bisogno di assistenza nella sua vita quotidiana, in altre parole l’assistenza personale, deve permettere al disabile di avere le stesse opportunità di un qualsiasi altro cittadino. La Vita Indipendente conclude l’Assessore è quindi un percorso individuale di crescita personale, di accedere a beni e servizi di sostegno,di avere accesso alla società senza pregiudizio e senza ostacoli e barriere, di pari opportunità con gli altri, di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta, con le sole limitazioni che hanno le persone senza disabilità.