Creato da: frontedp il 28/12/2007
La Prima Guerra mondiale non si è fermata in luoghi circoscritti , non viene commemorata per singole battaglie ma si incorpora nel paesaggio, ne diviene organo vitale. Le canzoni di battaglia ricordano il mormorio del Piave, eleggono a Patria il Monte Grappa, ci suggeriscono, come voci lontane, l’immagine di un territorio e ci invitano a prendere una pausa di riflessione per riscoprire una terra ancora sconosciuta al turismo ma segnata da realtà culturali e storiche che non possono essere dimenticate.

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Grande guerra

Post n°6 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da frontedp
 

VISITATORE,VA A DIRE A ROMACHE TU CI HAI VISTI QUIMORTI PER OBBEDIRE ALLESACRE LEGGI DELLA PATRIA DIC VIATOR ROMAE NOS TE HIC VIDISSE IACENTES DUM SANCTISPATRIAE LEGIBUS OBSEQUIMUR Roma, Capo d’anno – Anno VII. Questi Itinerari descrivono il campo di battaglia più importante della nostra guerra e narrano come le nostre truppe trattenessero la furia nemica, come la vincessero e la rigettassero oltre il Piave nel giugno del 1918. E narrano, ancora, l’alterna vicenda della lotta sul Piave in piena, durante le giornate della fine d’ottobre dello stesso anno, finch&e

Itinerario Cadorna

ITINERARIO CADORNA Circa 121 Km, Cima Grappa mt 1776La Strada Cadorna da Romano d’Ezzelino è l’unica via per salire e scendere in autobus da Cima Grappa. La salita non presenta particolari problemi, alcuni punti da porre maggior attenzione, lo stesso per la discesa. Strade ottime e scorrevoli per il resto dell’itinerario.

Itinerario Montello

ITINERARIO MONTELLO

Itinerario degli Arditi

ITINERARIO DEGLI ARDITI Partenza e arrivo a Pederiva di Biadene. Circa 45 Km.

L'Arresto

Comando Supremo VII – XI - MCMXVII“Con indicibile dolore, per la salvezza dell’esercito e della nazione, abbiamo dovuto abbandonare un lembo del sacro suolo della Patria, bagnato dal sangue glorificato dal più puro eroismo dei soldati d’Italia. Ma questa non è ora di rimpianti. E’ ora di dovere, di sacrificio, di azione. Nulla è perduto se lo spirito della riscossa è pronto, se la volontà non piega. Già una volta, sulla fronte trentina, l’Italia fu salvata dai difensori eroici che tennero alto il suo nome in faccia

Francesco Rossi

CESSALTO Francesco Rossi: Medaglia d’Oro al V.M. “...circondato, con pochi altri militari, da fortinuclei nemici, alla resa offertagli preferiva lamorte, che con stoica fermezza affrontava,dopo epica lotta corpo a corpo”.Maritaggi troppo onesti degli alberi attorno alle ville di cartone sui colli. Nei campi vi sono segnati ventaglidove spuntano le piumette di grano. Sulla terra la luce è tutta riflessa dallo specchio del sole in onde di chiarore a frangersi sull’ultimo filone di neve sui monti. Gli uomini accanto hanno gli orecchi di madreperla. Una fanfar

Stefanino Curti

VIDOR Monumento ai cadutiStefanino Curti: medaglia d'Oro al V.M. Sul fianco biondo del Kobilek Vicino a Bavterca, Scoppian gli shrapnel a mazzi Sulla nostra testa.Le lor nuvolette di fumo Bianche, color di rosa, nere Ondeggiano nel nuovo cielo d’Italia Come deliziose bandiere.Nei boschi intorno di freschi nocciuoli La mitragliatrice canta, Le pallottole che sfiorano la nostra guancia Hanno il suono di un bacio lungo e fine che voli.Se non fosse il barbaro ondante fetore Di queste carogne nemiche, Si potrebbe in questa trincea che si spappola al sole Accender sigarette e pipe;E tranqui

