Ricordando..noi

Chi dice che le "Misure" non contano...


 “ Chi dice che le misure non contano, di sicuro e’ un uomo!” La terza volta che ho tradito, e’ stata una cosa veramente veloce, per il tempo trascorso insieme, per le parole dette e le emozioni provate.Pochissimo tempo, ma e’ bastato, per essermi innamorata di nuovo e con tutta me stessa. Mi spiace, ho parecchi difetti e questo e’ il piu’ grave, insieme alla stupidita’. Ogni volta ho detto basta e poi mi sono ritrovata a stare male come un cane, perche’ non riesco a dividere il sesso dall’amore. Sandro l’ho conosciuto in chat, 13 anni piu vecchio di me, moglie, figli, un lavoro autonomo, e F...O! due amanti fisse, ma l'ho saputo anni dopo. Uno di quelli per i quali avrei preso a pugni il video pensando di colpire lui, tanto il suo modo di fare m’irritava. Un tira e molla di mail, di tempo trascorso in chat, di telefonate, ma la sua costanza era cosi’ forte, che alla fine, dopo 4 mesi, ho “ceduto” ed abbiamo deciso di vederci. A meta’ strada, una mattina di luglio, per un caffe’ e due chiacchere. Era bellissimo, anche lui magrissimo con quel sorriso tirato e la faccia da sberle. L’abbigliamento particolare fatto di dettagli, di chi vive sempre sopra le righe. Un ora passata a chiacchierare di cose gia dette, in un clima di distacco assoluto, che mi metteva in imbarazzo, ma fra un po’ sarebbe andato via e portai pazienza.“Dai, ci si rilegge in chat” il classico bacio sulla guancia per salutarci e mentre lui partiva, io perdevo tempo fra un cd ed una telefonata. Ero assorta, non lo sentii nemmeno ma lo vidi in piedi che mi sorrideva davanti a me. “Scendi che andiamo a pranzo!” era un ordine.“ E tua moglie?” ho chiesto guardandolo stupita.“ Il cliente di oggi era molto esigente ed ha preteso restassi a pranzo, non potevo dire di no! “C’eravamo visti a meta’ strada, in collina, all’uscita dell’autostrada e non sapendo dove andare, prendemmo una strada a caso, che ci porto’ ancora piu’ in alto fra boschi e prati, ed improvvisamente un lago sulle cui sponde una baita senza tante pretese. Pranzammo fuori, dividendo quello che avevamo scelto, parlando del piu’ e del meno per parecchie ore e nonostante cercavo di guardare lui, l’occhio mi scivolava fra le chiavi delle camere appese in alto e le sue mani. Chi non ricordo, mi disse che, un uomo lo sente, se una donna ci sta o meno. Io o lui, quel giorno avevamo le idee un po’ confuse ed uno dei due non capiva bene cose doveva fare. Mi riaccompagno’ e dopo esserci salutati, ognuno ando' per la sua strada.Avevo tutta la giornata libera e non c’era fretta d’arrivare, l’autostrada era bloccata e decisi di godermi il paesaggio facendo la strada normale, anche se tutta boschi e curve.“ Passa se hai fretta ma non rompere!” Ma questo continuava a suonare. All’improvviso mi sorpasso’ e si mise davanti. “Ma daiiii, hai dei clienti davvero incontentabili!” era di nuovo lui. C’e’ chi guarda il sedere e chi le mani. Si dice che il primo dia l’idea di quanto sia sentita la spinta durante il sesso, il secondo di come lui sapra’ toccarti. Fatto sta, che io, ho sempre amato le mani e le ho sempre trovate molto simili all’organo maschile…ogni uomo ha il pisello, uguale alle sue dita… non ci credete, guardate! Abbiamo passato il resto del pomeriggio stesi su di un prato, sopra la coperta che usava per il cane. Non abbiamo fatto l’amore, perche’ non volevo io, ma tutto il resto si. “Oohhh!” essendo una donna, ho dovuto evitare di dare voce ai miei pensieri. Ero a testa bassa e lui non mi poteva vedere in viso, ma non ci fu bisogno di parole. Quando sollevai gli occhi lo vidi sghignazzare a presa in giro ed avvampai di vergogna, perche’ sapeva che cosa m'era passato per la testa. "Mio Dio!" e non perche' mio marito l'aveva piccolo, ma quello era di piu', pallido e bianco da sembrare luminescente, svettava rigidissimo, su di un prato senza erba...nemmeno un filo, d'erba.