« MEGLIO RIDERE | CANTO DEL GALLO » |
Post n°128 pubblicato il 22 Aprile 2012 da falco4949
Sembra quasi preistoria eppure sono strumenti di un passato non molto lontano.Le nuove generazioni non lo conoscono nemmeno ma, prima delle calcolatrici portatili, comparse nel 1972, era lo strumento usato negli istituti tecnici per fare i calcoli matematici. Il regolo. Un altro pezzo della nostra storia gia’ in uso, comunque, dal 1623. L’ho ritrovato in fondo ad un cassetto ed inutile dire che, insieme a lui, son venuti fuori tanti ricordi. |
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INFINITO
ORAMAI PURE TU SEI
NELL'ETERE E NULLA PIU',
NEMMENO IL TEMPO, POTRA'
FERMARE IL TUO MOVIMENTO
NATURA MERAVIGLIOSA
TESTO DI: SEI DENTRO DI ME
Sei parte di me
Col tempo somiglio a te
E non ti scordo mai
Se sole ne hai li dove sei
So che ti scalda di piu’
Di come ricorderai
Ma tu sei vicino vicino nell’anima
Dammi forza e carattere
Quello che tu non hai fatto
Chi sarei senza di te
Tu non lo sai che vivo bene
Che rido e che parlo con te e come te
Ma tu non smettere mai e io sapro’ che sei
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Guardami e resta con me
Vorrei che fossi qui nel mio futuro che vuoi
Se faccio come sei tu
Ma no, non te ne vai
Parla con me resta e spiegami tu
E dimmi come si fa
A ricominciare senza distruggere
A dare invece di prendere
Come il sole che vedi
Guardami e resta con me
Tu non lo sai che vivo bene
Che rido e che parlo con te e come te
Ma non dimentico mai non lo faresti tu
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Che sarei senza di te
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Guardami e non farmi sbagliare
Rinasci ancora in queste parole
Che sarei senza di te
Sei parte di me
Col tempo somiglio a te
AD UNA PERSONA CARA
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
UNA POESIA DI NERUDA
LENTAMENTE MUORE CHI DIVENTA SCHIAVO DELL'ABITUDINE,
RIPETENDO OGNI GIORNO GLI STESSI PERCORSI,
CHI NON CAMBIA MARCIA, CHI NON RISCHIA E CAMBIA COLORE DEI VESTITI,
CHI NON PARLA E CHI NON CONOSCE.
MUORE LENTAMENTE CHI EVITA UNA PASSIONE,
CHI PREFERISCE IL NERO SUL BIANCO E I PUNTINI SULLE "I"
PIUTTOSTO CHE UN INSIEME DI EMOZIONI, PROPRIO QUELLE
CHE FANNO BRILLARE GLI OCCHI, QUELLE CHE FANNO
DI UNO SBADIGLIO UN SORRISO, QUELLE CHE FANNO BATTERE IL CUORE
DAVANTI ALL'ERRORE ED AI SENTIMENTI.
LENTAMENTE MUORE CHI NON CAPOVOLGE IL TAVOLO,
CHI E' INFELICE SUL LAVORO, CHI NON RISCHIA LA CERTEZZA
PER L'INCERTEZZA PER INSEGUIRE UN SOGNO,
CHI NON SI PERMETTE ALMENTO UNA VOLTA NELLA VITA
DI FUGGITRE AI CONSIGLI SENSATI.
LENTAMENTE MUORE CHI NON VIAGGIA, CHI NON LEGGE, CHI NON ASCOLTA MUSICA,
CHI NON TROVA GRAZIA IN SE STESSO. LENTAMENTE MUORE CHI DISTRUGGE L'AMORE PROPRIO, CHI NON SI LASCIA AIUTARE;
CHI PASSA I GIORNI A LAMENTARSI DELLA PROPRIA SFORTUNA O
DELLA PIOGGIA INCESSANTE. LENTAMENTE MUORE
CHI ABBANDONA UN PROGETTO PRIMA DI INIZIARLO,
CHI NON FA DOMANDE SUGLI ARGOMENTI CHE NON CONOSCE,
CHI NON RISPONDE QUANDO GLI CHIEDONO QUALCOSA CHE CONOSCE.
EVITIAMO LA MORTE A PICCOLE DOSI,
RICORDANDO SEMPRE CHE ESSERE VIVO RICHIEDE UNO SFORZO
DI GRAN LUNGA MAGGIORE DEL SEMPLICE FATTO DI RESPIRARE.
SOLTANTO L'ARDENTE PAZIENZA PORTERA' AL RAGGIUNGIMENTO
DI UNA SPLENDENTE FELICITA'.
CONSTATAZIONI
Ti voglio bene non solo per
quello che sei, ma per
quello che sono io quando
sto con te. Ti voglio bene
non solo per quello che hai
fatto di te stessa, ma per
ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai
fatto più di quanto abbia
fatto qualsiasi fede per
rendermi migliore,
e più di quanto abbia
fatto qualsiasi destino per
rendermi felice.