Carlo Ederle

ZENSON di PIAVEL’ansa di Zenson Carlo Ederle: Medaglia d’Oro al V.M. Del mare sulle iridescenti arene, dove in trincee si ammucchiano, mi getto; e con una repressa ansia il grilletto premo. Va la terribile frustatae una sagoma cade. Immaginata non ho in essa una più bella che buona, non una testa che porti corona, non il nemico che più mai non viene.Se qui l’occhio non falla e il colpo è certo, egli è che nel bersaglio ognor figuro l’orrore che i miei occhi hanno sofferto.Tutto che di deforme hanno veduto, di troppo ebraico, di troppo panc

Le Colonel Bel

CAVASO del TOMBAMONTE TOMBA Le Colonel Bel O ferito laggiù nel valloncello, Tanto invocasti Se tre compagni interi Cadder per te che quasi più non eri, Tra melma e sangue Tronco senza gambe E il tuo lamento ancora, Pietà di noi rimasti A rantolarci e non ha fine l’ora, Affretta l’agonia, Tu puoi finire, E conforto ti sia Nella demenza che non sa impazzire, Mentre sosta il momento, Il sonno sul cervello, Làsciaci in silenzio-Grazie, fratello.1916 Viatico di Clemente Rèbora Facendo lui stesso la ricognizione diuna posizione difficile che uno deis

Il solstizio

Sera delXXIII – VI - MCMXVIIIDal Montello al mare il nemico sconfitto ed incalzato dalle nostre valorose truppe, ripassa in disordine il Piave. Generale A. Diaz Dal gran Quartier Generale, li XXVI – VI - MCMXVIIISoldati d’Italia ! Otto giorni di epica lotta, nella quale rifulse il valore, l’abnegazione e la tenacia di voi tutti, vi hanno dato il premio della vittoria. Dapprima, la nostra resistenza magnifica spezzò la violenza dell’assalto avversario e ne sconvolse i disegni ambiziosi; poi l’impeto irrefrenabile col quale in fraterna e ardente gara c

Karl Anderka

CHIARANO Fossalta Maggiore Officers-schuler: Karl Anderka Ozio dolce dell’ospedale Si dorme a settimane intere; Il corpo che avevamo congedato Non sa credere ancora a questa felicità: vivere.Le bianche pareti della camera Son come parentesi quadre, Lo spirito vi si riposa Fra l’ardente furore della battaglia d’ieri E l’enigma fiorito che domani ricomincerà. Sosta chiara, crogiuolo di sensi multipli, Qui tutto converge in un’unità indicibile; Misteriosamente sento fluire un tempo d’oro Dove tutto è uguale: I boschi, le quote della

Mario Fiore

NERVESA della BATTAGLIASan Mauro di Bavaria - Cimitero di Camalò di Povegliano Mario Fiore: Medaglia d’Oro al V.M. “Certo chi combatte per la Patria; chi alla Patria offre tutte le suesostanze e la sua vita, deve essere, in quegli estremi istanti, animato da unsentimento sì nobile e sì grande che non sappiamo immaginare... Essi, sì, vanno incontro alla morte...: la vita è troncata, ma qualcosa rimane nei secoli: la loro opera, che affida i loro nomi all’immortalità!” dal Diario di Guerra del Maggiore Mario Fiore Disinfettata

Diario di Mario Fiore

Mercoledì – 24 ottobre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)Piove di nuovo!Ore 18.30 – Continua a piovere!Una offensiva nemica si delinea sull’alto Isonzo. Il nostro bollettino di questa sera dice:“ L’avversario con forte concorso di truppe e mezzi germanici, ha effettuato a scopo offensivo il concentramento di numerose forze sulla nostra fronte…..”Speriamo bene.O Cadorna! qui si vedrà la tua nobilitade!Giovedì – 25 ottobre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)Ritorna il bel tempo!Anche il bollettino austr

