Creato da beby85e il 24/09/2008
 

fantasmi o fantasie?

nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi

 

 

« Centuria VIII° 10Centuria VIII° 8 »

Centuria VIII° 9

Post n°71 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da beby85e

VIII.80
Degli innocenti il sangue di vedova e vergine,

Tanto di mali fatti per mezzo si grande Rosso:

Santi simulacri temprati in ardente cero,

Da paura sgomenti non si vedrà nessuno protestare.


VIII.81

Il nuovo impero in desolazione,

Sarà cambiato dal popolo aquilonario:

Dalla Sicilia verrà l'emozione,

Tribolare l'impresa a Filippo tributario.


VIII.82

Rosso lungo secco (magro) facendo da buon valletto,

Alla fine non avrà che suo congedo:

Pungente pozione, e lettere nel colletto,

Sarà pericolo scappato e preso.


VIII.83

La più grande vela uscirà dal porto di Zara,

Vicino Bisanzio farà sua impresa:

Del nemico perdita e l'amico non sarà,

Il terzo a due farà grande saccheggio e cattura.


VIII.84

Palermo odrà della Sicilia grida,

Tutti i preparativi nel golfo di Trieste,

Che s'intenderà fino alla trinacria,

Di tante, di vele fuggite, fuggite l'orribile peste.


VIII.85
Entro Bayonne e sant Iean de Lux

Sarà posato di Marte il promontorio

Agli Hanix d'Aquilone Nanat toglierà luce,

Poi soffocato nel letto senza soccorso.


VIII.86

Per Arnani tolosano isola franca,

Truppa infinita per il monte Adriano:

Passato fiume, Hutin (Re Luigi X) per ponte la tavola

Bayonne entrare tutti Bichoro gridando.


VIII.87

Morte cospirata verrà in pieno effetto,

Carica conferita e viaggio di morte:

Eletto, cercato ricevuto dai suoi sconfitto.

Sangue d'innocente davanti fede per rimorso.


VIII.88

Dentro la Sardegna un nobile Re verrà,

Che non terrà che tre anni il regno.

Molti colori attorno a sè riunirà,

Lui medesimo dopo preoccupazione sonno triste.


VIII.89

Per non cadere entro mani di suo zio,

Che suoi bambini per regnare trucidò:

Orando al popolo metterà piede sopra staffa

Morto e trascinato entro cavalli bardati.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/fantasmi/trackback.php?msg=6456614

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

Nella valle dei morti

Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.

Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.

Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.

28.III.1987

   

 

 

 

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Avatar

 

 

“Tutta la notte non potei dormire
per il chiaro di luna sul mio letto.
Udivo sempre una voce chiamare
dal Nulla il Nulla rispondeva: Sì.”

 

fantasma02

 

 

TIM BURTON LA SPOSA CADAVERE

                        

 

ECCOVI LA VERITA'

 

DISEGNO DI FANTASMA IN PIANTO

                               

 

STORIE DI FANTASMI PER IL DOPOCENA

Storie di fantasmi per il dopocena

In questa casa (in promo piano nella foto) visse Ettore Scognamiglio, ebanista napoletano trasferitosi a Mantova nella prima decade dell'8oo. La pronuncia di Scognamiglio risentiva con forza del vernacolo d'origine: quando diceva buono, ad esempio, pronunciava quella U di buono più profonda di un pozzo, tanto che la gente mantovana si girava per strada colpita da un suono a cui non era abituata. E nelle mescite, e in bottega, e in piazza tutti gli dicevano, Ma come parli Ettore, con quella U sembra che muggisci!!! Il pover'uomo se ne fece presto una malattia. Tutti lo schernivano per la sua pronuncia, e Scognamiglio cadde in uno stato di prostrazione da cui uscì dopo un'anno, rendendo l'anima a Dio. Dopo tre mesi i mantovani incominciarono a vedere Scognamiglio nelle sembianze di un'apparizione fantasmatica. Girava per le strade di Mantova, Scognamiglio, ululando ai passanti un profondissimo Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuono.

 

 

                        

 
 
 

MADAM FANTASMA

 
 
Template creato da STELLINACADENTE20