Creato da beby85e il 24/09/2008 |
fantasmi o fantasie?
nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi
NOSTRADAMUS
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GATTI NERI
gatti neri,ma quale superstizione chi li possiede dicono che abbia fortuna e chi non l'ha porta sfortuna BALLE!!! bell'animale e dolcissimo con i padroni
CASA DI FANTASMI
Post n°65 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da beby85e
http://www.acam.it/nostradamus.htm sempre più interessante Nostradamus lui e le sue previsioni mi affascinano sempre di più ..... ho trovato un bel sito anche oggi.... da tanto non scrivevo nel blog ma oggi come per magia mi è venuto un flesh .... scrivere scrivere scrivere .....e vi racconterò ancora di nostradamus |
Post n°64 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da beby85e
Esistono molti casi di fantasmi autostoppisti. Questo in particolare riguarda il fantasma di una dama bianca della cittadina francese di Montpellier, che sarebbe stato visto ripetutamente da automobilisti nel maggio del 1981. La "dama" veniva vista fare l'autostop sul ciglio della strada, gli automobilisti, ignari, la facevano salire a bordo. Il fantasma dava consigli utili e metteva in guardia riguardo le insidie delle strade percorse, poi, all'improvviso, senza dire una parola, e senza che gli automobilisti se ne accorgessero, svaniva nel nulla. A quel punto, e solo allora, ci si rendeva conto che non si era trattato di un essere vivente, ma di uno spettro. |
Post n°63 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da beby85e
Avete mai sentito parlare di Ballechin House? |
Post n°61 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da beby85e
Ma Azzurrina non rimarrà un semplice e sbiadito ricordo del passato, ella diventerà una tra le più famose presenze dei nostri giorni.Il 21 Giugno dello stesso anno, la bimba scomparve misteriosamente nei sotterranei del castello. C’era un violento temporale e la palla con cui giocava la bambina rotolò giù nelle segrete, fino a raggiungere una stanza adibita a dispensa/ghiacciaia.Le guardie non ebbero timore visto che il cunicolo non aveva uscite. Ma dalle segrete si sentì gridare.Le guardie corsero subito in soccorso della piccola, ma non trovarono nessuno. La bimba era sparita. Quello fu il suo ultimo giorno. Nel 21 Giugno dell’anno 1990 la troup televisiva RAI girò un documentario all’interno del castello, e senza saperlo registrò una voce. La voce era flebile, leggera. Era come un pianto confuso tra i rumori di un lontano temporale, non ci furono dubbi: era la voce della bambina scomparsa, la stessa di cui si narra anche in una cronaca del ‘600, custodita all’interno della biblioteca del castello. Era la voce di Azzurrina. L’università di Bologna iniziò subito degli studi approfonditi e riuscì nell’anno 1995 sempre durante il solstizio a catturare ancora il leggero lamento che si diffondeva tra le mura del castello. Questa volta la voce era più limpida e si sentì chiaramente chiamare “mamma”. Registrarono anche il rumore della palla che rimbalzava e il ritocco delle campane. Nello stesso giorno dell’anno 2000 la stessa università, registrò ancora i lamenti della piccola. Si affermò dunque senza titubanza che quei lamenti appartenevano ad Azzurrina, la bimba scomparsa ben settecento anni prima che nella ricorrenza quinquennale della sua scomparsa si aggira nel castello giocando con la sua palla alla ricerca della sua famiglia. Facendo un salto indietro si scopre che nel 1989, dunque, l’anno prima della prima intercettazione, il castello fu ristrutturato dagli eredi Giunti, per creare una sorta di museo con visite guidate.Si trovarono delle gallerie sotterranee, che furono murate per proteggere dai saccheggi i tesori e gli averi della famiglia. Tutte le stanze furono riaperte, tranne una.Durante la ristrutturazione, si accorsero che una stanza non era più accessibile. Danneggiare le mura che circondano quest’atrio significherebbe mettere in pericolo tutto il castello.Nessuno sa cosa contenga all’interno, ma si pensa che Azzurrina possa essere scomparsa proprio in questo luogo. Ma i misteri a Montebello non finiscono con Azzurrina. La piccola infatti si rivela solo ogni cinque anni, ma altre presenze meno timide animano giornalmente le mura del castello. Si dice che durante le visite guidate molte persone stiano male, in preda ad improvvisi stati di ansia e svenimenti. Molti dei turisti sentono passi e voci accompagnare la guida. Altro elemento interessante è una panca color rosso sangue, dove vi è raffigurata una donna incinta all’interno di una tenda. La panca ha più di mille anni, eppure si mantiene in perfetto stato e il suo sfondo rosso sembra essere stato tinto con il sangue. Quest’oggetto fu un dono portato da una delle crociate. Esso originariamente serviva al controllo demografico. Quando il popolo da cui fu presa arrivava ad un numero prestabilito di abitanti, le donne partorienti venivano legate sulla panca con le gambe e le braccia legate, in maniera tale da impedire loro di partorire e condannarle, insieme al feto, a morte certa, non prive di terribili agonie. Nella stessa stanza dove si trova quest’oggetto, il custode, che quella sera era impegnato nelle pulizie, sentì dei rumori e quando si voltò una donna scalza camminava sul soffitto, fissandolo. La donna era a testa in giù e la sua lunga chioma sfiorava il pavimento. A rendere più credibile il racconto dell’uomo vennero in aiuto le impronte della donna rimaste indelebili sul soffitto. Solo ora, a distanza di anni iniziano a sbiadirsi, scomparendo lentamente. Che queste presenze siano reali o una trovata dei Giunti per incrementare le visite rimane un mistero, l’unica cosa certa è che per quest’anno, 2005, durante il periodo del solstizio, a nessuno sarà concesso avvicinarsi al castello. L’università di Bologna ha bloccato le visite per meglio studiare il fenomeno. Nel frattempo, medium e contattasti di tutt’Italia giurano di essersi messi in contatto con la bambina, chi tramite la scrittura automatica, chi tramite visioni, ma nessuno di essi è ancora riuscito a ridarle la pace. |
