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fantasmi o fantasie?

nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi

 

 

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Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da beby85e

BALLECHIN HOUSE

        Avete mai sentito parlare di Ballechin House?

 

Bene, allora vi mostrerò tutti i lati più misteriosi di questa cittadina nel Pertshire in Scozia. Era il 1876 quando vi morì il Magg. Steward, credente nell’Aldilà e con la passione morbosa per i cani. Pensate che ne curava ben 14, tra cui spiccava un bellissimo Black Spaniel, a lui molto caro.

 

I familiari e parenti presero in possesso la magione ed uccisero a bastonate i cani. Questo efferato gesto diede inizio ad eventi misteriosi…

 

Un nipote del maggiore si era trasferito con la moglie nell’abitazione. I primi giorni tutto sembrava tranquillo, poi incominciarono ad avvertire rumori, passi, ed anche urla strazianti svanire nel vuoto. Si ipotizzò fossero animali notturni, persone al lavoro, o solo suggestione.

 

Passata la notte, il giorno seguente i coniugi s’interrogarono su che cosa potesse essere stato a produrre quei rumori. La notte seguente si risentirono rumori di catene, urla ed anche un forte odore di pelo canino! forze misteriose facevano cadere scrivanie, sedie, sbattere porte e finestre. I coniugi, spaventati a morte, l’indomani lasciarono l’abitazione stregata, ed erano passati solamente dieci giorni dal loro arrivo. Il famoso Marchese Bute, importante membro della Società per la Ricerca Psichica, sentendo queste notizie dalla gente del posto, affittò la casa per scrutare tutti i suoi arcani misteri. Cosa fece? Organizzò una festa ed invitò persone ignare degli fatti accaduti in quella casa. I fenomeni non si fecero aspettare: dopo le 23:30 un’invitata incominciò a sentire un forte odore di pelo canino nel corridoio. Alcune luci iniziarono ad accendersi e spegnersi, si udirono ringhi e le solita urla gelide venire dal vuoto… tanto paurose che fecero scappare alcuni invitati.

 

I più coraggiosi stettero tutta la notte nell’abitazione. Si racconta che si erano materializzate alcune apparizioni di mani che tenevano un crocifisso, cuccioli di cane e zampe che penzolavano nel vuoto, per non parlare dell’apparizione più suggestiva e, nello stesso tempo, più agghiacciante: proprio un grosso Black Spaniel!
L’ultima apparizione di quella lunga notte risale alle 04:30 del mattino, quando si vide una suora piangere nel cortile della casa (una suora era stata la sorella del Maggiore, morta 16 anni prima).

 

Questa storia seminò molto scalpore ed anche tanta paura tra la gente del paese e resta tuttora negli annali della parapsicologia come una delle storie più importanti e suggestive.

  

 
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Nella valle dei morti

Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.

Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.

Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.

28.III.1987

   

 

 

 

 

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Storie di fantasmi per il dopocena

In questa casa (in promo piano nella foto) visse Ettore Scognamiglio, ebanista napoletano trasferitosi a Mantova nella prima decade dell'8oo. La pronuncia di Scognamiglio risentiva con forza del vernacolo d'origine: quando diceva buono, ad esempio, pronunciava quella U di buono più profonda di un pozzo, tanto che la gente mantovana si girava per strada colpita da un suono a cui non era abituata. E nelle mescite, e in bottega, e in piazza tutti gli dicevano, Ma come parli Ettore, con quella U sembra che muggisci!!! Il pover'uomo se ne fece presto una malattia. Tutti lo schernivano per la sua pronuncia, e Scognamiglio cadde in uno stato di prostrazione da cui uscì dopo un'anno, rendendo l'anima a Dio. Dopo tre mesi i mantovani incominciarono a vedere Scognamiglio nelle sembianze di un'apparizione fantasmatica. Girava per le strade di Mantova, Scognamiglio, ululando ai passanti un profondissimo Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuono.

 

 

                        

 
 
 

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