Creato da beby85e il 24/09/2008
 

fantasmi o fantasie?

nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi

 

 

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Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da beby85e

 
Rispondi al commento:
gramsci.paperino
gramsci.paperino il 10/11/08 alle 16:16 via WEB
Hai mai avuto a che fare con un maniaco depressivo? Ed è anche lui una creatura di Dio, ma sarà pure una creatura privilegiata? Pare un pupazzo che si muove come un giocattolo a molla, di quelli con la ricarica. Ottanta chili di avidità egocentrica in movimento. Guardalo bene, perché questa è l’immagine del millennio, e la sua origine non è un mistero: fa’ parte di quella gente che affila l’avidità umana al punto di spaccare un atomo da quanto è acuto il desiderio. Si costruiscono un ego grande quanto una cattedrale e poi lo collegano a fibre ottiche con il mondo, facendoci passare gli impulsi nervosi. Lubrificano i sogni anche più ottusi con fantasie a base di oro e donne, finché ogni essere umano diviene come un aspirante imperatore: il suo proprio dio. E a questo punto cosa succede? Mentre vengono consumate queste fatiche l’aria si inquina, l’acqua imputridisce e perfino il miele delle api ha il metallico sapore della radioattività, e tutto si deteriore più in fretta. Non c’è modo di riflettere né di prepararsi. Ci si compera il futuro. Si vende futuro dove non ce n’è. Su questi percorsi di follia ci sono milioni di individui che fanno ginnastica da palestra e si allenano, tutti quanti, per ficcare un dito in culo all’ex pianeta di Dio. E poi se lo leccano, e si mettono a digitare sulle loro immacolate tastiere cibernetiche per calcolare le ore da fatturare. Ed è così che finalmente prendono coscienza: il biglietto ce lo si paga da soli. Il gioco è ormai cominciato ed è tardi per ritirarsi adesso. Ormai hai la pancia troppo piena, il corpo malandato, gli occhi iniettati di sangue. Ti guardi in giro per cercare aiuto e, indovina un po’? Non c’è nessuno. Sei tutta sola, figliola prediletta di Dio. Chissà, forse Lui avrà lanciato i dadi una volta di troppo ed è stato così che ci ha fregati tutti.
 
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Nella valle dei morti

Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.

Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.

Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.

28.III.1987

   

 

 

 

 

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STORIE DI FANTASMI PER IL DOPOCENA

Storie di fantasmi per il dopocena

In questa casa (in promo piano nella foto) visse Ettore Scognamiglio, ebanista napoletano trasferitosi a Mantova nella prima decade dell'8oo. La pronuncia di Scognamiglio risentiva con forza del vernacolo d'origine: quando diceva buono, ad esempio, pronunciava quella U di buono più profonda di un pozzo, tanto che la gente mantovana si girava per strada colpita da un suono a cui non era abituata. E nelle mescite, e in bottega, e in piazza tutti gli dicevano, Ma come parli Ettore, con quella U sembra che muggisci!!! Il pover'uomo se ne fece presto una malattia. Tutti lo schernivano per la sua pronuncia, e Scognamiglio cadde in uno stato di prostrazione da cui uscì dopo un'anno, rendendo l'anima a Dio. Dopo tre mesi i mantovani incominciarono a vedere Scognamiglio nelle sembianze di un'apparizione fantasmatica. Girava per le strade di Mantova, Scognamiglio, ululando ai passanti un profondissimo Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuono.

 

 

                        

 
 
 

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