Creato da beby85e il 24/09/2008 |
fantasmi o fantasie?
nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi
NOSTRADAMUS
....
GATTI NERI
gatti neri,ma quale superstizione chi li possiede dicono che abbia fortuna e chi non l'ha porta sfortuna BALLE!!! bell'animale e dolcissimo con i padroni
CASA DI FANTASMI
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VIII.60
Primo in Gallia, primo in Romania,
Per mare e terra agli Inglesi e Parigi,
Meravigliosi fatti da quella grande armata,
Violento sconvolgimento prenderà il NORLARIS.
VIII.61
Mai per il discoprimento del giorno,
Non perverrà al segno scettrifero:
Che tutti suoi seggi non siano in soggiorno,
Portando al gallo dono del TAG armifero.
VIII.62
Allorchè verrà saccheggiato il santo tempio,
Più grande del rodano luoghi sacri profanare
Per essi nascerà pestilenza sì grande,
Re fatto ingiustamente non farà condannare.
VIII.63
Quando l'adultero ferito senza colpa avrà,
Uccisi la femmina e i figli per dispetto
Femmina indispettita il bambino strangolerà:
Otto prigionieri presi, soffocati senza respiro.
VIII.64
Dentro le isole i bambini trasportati,
I due di sette saranno in disperazione:
Quelli del terrore ne saranno sostenuti,
Nome vanga presi dalle leghe fuggirà la speranza.
VIII.65
Il vecchio frustrato da principale speranza,
Giungerà a capo di suo impero:
Venti mesi terrà il regno con grande potere,
Tiranno, crudele ne lascerà uno peggiore.
VIII.66
Quando l'iscrizione D.M. trovata,
E cava antica da lampada discoperta,
Legge, Re, e Principe Ulpiano provati,
Padiglione Regina Duca sotto il coperto.
VIII.67
PAR. CAR. NERSAF, a rovina grande discordia,
Nè l'uno nè l'altro avrà elezione,
Nersaf dal popolo avrà amore e concordia,
Ferrara, Colonna grande protezione.
VIII.68
Vecchio Cardinale per il giovane ingannato,
Senza di sua carica si vedrà disarmato:
Arles doppio prodigio sarà visto,
E liquidato e il Principe imbalsamato.
VIII.69
Vicino al giovane il vecchio angelo abbassarsi,
E verrà sormontare alla fine:
Dieci anni uguali ai più vecchi sminuirà,
Di tre due l'ottavo serafino.
Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.
Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.
Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.
28.III.1987
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