Creato da verderana il 18/03/2007
piccola raccolta di favole che hanno come protagonisti animaletti quali il polpo..il paguro...dai leggetele e ditemi quello che ne pensate..

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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 25 Marzo 2007 da verderana
Foto di verderana

Bolle colorate

.

Quest’estate non aveva piovuto affatto. Il letto del piccolo fiume accoglieva pochissima acqua, ancora qualche giorno e sarebbe rimasto completamente a secco!che guaio per i sui abitanti1 c’erano , poi, degli tesserini strani, trasparenti, alcuni con qualche goccia di rosa, altri con sfumature celesti, simili a strane bolle di sapone che bevevano quel poco di acqua che era rimasta. La cosa non era di certo gradita agli altri abitanti, tanto che un giorno le anguille decisero di dare una lezione a quelle piccole bolle che bevevano tutta l’acqua presente. Striscianti, nere , spavaldamente con aria minacciosa si avvicinarono alle “bolle”, ma…

”ahi, che male!” ,“come brucia! Dicevano ad una ad una e si allontanavano con aria dimessa , scontente e doloranti. L’esercito delle anguille era stato sconfitto in men che non si dica da “bolle” con i tentacoli.

“Vi avevo detto di non usare i nostri poteri” gridò Dafne, una bolla rosa

“ma ci avrebbero annientato, saremmo tutte morte2 diceva

“i nostri poteri urticanti dobbiamo usarli in caso di pericolo”

“ ma non c’era alcun pericolo!2 ribatte , convinta , Dafne” dovevamo provare a dialogare. Comunque, oramai si è capito che qui, amiche mie, non siamo ben accette. Andiamo via”

“sì, ma dove?”

“In mare aperto, lì troveremo tutta l’acqua che ci occorre e non daremo fastidio a nessuno”

Così, piano piano, contraendo la piccola bolla piena d’acqua, giunsero in mare aperto.

“qui possiamo riposarci, le onde ci culleranno e potremo dormire indisturbate”

Ma dopo qualche ora, la più piccolina, Carolina si sveglia e comincia a lagnarsi, svegliando tutte le altre:”Sono stufa , cedo solo acqua, acqua e ancora acqua. Mi annoio. Quando eravamo al fiume mi divertivo tanto a vedere i bambini giocare sulle riva, le coppiette che si baciavano..che ridere..ci veniva voglia di uscire per dar loro una piccola scossa..così solo per ridere giocare “

“va bè, ma dove possiamo andare?

“ io lo so, da quella parte c’è una spiaggia con tanta gente” diceva Orsolina” ci sono stata già l’anno scorso. E’ bello e non è lontano. Che ne dite? Proviamo’”

Orsolina aveva ragione! Trovarono una bella baia e quel caldo mattino di agosto tanti bambini andavano a giocare in acqua e poterono non essere attratti dalle piccole bolle galleggianti.

“Federico, prendi il retino, guarda che c’è” e così dicendo tocca ai tentacoli di una di loro

“ahi!, mi sono bruciato!!

Altri bimbi , incuriositi toccano le meduse e ebbero lo stesso trattamento

“mi fa male..”

“mi ha fatto male”

“aiuto!”

“anche qui non tira aria buona per noi”disse Dafne tristemente,”andiamocene e se non capirete che non dobbiamo usare i nostri poteri ,non avremo mai un amico e non potremo godere della compagnia di qualcuno”

Con i tentacoli all’indietro, contraendo tristemente l’ombrella, raggiunsero , ancora una volta, il mare aperto. Un po’ stanche , ma soprattutto deluse, si lasciano cullare dalle onde nere della notte. All’improvviso, il cielo si illumina di fulmini e le onde si fanno sempre più alte

“che bello, mi piace giocare con i cavalloni”

“finalmente ci divertiamo un poco”

“zitte,”disse la piccola Carolina, “sentite, c’è una richiesta di aiuto. Sono i marinai di quella barca”

“e’ vero, avviciniamoci , cerchiamo di capire che cosa sta succedendo..”

“ che bello , che bello, io così mi diverto”

“Ma sei stupida? non capisci che quei poverini potrebbero morire?

“davvero?

 “sì’, stupidina!”

“sentiamo che cosa è successo”

Si avvicinarono e :”ho capito, non riescono a vedere il faro del porto, con questo temporale ci deve essere stato un guasto ai fili dell’eletticità”

“che facciamo?”

“facile!!”

“facile?”

“s’, è facile. Chiediamo subito aiuto alle nostre amiche noctiluche, loro sono fosforescenti e illumineranno il cammino dei poveri marinai”

“sei un genio, Dafne! Ti nominiamo nostro capo. Sei la più intelligente tra noi tutte”

“Grazie del complimento, ma diamoci da fare, le noctiluche abitano il Mediterraneo , quindi le troveremo subito”

Fu così che dopo poco , un numero incredibile di meduse luminose, accesero il mare e, permettendo ai marinai di tornare sani e salvi .

Finalmente, per la prima volta, le meduse sentirono qualcuno che, con le lacrime agli occhi, le salute e ringrazia

“grazie piccole bolle colorate, vi ringraziamo anche a nome dei nostri bambini. Glielo diremo che siete state voi a permetterci di tornare da loro, diremo loro che non siete cattive,lo abbiamo capito, voi usate i vostri tentacoli solo per difendervi e..avete la vostra ragione!grazie ancora e..venite nelle nostre acque, vi accoglieremo sempre con tanta allegria.

Ciao bollicine bianche, ciao bollicine rosa, ciao bollicine azzurra”

 

 

 

 

 

 

 
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