FavolosamenteRacconti, metafore, storie per prendersi cura di sè ....per adulti e per bambini |
A CHE SERVONO I RACCONTI?
Nella vita, le favole aiutano quasi sempre.
Quando si è bambini aiutano a crescere, a sentirsi più forti, a cercare sostegno per superare le difficoltà. Quando si è grandi, sono carezze senza spine, sono la pausa che rigenera la mente e rinforza il cuore. Chi ama le storie, ha voglia di ascoltare, di riflettere su di sè e su un periodo difficile della propria vita.
Con le fiabe si può dir molto senza gridare, sussurrando tra colori e parole, il proprio punto di vista. Ci sono storie umane che sono come favole, incatenano il cuore di chi le ascolta; altre storie superano la fantasia; altre ancora sono come la trama di un’opera d’arte drammatica che rapisce i sensi e commuove il cuore.
Le favole sono per chi crede al fanciullino rannicchiato dentro di sè, quello che è emozione, colore, paura, sogno, pianto e riso. In fondo, nella nostra intimità ci sono milioni di storie, basta sollevare un po’ di polvere per trovare, come in una magnifica polifonia, l’eruzione di fantasie sopite.
TRATTO DA " TACITE PAROLE"
In Cielo
Tra le nuvole del cielo non ci sono costrizioni, regole, cancelli, barriere, differenze.
Tra le nuvole del cielo sono libera da ogni cosa. Si possono fare dei bellissimi incontri e si può vivere felici perchè non c'è libertà se non c'è serenità.
Io ho deciso di andare a vivere fra le nuvole del cielo e portare con me il mio bambino ed il mio compagno. Abbiamo costruito una casetta bianca con pavimenti soffici, soffici per poterci camminare a piedi nudi.
La mattina ci alziamo alle sette, facciamo una deliziosa colazione poi mio figlio va alla scuola del cielo per i bimbi buoni, bravi e belli; non ci sono pericoli così può andarci solo a piedi. Il mio compagno va a lavoro, lo ha trovaro ben remunerato, costruisce alloggi per angeli, a loro non importa se sei invalido o povero sulla terra.
In cielo non ci sono pregiudizi, i giudici affidano i figli alle loro mamme perchè non sono "diverse" come sulla terra. Io, mio figlio ed il mio compagno in cielo tra le nuvole abbiamo trovato una vita serena e felice. Ogni giorno facciamo passeggiate lungo i viali alberati e candidi.
In cielo non siamo malati, siamo liberi.
Norma Pavia
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TRATTO DAL FILM "LA RICERCA DELLA FELICITĄ"
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Post n°7 pubblicato il 08 Settembre 2011 da drlicia
Luca, con la faccia triste e abbattuta, incontrò la sua amica Laura fuori da scuola, e si fermò a fare due chiacchiere con lei. Triste, depresso, ebbe la forza di parlarle della sua timidezza delle sue preoccupazioni sulla scuola, sugli amici, sulla famiglia e via dicendo. Tutto sembrava andar male nella sua vita. Laura introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 100 EURO e gli disse: Vuoi questo biglietto? Luca, un po' confuso, all'inizio le rispose: Certo Laura... sono 100 EURO, chi non li vorrebbe? Allora Laura prese il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina. Mostrando la pallina accartocciata a Luca, gli chiese un'altra volta: E adesso, lo vuoi ancora? Laura, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 100 EURO. Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai. Laura spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede ,riprendendolo quindi sporco e segnato. Continui a volerlo? Ascolta Laura, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un biglietto da 100 EURO, e finchè non lo rompi,conserva il suo valore.... Luca, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei stato sempre... Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere demoralizzato in un particolare momento. Luca si bloccò guardando Laura senza dire una parola, mentre l'impatto del messaggio entrava profondamente nella sua testa. Laura mise il biglietto spiegazzato nella sua mano, e con un sorriso complice disse: Prendilo, ritiralo perchè ti possa ricordare di questo momento quando ti sentirai male... però mi devi un biglietto nuovo da 100 EURO per poterlo usare con il prossimo amico che ne avrà bisogno. Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta. Luca tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia e si allontanò contento e non più triste come prima Quante volte dubitiamo del nostro valore, di cosa meritiamo veramente e che possiamo conseguirlo se ce lo promettiamo? Certo che non basta con il solo proposito... Si richiede azione ed esistono molte strade da seguire |
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Inviato da: tecaldi
il 27/01/2016 alle 13:49