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e io parlo sempre d'altro

Post n°43 pubblicato il 19 Marzo 2010 da hesse_f
 

Messaggio N°129
10-12-2007 - 15:08

E IO PARLO SEMPRE

D'ALTRO...

giorni...

10 dicembre 200

Il 24 marzo del ’99

 inizia la guerra in Jugoslavia.

19 marzo 2010

 

Leggevo ieri “Di Birmania non si parla più, ma si continua a morire”. In questi giorni torna d’attualità il Kosovo, Hyseni ha detto che “il 10  dicembre porta all'avvio di colloqui concreti riguardo alla dichiarazione di indipendenza e al riconoscimento formale”. Una notizia che abiterà i giornali per qualche tempo.

I giornali come i  giorni, in fondo, sono solo da riempire e, nella maggior parte dei casi, vengono buttati poi, come vuoti a perdere, o confusi l’uno con l’altro. Un po’ di dolore e un po’ di leggerezza, un po’ di leggerezza e un po’ di dolore in una cantilena che sa di noia. A volte però è davvero difficile immaginare l’artefice di giornate come questa….

E infatti,  nessuno firmerà questa data con nome e cognome a meno che non sia un folle in odor di dittatura.

E allora il 10 dicembre 2007 non è molto diverso, per quasi tutti noi, dal 24 marzo 1999.

Due date, una in odor di chiusura e una di CERTA apertura.

 

Il 24 marzo del ’99 inizia la guerra in Jugoslavia.

Sembra impossibile, qui da noi.  Sembra impossibile nell’Europa a un passo dalla moneta comune. Le guerre sono sempre un po’ più lontane, in uno di quei paesi che devi cercare nella memoria della geografia scolastica, non si presentano proprio al confine. Ma stavolta è qui coi suoi due volti. Quello più rassicurante è già pronto e si prende la briga di dichiararlo al mondo con il tono e il vestito giusto.  Ha l’espressione, la lingua e la parlata dei buoni, ed è diffuso su tutte le tv  mentre spiega come l’ordine impartito sia stato una necessità visto il rifiuto della Jugoslavia di firmare il trattato di pace.

Ce la spiega così e noi crediamo sia vero, perché dovrebbe mentire?

Del resto ne sappiamo poco o niente e nessun altro ci darà una versione diversa, e così ci fidiamo di Javier Solana, segretario generale della NATO, che specifica non è una guerra al paese, ma un tentativo di convincere il governo slavo “….a sostenere la ricerca della pace nel Kosovo”.

Credo sia una frase cardine dei manuali di guerra. Quando dichiari guerra ad un paese e ad un popolo devi dire che lo fai per dare loro la pace.

Con la testa e l’arroganza dei 20 anni avrei pensato che è un’imbecillità, ma ora la vita mi ha un po’ domato e in certi momenti mi convinco quasi di crederci anch’io, che non è possibile che siano davvero così folli.
E poi ora stanno con loro anche quelli della mia parte, basta pensare chi è il Presidente del Consiglio e tutto diventa più difficile.

Le voci di corridoio che superano i muri del Pentagono dicono che c’è maltempo così forse l’attacco sarà spostato di un giorno.

Maltempo?

Certi giorni però, nascono davvero strani, basta un po’ di pioggia o delle nuvole.

Certe guerre nascono davvero strane.

a.b


 
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