Post n°60 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da beby85e
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Post n°59 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da beby85e
L'anno scivola via |
Post n°58 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da beby85e
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Post n°57 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da beby85e
E’ possibile ascoltare le voci degli spiriti o comunicare con loro? Una persona razionale risponderebbe negativamente a questa domanda.Ma, per fortuna, esistono persone che uniscono alla normale e comune razionalità umana un pizzico di sana irrazionalità che permette loro di effettuare importanti ricerche, giungendo poi a delle relative scoperte che, altrimenti, rimarrebbero celate agli occhi dell’intera umanità.Da un po’ di tempo a questa parte è nata una scienza tanto interessante quanto affascinante: la Metafonia. Chiamata anche Psicofonia.Esistono ricercatori, italiani ed esteri, che hanno fatto di questa scienza una ragione di vita, conducendo costantemente molti esperimenti interessanti.La Metafonia è, in pratica, la registrazione ed il conseguente studio delle voci di entità che potremmo definire come spiriti o, più comunemente, fantasmi.Non occorre necessariamente essere dei medium per riuscire a registrare le suddette voci. Basta possedere un registratore completo di microfono, avere tanta pazienza e, in mancanza di attrezzature di analisi vocale, avere un buon orecchio nell’ascoltare ogni più piccola voce-suono di sottofondo presente nella registrazione effettuata.Uno fra i più importanti studiosi italiani di questo affascinante fenomeno è senza dubbio Paolo Benda, ricercatore e inventore di apparecchiature per la ricerca scientifica su fenomeni paranormali. Benda sta inoltre proseguendo la ricerca sulla transcomunicazione con laser modulato, iniziata dall’Ing. Theodor Rudolph, assemblando un’apparecchiatura altamente tecnologica che consentirebbe di ricevere voci-suoni e immagini da un’altra dimensione e, addirittura, dal più remoto passato.Proprio grazie alla tecnica laser Benda è riuscito a registrare chiaramente, durante uno dei suoi molteplici esperimenti, la frase “mi porti tu in cielo….” proveniente senza alcun dubbio da un’entità non appartenente alla nostra dimensione. Un’altra interessante registrazione effettuata da Benda, non ottenuta con laser ma con un normale apparecchio di registrazione, dice “mistero….nostra dimora”.Contrariamente a come tanti credono, gli spiriti non hanno un timbro vocale ben definito poiché per comunicare utilizzano l’energia presente nell’etere. Questo fatto rende le voci, in alcuni casi, molto falsate e quasi irreali.Molti studiosi consigliano, a chi volesse intraprendere questo genere di esperienze, di effettuare le registrazioni in presenza del rumore dell’acqua che scorre, perché questo incrementerebbe l’energia di modulazione.Volendo possono essere rivolte domande agli spiriti durante le registrazioni, ovviamente utilizzando sempre un nastro vergine. Le domande vanno formulate in maniera molto semplice come, ad esempio, “chi sei?” o “da dove vieni?”.Grazie alla Metafonia abbiamo modo di comunicare con l’aldilà o, perlomeno, renderci conto di come le distanze fra la nostra dimensione terrena e la “loro” siano così irrilevanti. Gli spiriti sono sempre presenti attorno a noi e, in molti casi, comunicano con noi. |
Post n°56 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da beby85e
Nell’Università di Camerino, nell’immediato dopoguerra, il corso di studi più frequentato era quello sull’occultismo tenuto dal professor Giuseppe Stoppolini, un geniale professore di psicologia. Agli inizi di settembre del 1950 Stoppolini presentò ai suoi studenti Maria Bocca, una medium, che nel corso della lezione cadde in trance e sbalordì tutti poiché cominciò a parlare con la voce riconoscibile di morti, uomini e donne, conosciuti dai presenti. Ma verso la fine della seduta una voce sconosciuta di donna si manifestò supplicando tutti di restare ad ascoltarla. Testualmente la voce raccontò: “Sono nata Rosa Manichelli il primo luglio del 1900, quando morii ero Rosa Spadoni ma mio marito era mancato prima di me. Siamo sepolti entrambi nel cimitero di Castelraimondo poco lontano da Camerino. Vi chiedo soltanto di aiutare altre persone perché anche a loro potrebbe accadere la stessa cosa che accadde a me. Due giorni dopo che fu stilato il mio certificato di morte, fui portata al cimitero e lì sepolta viva!” Gli studenti rimasero sconvolti a seguito di quella storia mentre