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milano

Post n°95 pubblicato il 05 Giugno 2024 da hesse_f

 

MILANO

Edoardo Bennato

 

video hesse_f


 I PENSIERI 

 

non sono più abituata a camminare in città. Anni fa, mentre affiancavo superavo incrociavo, i pensieri degli altri, in qualche modo, mi sfioravano. Alcuni li scambiavo per miei, altri, troppo distanti, li fendevo come nebbia ottundente. Ma  quelli che si facevano rincorrere, senza farsi del tutto prendere, mi hanno sempre fatta innamorare. Anche i luoghi segnano il loro corso. Dove sono nata non ho mai percepito varietà, e  quando camminavo tra le persone, non mi chiedevo cosa le sfiorasse. Lo sapevo. Conoscevo i loro pensieri. Di sicuro li avevo rimuginati, io pure, più di una volta. Adesso in città cammino tra silenzi e segreti. Forse ho perso la capacità di accogliere e interpretare,  o forse, chi mi incrocia, li tiene in uno scrigno, ben riposti e celati anche a se stesso. Ho vissuto 8 anni in Brera e la sera, chi eri, e il futuro, veniva svelato per poco. Un tavolino, due sedie, ed ecco la chiave. Uno di fianco all’altro per conoscere quel che si aveva dentro. Nessun segreto per chi aveva in mano le carte. Non fossero bastati un sorriso o una ruga, lo si svelava con un cuori o un bastoni. Quel 3, che ad un occhio inesperto, poteva sembrare intrusione, era, invece, per colui che prevedeva, la perfezione. Lui e lei che creavano una vita.  Se alla carta si aggiungeva un sostegno, l’armonia diventava assoluta, 4, che sono le mura, 4, la casa dei sogni. Cammino stasera per Brera. Un serpente colorato di borse, scarpe, gioielli, che si snoda per ogni lato. Più nessuno,  con un mazzo di carte, ha un  futuro da svelarti, ma tutti hanno qualcosa da  vendere. Anche i pensieri che un tempo non mi erano estranei, ora non si fanno più prendere. La stanchezza forse li copre. O la sfiducia. La stessa che ho io nel toccare, in una bancarella, le borse di Prada.

Milano 2024 

 

 

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/06/24 alle 17:53 via WEB
Io purtroppo. ho solo un vano desiderio che potrei realizzare ora, domani, tra un mese o mai più. Tornare in pieno centro a Bari, la mia città, laddove poi ho lavorato per oltre cinquant'anni e sono ormai una deina d'anni che manco. Ho i miei problemi di salute, ma vorrei tanto tornare a praticarlo, non fosse altro che in questo lungo tempo, grandi lavori e grandi novità sono stati compiuti per rendere ancora più salottiero Via Sparano, Via Argiro e la città vecchia. Mia moglie insiste, mio figlio cerca di stimolarmi ma sono restio, ho volgia ma è più forte di me. Lo farei volentieri perché oltre a lavorarci in quel centro oggi metropolitano), io l'ho vissuto anche da giovanissimo e poi con tutti gli amici era un trattenersi, negli anni sessanta, fino a tarda notte padroni della città. Quanti ricordi, quante puffanate che solo a ricordarle potrei scrivere un libro. Mi manca, vorrei tanto girarci e ritornare a fare quelle che chiamavamo "vasche": andare dall'inizio della famosa via fino giù a corso V. Emanuele e ritonare indietro al punto di partenza. Passegiate storiche e fruttuose, divertenti e malinconiche quando si passsavano le ultime ore dopo mezzanotte, sulle panchine della Stazione centrale che è lì a pochi passi. I treni che passavano era carichi dei nostri desderi, delle nostre future ambizioni e delle nostra gioventù che non aveva poi tanti sfoghi. Resta solo questo desiderio...ce la farò mai ad esaudirlo? Ciao Hesse, per te una felice serata.
 
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