Fatina Farfallina
sono romantica, solare, un pò matta e sincera... voglio sempre dire le cose come stanno... e voglio PACE!!!« BUONANOTTE!!!!! | Messaggio #163 » |
LA TIGRE E LA NEVE
Martedì sera io ed il mio amore siamo andati all'Odeon a vedere, appunto, "La tigre e la neve" di Benigni... e... Benigni.
Siamo giunti ignari al cinema e vedendo un gran casino di fotografi e relativi flash, ci siamo chiesti cosa stesse succedendo... poi entrando in sala abbiamo potuto assistere all'ultimo pezzetto del discorso di Benigni e lo abbiamo visto da vicino...
Beh, quindi abbiamo visto il suo bellissimo film...
Inutile dire che il film ci è piaciuto moooolto, lui si è riconfermato come un bravo attore e regista, il film è stato davvero bello, commovente e poetico, senza tralasciare il solito realismo e la vena comica tipica di Benigni...
...posso darvi un consiglio? andate a vederlo...
baciotti a tutti e prima di augurarvi la BUONANOTTE, vi trascrivo la trama del film, ma senza rivelarvi il finale...
BACIO, la vostra fatinafarfallina
Trama:
Attilio è un poeta, e anche docente di poesia in una università per stranieri a Roma. Siamo nel 2003, La guerra in Iraq non è ancora scoppiata, anche se si comincia già a respirarla. Attilio sembra vivere in un mondo tutto suo, in una dimensione letteraria, incantato dalla voce alta e sublime dei poeti che ama di più. È un artista piuttosto conosciuto, ha da poco pubblicato una raccolta dal titolo La tigre e la neve, un libro apprezzato dagli appassionati. Le vicende del mondo sembrano solo sfiorarlo, si è innamorato di una donna che tutte le notti sogna di sposare. Si chiama Vittoria e purtroppo non vuol sapere niente di lui. Anzi si spazientisce di fronte alle allegre blandizie di quel poeta testardo e così totalmente e irragionevolmente innamorato di lei. Attilio la insegue, le fa la posta, le promette felicità eterna, si stende davanti a lei come un tappetino. Ma Vittoria, niente, non vuol saperne. Anche lei si occupa di letteratura, ma da studiosa, sta infatti scrivendo la biografia del più grande poeta iracheno il quale, dopo aver abitato a Parigi per tantissimi anni, adesso torna a Bagdad, nella sua vecchia casa, perché, nel caso in cui la guerra scoppiasse, vorrebbe trovarsi insieme ai suoi concittadini. Vittoria e Attilio lo incontrano per un momento a Roma.
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