Maria Bocca, dopo aver lanciato un urlo, cadde a terra svenuta. Il giorno dopo Stoppolini scoprì che effettivamente una certa Rosa Spadoni era morta all’ospedale civile di Camerino il 4 settembre del 1939, fu realmente sepolta due giorni dopo nel Cimitero di Castelraimondo. Dal momento che i parenti più prossimi di Rosa erano morti e che nessuno si oppose all’esumazione, si procedette alla suddetta operazione il 13 settembre 1950. Oltre al professor Stoppolini, all’esumazione erano presenti degli operai ingaggiati per l’occasione, alcuni patologi dell’autorità sanitaria di Camerino, tre ufficiali in rappresentanza del governo italiano e un fotografo. La bara fu trovata dopo quasi un’ora di scavo e Stoppolini scese personalmente nella fossa per assistere all’apertura del coperchio. La scena che ne seguì era agghiacciante, lo scheletro di Rosa giaceva supino con il cranio piegato a sinistra mentre il braccio sinistro era sollevato, con le ossa delle dita infilate nella bocca e nella gola. Le ginocchia erano piegate come nello sforzo di aprire il coperchio, ma la cosa più raccapricciante erano dei profondi graffi paralleli nella parte interna del coperchio che erano un segno evidente del tentativo di Rosa di aprirsi una via d’uscita dalla bara con le unghie. I patologi stilarono un comunicato ufficiale in cui si leggeva: “E’ del tutto irrilevante sapere come il professor Stoppolini sia giunto alla conoscenza dei fatti. Dobbiamo ammettere con lui che Rosa Spadoni fu sepolta mentre si trovava in stato di coma in assenza di percepibili segni di vita e che si risvegliò nella bara quando era troppo tardi per soccorrerla.”
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Post n°55 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da beby85e
per sapere mille altri episodi accaduti a altre persone eccovi il linc |
Post n°54 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da beby85e
Non sprechiamo energie a maledire l'anno che si appresta ad andar via. Salutiamolo senza rancore e sorridiamo fiduciosi a quello che sta per arrivare! Vi auguro un entusiasmante anno nuovo ricco di emozioni belle e sarei ipocrita a dire solo il bene, anche brutte perché quelle capitano sempre ma speriamo di non incontrarle, Buon Capodanno!
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Post n°53 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da beby85e
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Post n°52 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da beby85e
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Post n°51 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da beby85e
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Post n°50 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da beby85e
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Post n°49 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da beby85e
http://profezie3m.altervista.org/ptm_c31g.htm SPERO CHE IN QUESTO LINCK POTETE TROVARE CIò CHE CERCATE |
Post n°48 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da beby85e
Il 1° settembre 1939 era scoppiata la seconda guerra mondiale. I tedeschi invadevano la Polonia e, di lì a poco, sarebbero dilagati in Europa. Perché non mancasse nulla ai soldati del terzo Reich, fu razionato il cibo ai cittadini. Così, ai tedeschi fu data una tessera che stabiliva la quantità di pane e companatico spettante a ciascuno. Ad una sola cittadina fu ritirata immediatamente la tessera annonaria. Costei non beveva, né mangiava alcunché. In compenso le fu data una doppia razione di sapone, perché ogni settimana doveva far lavare le lenzuola e la biancheria inzuppata di sangue. Questa cittadina tedesca si chiamava Teresa Neumann, era di Konnerareuth, in Alta Baviera e viveva una vicenda straordinaria che avrebbe continuato a destare per anni, l’interesse di scienziati, medici, teologi, umili e grandi credenti o miscredenti. |
Post n°47 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da beby85e
Teresa era nata nel 1898, figlia di un povero sarto e di una contadina che andava a lavorare a giornata. Venne educata dai suoi con una sana e gioiosa formazione cristiana, senza scrupoli. Era cresciuta allegra, vivace, amante degli scherzi innocenti. |
Post n°46 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da beby85e
Un anno dopo, nel 1926, durante la settimana santa, nella quale la Chiesa celebra la memoria della morte e Risurrezione di Gesù, la giovane contadina di 28 anni scopriva nelle sue membra, mani, piedi, costato e persino sul capo, i segni della Passione di Cristo: le stigmate dolorose e sanguinanti, terribile e prezioso documento della predilezione di Dio per certe anime che chiama ad essere, anche nella carne, simili al Figlio suo. |
Post n°45 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da beby85e
Sin da quando era guarita dalla cecità e dalla paralisi, Teresa sentiva sempre di meno il desiderio di nutrirsi. Da quando ebbe le stigmate, per 36 anni, fino alla sua morte, non mangiò né bevve alcunché: soltanto ogni mattina, alle sei, riceveva Gesù Eucaristia. Pochi grammi di pane per ogni giorno. |
Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.
Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.
Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.
28.III.1987
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