Creato da verderana il 18/03/2007
piccola raccolta di favole che hanno come protagonisti animaletti quali il polpo..il paguro...dai leggetele e ditemi quello che ne pensate..

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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 12 Giugno 2007 da verderana

GISELLA

 

E’ Gisella  la paperella più bella del pollaio, ma anche la più chiacchierona. Non smetta mai di fare “qua, qua, qua..”, ha sempre qualche cosa da raccontare:”sapete che cosa è successo? A…?”e, nonostante l’indifferenza di tutti gli altri, comincia a “quaquerare” senza fine. Quel pomeriggio, ha deciso di andare per negozi, vuole comprare un nuovo abito in vista della festa del paese che ci sarebbe stata da lì a poco. I suoi coinquilini fanno un sospiro di sollievo . “che bello, per qualche ora ce ne staremo in silenzio!!”“Allora chi viene con me?non mi lascerete mica andare da sola? Bella come sono potrebbe succedermi qualcosa… E se poi mi prendono per vendermi ad un altro pollaio?”Come ala solito, nessuno le risponde, stanchi delle solite storie

“dai, dai , vieni tu Rosalina” dice Gisella alla paperella più timida e bruttina

“ comprerò anche a te un abito nuovo”

Si dirigono in paese, guardano le vetrine, poi finalmente Gisella sembra trovare quello che stava cercando : “buon giorno, mi fa vedere quel vestito lì, quello in vetrina?”

“Signorina Gisella, credo di non poterla accontentare: quella non è la sua taglia, è troppo piccola per lei che mi sembra leggermente arrotondata in questi ultimi tempi…”

non l’avesse mai detto: un diluvio di parole a cui nessun ombrello più o meno grande può far fronte!”

“ma no, volevo solo dire che così è anche più bella e che per lei ho degli abiti davvero splendidi, “ Gisella squaquerella, così la chiamavano in paese, ha attirato l’attenzione di molta gente:

“ ma dove la trova tutte quelle parole vuote, senza significato”

“ Però è proprio brava a parlare”

“ma , non so, io non capisco niente di quello che dice. Mi sembra un po’ matta...”

Quando finalmente si calma, trova un abito tutto merletti: “ questo va bene”

“ sì,  a lei sta benissimo” solo mi sembra un po’ largo di qui” dice la commessa indicando i fianchi “ lei signorina ha una siluette da fare invidia alla più famosa delle modelle”

“così va bene” pensa Gisella non capendo che quelle parole non sono sincere ma servono solo per solleticare la sua vanità.

Tornano al pollaio e ..adesso sì che ha da raccontare di quella commessa  che si era permessa di dire che era ingrassata e ancora qua…qua …qua ma poi si era accorta della sua bellezza e ancora qua…qua…qua. e…ancora qua.”

“Basta!!!è notte, dormiamo” è buio per gli altri, ma Gisella ha ancora tante cose da dire...allo specchio mentre riprova il vestito. Sente dei passi...chi sarà a quest’ora tarda? Si avvicina piano piano alla steccato e…oh…la volpe affamata!

Atterrita, Gisella emette un urlo :”aiuto, aiuto!! qua…qua…qua…aiuto!..qua…qua.!”

La volpe scappa e tutto il pollaio si sveglia.

“Avete visto? vi ho salvato la vita! Voi dormite mentre io devo pensare alla vostra incolumità. Se mi fossi addormentata anch’io a quest’ora saremmo stati pasto di quella volpe lì..e ancora bla..bla..e bla e ancora..bla

“Adesso BASTA ! VI RINGRAZIAMO PER QUELLO CHE HAI FATTO PER NOI, MA BASTA NON TI VOGLIAMO Più CON NOI. parli troppo, parli sempre. Raramente a proposito, ci stanchi , noi amiamo il silenzio”

“ Chiacchieri troppo ,Gisella mia, ci dispiace, ma abbiamo deciso che devi trovarti un’altra casa”

La bella paperella è senza parole, per una volta. Lei buttata fuori dal pollaio! Lei , che li aveva salvati dalle grinfie della volpe? Solo per qualche qua qua in più?

“ Vado via subito, non rimango qui nemmeno un minuto di più”

Prende la sua roba , sbatte la porta e via…Gironzola senza meta poi si ferma sotto un cespuglio di ginestre, tutto giallo , e pensa:

“ Che abbiano ragione i mie amici? O devo dire i mie ex amici? Forse è vero, parlo troppo , sì, è proprio vero, parlo troppo!”

Stanca, si addormenta dopo essersi  fatta una promessa solenne:

“D’ora in poi farà qua qua qua solo quando è necessario e riconquisterò i miei amici”

Passa di lì il sindaco del posto, un tacchino alto e grosso che con il suo vocione autorevole:

“Gisella, che fai qui? Mi vuoi dire che cosa ti è successo? deve esserti capitato qualcosa di serio se sei qui a quest’ora”

Niente, nessuna risposta, lo guarda con occhi tristi pieni di pianto”dimmi che cosa è successo, che cosa non va , dai Gisella sfogati con me , lo sai che di ti puoi fidare!”

Ancora niente…Gisella la chiacchierona , non riesce a parlare!

“Ma sai che sei strana?Tu che parli sempre, adesso che ti faccio una domanda, non mi rispondi!ho capito, stai male, vado a chiamare il medico”

“no,  no…sto bene…solo che ho deciso di non fare bla ...bla..”

“Ma che storia è mai questa? Non capisco!”

Finalmente Gisella si decide a raccontare con poche parole quello che era successo e la promessa che si era fatta.

“Bene, allora adesso puoi tornare dai tuoi amici. Hai capito la lezione. Ma vedi, parlare troppo e soprattutto non a proposito è un male, ma non è un bene neppure tacere…poco fa stavo per portarti in ospedale..”

“ho capito, signor sindaco” risponde ossequiosa, “il mio qua …qua…qua.., come dire, deve essere equilibrato” e ride contenta

“adesso andiamo, ti accompagno io nel tuo pollaio” durante il percorso la bella paperella ripeteva tra sé :

“devo parlare poco…devo parlare poco…devo parlare solo quando è necessario…”

Gisella è guarita… è riuscita a tacere per tutto il lungo tratto di strada che la separa dai suoi compagni.

“Vi riporto Gisella , la vera Gisella meno loquace e più saggia””ben tornata, noi non volevamo perderti, ma solo darti una lezione”

“Ho capito i miei errori…adesso non vi disturberò con i miei bla…bla…qua...qua..,ma voi non chiamatemi più squaquarella, vi prego!”

 Il primo cittadino, gongolando di soddisfazione, va via lasciandosi alle spalle un coro di : “va bene, promettiamo anche noi”.

...e visero tutti felici e contenti...

 

 
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