classe62

Antefatto:per ”Iemanjà” si intende, la tradizione africana dei popoli Yoruba, le tradizioni indigene e la religione cattolica: Iemanjà è la Madre di tutti gli Orixà (divinità), e la Signora del Mare e di tutte le creature che vivono nel mare.Rappresentazione: donna fatata emergente dalle acque, ornata di corona di perle e stelle marine, avvolta da rose bianche, stelle dorate e onde del mare
Danza: movimenti flessuosi del corpo a simboleggiare le onde del mare

Nel giorno del mio ventesimo compleanno, mio padre entrando nella mia stanza , mi diede una busta , un bacio affettuoso e con il suo modo di fare praticamente unico mi disse:
Hai ventanni,sei un bel ragazzo, esci fuori dai soliti posti.- Poi lanciando uno sguardo fuori dalla finestra continuò dicendo: -Guardati un po in giro...se poi ti piace quel che vedi..”Inventati”. - Prima di uscire si fermò e sorridendo mi disse: -Auguri Gianni. -
“Inventati”. Sembrava un rebus dei più articolati giornali enigmistici. Invece quella parola apparentemente senza senso,divenne in seguito quasi .. una scuola di pensiero.Aprii la busta e pensando ad un regalo dell'ultimo momento, le solite 50 o 100 mila lire, mi accorsi sorpreso, che quello non era un regalo ma “il Regalo” un biglietto di quindici giorni per una vacanza in una splendida isola spagnola. Sapete quale fu la prima emozione in quel momento?
La paura. Si la paura mista a panico.- Pensai; non so le lingue. Da solo a migliaia di chilometri da casa ..e una volta lì! che faccio?- Una canzone di quegli anni diceva che ogni uomo dovrebbe avere “Occhi per Volare ed Ali per Guardare” com'è vera questa frase pensai riguardando il biglietto dell'aereo e ad un regalo tanto insolito.

Quella vacanza mi fece capire tante cose. Sopratutto il significato di quella parola “Inventati”.
Una volta arrivato sull'isola, mi ambientati in poche ore, e giunto in albergo,capì subito che in quella vacanza non volevo essere un turista, tutto albergo, spiaggia, animazione ecc.. ma volevo essere un viaggiatore. Osservare. Camminare. Ascoltare la musica del silenzio..e poi pensare. Scrivere tutto quello che mi passava per la mente, e poi al tramonto prendere la chitarra andare sulla spiaggia, e suonare guardando l'oceano... un po come un “figlio di Iemanjà” .

Credo che anche in quell'occasione, mio padre fù ancora una volta un protagonista,della mia vita, tracciando senza saperlo una linea immaginaria, che nel corso degli anni ho sempre cercato di inseguire.