LA MIA STORIA

L'AMORE

 

MAGICO MONDO

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

ULTIME VISITE AL BLOG

rex02pol607ANG3LDUSTPerturbabileemierossvitol5DanzaSulMioPetto77Frizzantina84cucciolo_napoletan87marco.qdp
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« MI PRESENTO

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da FATA_1979dgl
Foto di FATA_1979dgl



GRAVINA IN PUGLIA (BARI) - La speranza si era ridotta al lumicino già ieri sera, oggi è stata sepolta definitivamente dalla realtà: Francesco e Salvatore Pappalardi sono morti, probabilmente poco dopo che, la sera del 5 giugno 2006, sono scomparsi dal paese. Sono di 'Ciccio e Tore', come li chiamavano gli amici, i resti dei corpi dei due ragazzini ritrovati ieri sera casualmente in fondo ad una cisterna vuota per la raccolta dell'acqua piovana in una casa padronale abbandonata nel centro di Gravina. Una casa che - dice il questore, Vincenzo Speranza - era stata ispezionata a suo tempo dalla Polizia, senza che nessuno localizzasse quel cunicolo sul cui fondo c'erano i corpi dei due fratellini. "Abbiamo la sensazione che abbiano subito una morte orribile", ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, confermando, con voce provata, che quei resti appartenevano a Ciccio e Tore.

Perché la procura e gli investigatori sanno, anche se bisognerà attendere l'ufficialità delle autopsie, che i fratellini di Gravina sono morti lentamente laggiù, da dove le loro invocazioni di aiuto difficilmente potevano essere udite da qualcuno in strada. Caduta accidentale avvenuta mentre giocavano, così come fanno spesso in quella enorme casa abbandonata molti bambini della zona? Gli inquirenti non escludono l'ipotesi, ma nello stesso tempo nessuno, dal procuratore Marzano al questore Speranza, fa un passo indietro sull'impianto accusatorio. Già, perché da tre mesi in carcere c'é Filippo Pappalardi, accusato di aver sequestrato e ucciso i figli. Domattina a riconoscere ufficialmente quei poveri resti - "che si possono girare con una mano", come ha sottolineato crudamente il questore - sarà la mamma di Francesco e Salvatore, Rosa Carlucci.

La donna ha trascorso la notte in un albergo a Gravina e si è recata stamani in via Giovanni Consolazione per vedere quella casa abbandonata in cui hanno trovato la morte i suoi figli. Dinanzi ai microfoni ha detto di "aver perso tutto, non solo la speranza" e ha ricordato un sogno fatto mesi fa in cui vedeva che i suoi figli erano caduti in un baratro. Nessuna polemica con l'ex marito ora indagato, sul cui eventuale coinvolgimento nella morte dei ragazzini si è limitato a pronunciare un semplice "non saprei", aggiungendo di aver "fiducia" negli inquirenti e di attendersi solo "una vera giustizia".

Mentre l'avv.Angela Aliani, legale di Filippo Pappalardi, quando le è stato chiesto al termine delle operazioni di recupero dei cadaveri se avesse parlato con il suo assistito, ha ricordato con tono infastidito: "Sta in carcere, Pappalardi. A Velletri". A Velletri, dove ha appreso dalla tv della sorte dei suoi due figli, continua a proclamare la propria innocenza e chiede come mai nessuno abbia mai ispezionato quel pozzo dove i corpi sono stati trovati. Per recuperare i resti dei due fratellini i vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte, abbattendo un muro e praticando un varco nuovo di accesso alla cisterna. Poi è toccato alla polizia scientifica e al medico legale eseguire rilievi e una prima ispezione sui cadaveri. I carri funebri con i resti di Ciccio e Torre hanno lasciato la casa della tragedia poco prima delle 15. Sui balconi dei palazzi circostanti, tanta gente non è riuscita a trattenere un lungo applauso. Un battimano amaro, perché un intero paese ha sperato fino all'ultimo che Ciccio e Tore tornassero un giorno a giocare e sorridere.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: FATA_1979dgl
Data di creazione: 25/02/2008
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963