CIAOOOOOOOO

video

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Le nuove droghe per sballareINSEGNANTE AGGREDITA »

CANNANIS

Post n°46 pubblicato il 25 Settembre 2008 da princess21_87
Foto di princess21_87

Mi si è fatto notare che, a due giorni dall’approvazione di una legge in merito, una dichiarazione del Presidente dei farmacologi Giovanni Biggio sulle cosiddette “droghe leggere” assume una connotazione squisitamente politica e riportarla senza sottolinearlo è disinformativo.
Ne convengo completamente e faccio ammenda, ma sono ugualmente convinta che i due piani del discorso, quello politico e quello scientifico, non siano necessariamente l’uno la conseguenza dell’altro.
Nella fattispecie ritenere che la cannabis sia “potenzialmente” pericolosa per la salute non si traduce tout court in una adesione entusiastica e acritica a politiche "restrittive".
Sgomberato quindi il campo da questa equazione pregiudiziale mi corre l'obbligo di spiegare perchè non bisognerebbe incoraggiare l'uso, nè sottovalutare la pericolosità della cannabis.
Oltre al fatto che l’inalazione della sostanza può causare bronchiti croniche e cancro dell’apparato respiratorio, la cannabis contiene circa 400 composti chimici, di cui 61 cannabinoidi, tra i quali il delta 9-tetraidrocannabinolo (THC), una sostanza psicoattiva che si lega ad alcuni recettori cerebrali dopo pochi minuti.
Gli effetti psicologici immediati sono sensazioni di euforia, rilassamento e predisposizione alla socialità, ma anche decadimento della memoria a breve termine, della concentrazione e di alcune abilità psicomotorie.
Questi effetti non durano che poche ore, non esiste alcuna salda evidenza scientifica che la cannabis produca decadimenti permanenti delle funzioni cognitive o danno cerebrale.
Esistono tuttavia alcuni elementi che discriminano fra un uso sostanzialmente poco rilevante (dal punto di vista della salute e dei comportamenti futuri) e un "uso rischioso” e/o “eccessivo”.
Questi elementi sono il dosaggio, la qualità della sostanza, l’età del consumatore, le sue caratteristiche psichiche e i contesti di assunzione.
Un consumo saltuario, il sabato sera insieme agli amici è cosa ben diversa da un'assunzione quotidiana di più di 1 grammo di sostanza, in contesti svincolati da qualunque socialità, più volte al giorno e con scarso senso del controllo.
A causa del legame con il sistema cannabinoide endogeno l’assunzione della sostanza da parte di soggetti con un’età inferiore a 16 anni, è classificabile senza altre considerazioni come “a rischio” perchè altera la funzionalità di un cervello in divenire.
In soggetti predisposti può provocare, episodi psicotici e schizofrenici .
Incide sulle abilità psicomotorie per circa 5 ore dopo l’uso e in particolare ha un impatto negativo sui tempi di reazione e sulla gestione della traiettoria. E' quindi ragionevole attendersi che la capacità di guidare sia in parte compromessa. Pare che il rischio di essere coinvolti in un incidente mortale raddoppi. L’uso contemporaneo di alcol peggiora questo aspetto.
L'assunzione mattutina, in solitudine o andando a scuola o a lavoro, cioè non in contesti ricreativi e gruppali può suggerire ad esempio l'innestarsi di una dipendenza, anche solo psicologica, oppure può diventare predittivo di un futuro passaggio ad altre sostanze stupefacenti.

Usata con moderazione dunque, in età adulta, da persone psichicamente sane e in contesti di socializzazione la cannabis non costituisce un problema sanitario rilevante, non è la porta di accesso ad alcunchè, e nessuno si sogna di indulgere in ingiustificate demonizzazioni.
Ma esistono modalità di assunzione che eccedono il consumo "ricreativo" e non possiamo nasconderci dietro un dito.
Costituiscono una spia non trascurabile di dinamiche psicologiche non necessariamente sane.
Ricorrere massicciamente a un elemento chimico surrettizio, così come indulgere nell’alcol, è un comportamento che “parla”, che racconta qualcosa di chi lo mette in atto.
Se si tratta di adolescenti anche chi assume un atteggiamento lassista, orientato al lasseiz faire, traveste da "progressismo" quello che è in fondo un arrendersi: all'incapacità di comprendere, di prevenire, di educare.
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni.

La migliore review che ho trovato è: Physiological and psychological effects of cannabis: review of the research findings
Diversi articoli degli ultimi due anni nella directory "Drug and Alcohol" di New Scientist

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: princess21_87
Data di creazione: 20/09/2008
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

sfingealataSplitssHommer2008finalcut11fernandez1983Il_tuo_professoreondamarina2006nicolanick87Gerold1
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963