L'hai fatto senza un tocco,
senza una parola, senza
un cenno.
L'hai fatto essendo te stessa.
Forse, dopo tutto, questo
vuol dire essere un' amica.
DISCESA
FRAINTENDIMENTI
Si era in Agosto, un povero Dalla tendina del confessionale Una donna che vide l'uccelletto Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli I maschi un po' stupiti a tal parole Tornate indietro e statemi a sentire, Ma mentre andavan fuori gridò Ubbidienti in quello stesso istante "Per tutti i santi" gridò il prete Ben celata in un angolo appartato
uccelletto ferito dallo sparo
di un moschetto andò per
riparare l'ala offesa, sul
balcone aperto d'una chiesa.
il parroco intravide l'animale
ma pressato dal ministero urgente
rimase intento a confessar la gente.
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
pio pio, pio pio, pio pio.
e il parroco, seccato, urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!"
lenti si accinsero ad alzar le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi" disse "mi sono espresso male!
solo chi ha preso l'uccello deve
uscire!" A testa bassa e la corona
in mano, le donne tutte usciron
pian piano.
il prete: "Ma dove andate,
stolte che voi siete! Restate qui,
che ognuno ascolti e sieda, io mi
rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
"Sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!"
una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo ? Se n'è accorto!"
RIFLESSIONI
E poi Di colpo eccomi qua,
Sarei arrivato io,
In vetta al sogno mio,
Com'è lontano ieri….
E poi, Più in alto e ancora su,
Fino a sfiorare Dio,
E gli domando io :
" Signore, perché mi
Trovo qui, Se non
Conosco amore ?! "
Sboccia un fiore malgrado
Nessuno lo annaffierà,
Mentre l'aquila fiera, in
Segreto a morire andrà,
Il poeta si strugge al
Ricordo di una poesia,
Questo tempo affamato
Consuma la mia allegria ….
Canto e piango pensando
Che un uomo si butta via,
Che un drogato è soltanto
Un malato di nostalgia,
Che una madre si arrende
Ed un bambino non nascerà,
Che potremmo restare
Abbracciati all'eternità….
E poi, Ti ritrovo qui,
Puntuale al posto tuo,
Tu spettatore, vuoi, davvero,
Ch'io viva il sogno
Che non osi dire te ?!
Questa vita ti sfugge
E tu non la fermerai…
Se qualcuno sorride,
Tu non tradirlo mai…
La speranza è una
Musica antica,
Un motivo in più,
Canterai e piangerai
Insieme a me,
Dimmi lo vuoi tu ?
Sveleremo al nemico
Quel poco di lealtà,
Insegneremo il perdono
A chi dimenticare non sa,
La paura che senti è
La stessa che provo io,
Canterai e piangerai
Insieme a me,
Fratello mio!!!
Più su, più su, più su,
Ed io mi calerò nel
Ruolo che è ormai mio,
Finche ci crederò,
Finche ce la farò…
…Più su, più su …
Fino a sposare il blu,
Fino a sentire che,
Ormai sei parte di me…
Più su, più su, più su
L'ORA IN ESTATE
LA VITA E' ADESSO DI CLAUDIO BAGLIONI
La vita e' adesso
nel vecchio albergo
della terra e ognuno
in una stanza e in una
storia di mattini piu'
leggeri e cieli smarginati
di speranza e di silenzi
da ascoltare e ti
sorprenderai a cantare
ma non sai perche' la vita
è adesso nei pomeriggi
appena freschi
che ti viene sonno
e le campane girano le
nuvole e piove sui capelli
e sopra i tavolini dei caffe'
all'aperto e ti domandi
certo chi sei tu,
sei tu, sei tu, sei tu
sei tu che spingi avanti
il cuore ed il lavoro duro
di essere uomo e non
sapere cosa sarà il futuro
sei tu nel tempo che ci
fa più grandi e soli in
mezzo al mondo con
l'ansia di cercare insieme
un bene più profondo
e un altro che ti dia respiro
e che si curvi verso te
con un'attesa di volersi
di più senza capir cos'è
e tu che mi ricambi gli occhi
in questo istante immenso
sopra il rumore della gente
dimmi se questo ha un
senso la vita e' adesso
nell'aria tenera di un
dopocena e musi di bambini
contro i vetri e prati che
si lisciano come gattini
e stelle che si appicciano
ai lampioni milioni
mentre ti chiederai
dove sei tu
sei tu, sei tu, sei tu
sei tu che porterai il tuo
amore per cento e
mille strade perche' non
c'è mai fine al viaggio
anche se un sogno cade
sei tu che hai un vento
nuovo tra le braccia
mentre mi vieni incontro
e imparerai che per morire
ti basterà un tramonto
in una gioia che fa male
di più della malinconia
ed in qualunque sera ti
troverai non ti buttare via
e non lasciare andare un
giorno per ritrovar te stesso
figlio di un cielo così bello
perche' la vita è adesso