Appena entrato nello studio Dario apriva le finestre per dare luce a l'ambiente circostante. Erano le nove del mattino e si preannunciava una bella giornata, il cielo era limpido e settembre con le sue temperature miti rendeva tutto migliore. La segretaria annunciò l'arrivo della giornalista e dopo i saluti di rito si misero comodi, uno di fronte all'altro. -Maestro , ci parli della sua infanzia- cominciò subito la giornalista. -Cosa ricorda con piacere di quegli anni? -Non mi chiami maestro, mi chiami Dario. La mia infanzia e l'età delle elementari sono stati davvero anni stupendi, può sembrarle scontato ma non lo è, avevamo poco per giocare ed in genere poco per tutto ma il poco di quegli anni oggi sento sia stato tantissimo perchè eravamo molto più contenti e si poteva giocare con tutto, noi non avevamo l'ansia di comprare giochi nuovi o alla moda i nostri giochi erano semplici e li costruivamo addirittura da soli- Dario rise mentre la giornalista lo guardava attenta
Il romanziere Dario
Appena entrato nello studio Dario apriva le finestre per dare luce a l'ambiente circostante. Erano le nove del mattino e si preannunciava una bella giornata, il cielo era limpido e settembre con le sue temperature miti rendeva tutto migliore. La segretaria annunciò l'arrivo della giornalista e dopo i saluti di rito si misero comodi, uno di fronte all'altro. -Maestro , ci parli della sua infanzia- cominciò subito la giornalista. -Cosa ricorda con piacere di quegli anni? -Non mi chiami maestro, mi chiami Dario. La mia infanzia e l'età delle elementari sono stati davvero anni stupendi, può sembrarle scontato ma non lo è, avevamo poco per giocare ed in genere poco per tutto ma il poco di quegli anni oggi sento sia stato tantissimo perchè eravamo molto più contenti e si poteva giocare con tutto, noi non avevamo l'ansia di comprare giochi nuovi o alla moda i nostri giochi erano semplici e li costruivamo addirittura da soli- Dario rise mentre la giornalista lo guardava attenta