I segnali e i libri
o
i libri segnalati
(con dedica)
e il mio blog
Non ho mai creduto ai segnali o non li ho saputi vedere.
Forse me li hanno fatti notare mentre stavano accadendo, ma io li ho attraversati come
il famoso imbecille che guarda il dito, quando questo, indica la luna.
Beh, non sempre si può essere fortunati, intelligenti e svegli da cavarsela da soli o da avere
vicino una persona che ti mostri che è la luna e non il dito che devi fissare.
O forse i segnali non sono per tutti, come l'amore.
Un amico parlando dilibri, una volta mi disse che sono loro a scegliere lui e non il contrario
e al mio visibile stupore rispose: “Un testo non riposto correttamente.” “Una copertina
con un segno particolare, oppure, lo stesso improbabile verde di un maglione che hai
appena visto in una vetrina...”
Quel giorno, presi la decisione che, almeno per una volta nella vita, doveva essere così
anche per me. Mi sarei messa lì, quasi come una prostituta che aspetta il suo cliente.
Volevo ricevere un segnale o essere scelta, a tutti i costi.
In certi casi, anche l'abito ha il suo peso.
Il mio ne aveva poco, era leggerissimo.
D'altra parte se lettura, cioè la parte dell'impegno e dell'apprendimento è FEMMINILE,
libro è invece MASCHILE.
Nessun testo mi è venuto, in qualche modo, incontro e ho dovuto anche in quel caso
sudarmi, assaporandola, la mia scelta.
Chissà poi se segnali e casualità sono legati o se esiste un disegno imperscrutabile?
Questo blog per esempio. Le prime persone passate di qui ( antoloscuro, manxos)
hanno determinato la sopravvivenza di questo diario virtuale.
Forse qualcosa ne ha portato alla chiusura.
E poi, qualcuno, al mio essere qui, di nuovo.
a.b.
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il 27/10/2024 alle 06:14
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