Alessandro Platone

NERVESA della BATTAGIA Alessandro Platone: l’Eroe di Nervesa Urlavano i leoni nella notte, gonfiavano nel buoio, dardeggiavano l’ugola in fiamme al fanciullo atterrito. Di sotto al vecchio armadio, d’improvviso si stendeva la zampa imperiosa, si stirava, graffiava l’impiantito.Venne un giorno, scomparvero i leoni. Non c’erano alla stazione di Sovilla, sotto le nuvole ronzanti, s’anche uscivano dal gioco scomparendo nel grano verde i compagni, se presso volavano i rametti al doppio colpo lassù, dell’arboreo cecchino. Non c’erano più

Asso degli assi

NERVESA della BATTAGLIA Cippo Baracca Francesco Baracca: Medaglia d’Oro al V.M. “ Absorpta est mors in Victoria.” Una bestia di fuoco e velocità,cinque quintali di pura bellezzaUn angelo giallo come un lampoe improvviso come una fainaEravamo una macchina sola e io pensavo ed era cosa fattaNessuno ci stava dietro, senza peso e senza ingombroSenza peso, senza ingombro, solo pensiero veloceA terra si vedevano solo bocche spalancate,i bambini di Lugo ci segnavano a ditoLe donne si innamoravano dell'aeroplano e del mio coraggioEd era solo volontà di precisione, la

Eligio Porcu

L'eroica morte del Capitano di Fanteria Eligio Porcu...opponendo alle ingiunzioni di resa il suo ultimo grido di " Viva l' Italia ! " In costruzione

La Vittoria

IV – XI - MCMXVIIILa guerra contro l’Austria-Ungheria, che sotto l’alta guida di S. M. il Re – Duce Supremo – l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 ottobre ed alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche, 2 francesi, 1 cecoslovacca ed 1 reggimento americano contro 63 divisioni austro-ungariche, è finita. La fulminea arditissima avanzata su

Frate Ginepro

La gloriosa morte di un "Mistico della Guerra" Frate Ginepro (Gino Allegri) (allegheremo il testo integrale della commovente lettera inviata da Gabriele d'Annunzio alla mammapochi giorni dopo la morte) In costruzione

Ugo Bartolomei

ALANO di PIAVE La Conca di AlanoUgo Bartolomei: Medaglia d'Oro al V.M. Chiarore lunare più nebbia il cielo e la terra si mescolano: un placido caos intorno all’automa-vedetta;che spara i suoi vani minuti come le stelle si sgonfino; spazio e tempo occupa sola, infinita ora, la luna.Infinita ora il gomitolo, che non si svolge, dal cuore: i battiti lenti si perdono tra l’uguale freddo tremore.Pensieri non vivono; irridono, pullulio di spille nei piedi, i desideri che pungono delle cose che non rivedi:delle cose che non vedrai: quello che fu che sarà un chiuso sterile

Maresciallo d'Italia

MONTE GRAPPA Sacrario Militare di Cima Grappa Maresciallo d’Italia: Gaetano Giardino “Così si arrestò, a breve distanza dal proprio obiettivo, l’affensiva ricca di speranze e il Grappa divenne il Monte Sacro degli Italiani i quali, a buon diritto, possono andar fieri di averlo vittoriosamentedifeso contro gli sforzi delle migliori truppe austroungariche e dei loro camerati tedeschi”. ( Generale Krafft von Dellmensingen, capo di stato maggiore della 14° Armata austrogermanica) In agguato in questi budelli di macerie ore e ore ho strascicato la mia c

 
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Post n°5 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da frontedp
 

Volpago d. Montello

VOLPAGO DEL MONTELLO CIPPO DEGLI ARDITI Di che reggimento siete fratelli? Fratello tremante parola nella notte come una fogliolina appena nata saluto accorato nell’aria spasimante implorazione sussurrata di soccorso all’uomo presente alla sua fragilitàMariano il 5 Luglio 1916Soldato Giuseppe Ungaretti Calma pace silenzio ragnatela infinita nel sepolcro dell’ombraImmoto grave enorme giaccio dormo nel vuotoTriste un pò sorrido come un dì schiudo le mie palpebreNella tomba via guizza il sole come una lucertolaNel sepolcro dell’ombra Vann’Ant

