Creato da vorreisapertifelice il 03/11/2010

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"Menù piccante"

Post n°12 pubblicato il 08 Novembre 2010 da vorreisapertifelice

Mi chiedi di vestirmi e truccarmi con cura e di farmi trovare alle 23

in punto pronta al portone.

Non ho alcuna idea di quali saranno le tue intenzioni e sei così imprevedibile che nemmeno mi ci metto a farmi troppe domande. Puntuale mi faccio trovare dove mi hai detto, aspetto il tuo squillo sul telefonino per sgattaiolare in auto come ogni volta. Non sei solo come sempre, con te c’è un amico di cui mai mi hai parlato prima, mentre scende a comprare le sigarette mi dici che è giù e non hai voluto lasciarlo solo, che distrarsi qualche ora gli farà solo bene, mi chiedi di essere me stessa, di comportarmi come se non ci fosse perché di perdere il tempo nostro non ti va. Mentre guidi scambio qualche parola con lo sconosciuto e sentirmi dire che gli hai parlato molto di me mi lusinga, istintivamente chiedo cosa gli sia stato detto a mio rigurdo e quando senza troppi giri di parole mi sento dire “che sono passionale ed insaziabile” mi giro verso te e resto a guardarti in silenzio mentre sogghigni.

Mi imbarazza quel che sento, mi infastidisce persino il tuo volto compiaciuto, cerco di cambiare argomento ma puntualmente i discorsi cadono sempre su come sono e siamo nell’intimità. Per quanto cerchi di far finta di nulla capisco che tra voi c’è un piano già studiato prima, ma cosa? Quasi sicuramente mi dico tra me e me vuoi vedermi imbarazzata . Chiedo dove ci stiamo dirigendo e il tuo amico mi dice che stiamo andando in un vecchio casolare dove fanno le tagliatelle al tartufo da favola. Finalmente dopo mezz’ora siamo al ristorante, tutto sembra essere tornato nella norma, mentre però guardo il menù - sento sulle gambe entrambi le vostre mani calde accarezarmi. Indietreggio d’istinto con la sedia, ma tu mi chiedi di tornare seduta come prima, me lo dici con un tono basso ma deciso -  aspetto un po’ prima di rimettermi con le gambe sotto al tavolo e appena lo faccio le vostre mani sono di nuovo su di me.

 Mi accarezzano entrambi lente, lentamente sotto la gonna salgono, i capezzoli esplodono sotto la camicia sottile dicendo più di quanto io non abbia ancora detto, ed il suo amico notandolo mi dice che ho davvero il viso da tr… come  gli avevi raccontato.

Con il ghiaccio del vino percorrono piste sulle mie gambe, lui me lo passa persino qualche attimo sul collo per poi farlo scivolare dentro alla scollatura, evidentemente sa che mi fa impazzire è certo che la mia mente è già partita, mi chiede si sfilare lo slip, di metterlo in borsa, quando son così nulla mi ferma. Il cameriere a quel punto sorridendo malizioso mette un divisorio tra noi e gli altri tavoli  e nell’allontanarsi ci dice che tornerà solo se verrà chiamato. Il mio seno ora e quasi tutto denudato, le mie gambe ancora si chiudono e stringono perché di abbandonarmi non ne sono ancora capaci. Sui miei duri capezzoli il suo amico mi passa la lama gelida del cortello, lo fa senza togliermi lo sguardo dalla bocca, tu intanto con la mano sei già arrivato a sfiorarmi i peli del pube, le sue dita si sono insinuate oltre perchè ti fa impazzire sentirmi abbandonare - bagnare. Mi domandi se ho voglia, mi chiedete  se voglio di più. L’amico paga il conto e mi passa la giacca pregandomi di lasciare però aperta la camicia mentre tu sorridendo mi preghi di fare quel che mi è stato appena detto. Usciamo e da come parlate andremo a casa di lui ma appena giunti al parcheggio i piani cambiano, c’è solo la nostra auto, un po’ di nebbia e un silenzio che conferma che siamo soli. La mia giacca ora è sul cofano ed io ci son seduta sopra, ora le mie gambe sono distanti, le vostre bocche su di loro mentre quattro mani frugano la mia intimità e la mia voglia che vibra al loro passaggio. Il tuo amico mi domanda se voglio che il mio uomo sia il primo a prendermi e possedermi ed io davvero non so cosa rispondere.Entrambi vi calate il pantalone, mi fate scivolare giù dal cofano ed io chinata davanti alla vostra eccitazione, inizio lenta a muovere la lingua su entrambi, ho voglia di lui e delle sue voglie ... ho voglia di non smentirlo, ho voglia di noi.

 
 
 
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