Cippo Baracca

NERVESA della BATTAGLIA Cippo Baracca L’Asso degli Assi, Francesco Baracca, vincitore di trentaquattro duelli aerei, cadde all’imbrunire del giorno 19 Giugno 1918 mentre mitragliava alcune postazioni dell’armata austro-ungarica. A perenne memoria di questo eroe sorge sul colle del Montello un sacello a lui dedicato. (...) Oggi si vola (...) Le scintille di musica che punteggiano il rombo entusiastico dei cilindri e dell’elica Son l’eco del fischio dei più alti uccelli Navigo nell’assoluto mia patria e vorrei dimenticare il corpo che sempre è c

Nervesa d. Battaglia

NERVESA DELLA BATTAGLIA Ossario Militare Sono un poeta un grido unanime sono un grumo di sogniSono un frutto d’innumerevoli contrasti d’innesti maturato in una serraMa il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta ItaliaE in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padreLocvizza il 1° Ottobre 1916Italia Giuseppe Ungaretti Rasa al suolo durante le furiose battaglie, posta doveil corso del Piave aggira il Montello e si incanala lungola pianura, Nervesa della Battaglia ospita in un punto dominante della collina l’Ossario dove r

Giavera d. Montello

GIAVERA DEL MONTELLO British War Cemetery Nel Giugno del diciotto, durante la terribile offensiva sferrata dall’esercito tedesco austro-ungarico neltentativo di rompere le linee italiane (la battaglia delSolstizio), si misero in luce alcuni battaglionidell’esercito inglese. Dislocati tra Giavera delMontello e Nervesa della Battaglia, difesero eroicamente le posizioni assegnate fino ad arrestarel’assalto. Nella campagna d’Italia caddero 2600 tra soldati ed aviatori britannici. Più di 500 riposanonel cimitero militare di Giavera, un angolo di pace nascosto sul M

Valle dei morti

GIAVERA DEL MONTELLO Odore di camminamento odore odore di cadavere usato merda fango ricordi ricordi quando all’entrare tu mi buttavi le braccia al collo io sguazzando sul graticcio mi piegavo sotto l’abbraccio lottavo di forza con te prima d’amarti?Entra la nausea per la bocca scende al cuore si pigia si pesta fermenta mentre vo sui graticci sbattuti sotto le traiettorie che guaiscono a capo chino.Ma la nausea si fa mosto e vino nel vuoto del cuore.Lo ubriaca l’odore odoreodore del camminamento. Vi aizza la gioia. Gioia di camminare camminare camminare nel poltridume

Moriago d. Battaglia

MORIAGO della BATTAGLIAIsola dei Morti “Su questa “isola” si faticava a camminare, tanto era l’ingombro di cadaveri” (Ragazzo del ‘99)Così chiamata perchè la corrente del Piave vi trascinava numerosissimi corpi di soldati caduti, l’isola dei Morti, il 27 ottobre 1918, vide l’assalto degli Arditi che conquistarono Moriago, segnando l’inizio della decisiva Battaglia di Vittorio Veneto. Fin dalla fine del conflitto, il luogo fu deputato alla memoria ed alla pietà popolare, colpite dal continuo emergere di resti, di armi

Sernaglia della B.

SERNAGLIA della BATTAGLIA Monumento agli arditi “E oggi sul tramonto io ho messo interra con le mie mani di Ardito il gineprovotivo che Ottavio Zoppi mi ha mandatoda Sernaglia della Battaglia: la pianticella cresciuta nel terreno che gli Arditi dellaPrima Divisione d’Assaltobagnarono di sangue ed eternarono di miracolo guadando il Piave... Il ginepro di Sernaglia stanotte è una piccola fiamma intrepida nellamia terra e nel mio petto”. Lettera di Gabriele d’Annunzio a S.E.Thaon de Revel Piccone sordo Morder gravame, Fin che la notte resista: Galeotta pista Maciu

Cison di Valmarino

CISON di VALMARINO Boschetto delle Penne Mozze Penne Mozze del mio cuor, ricordade su a Cison, con un albero e una stele erba, rocia e pochi fior Morti in Africa ed in Libia e su l’Alpi e in mar ancor, ‘n Grecia, in Russia e nei Balcani: Penne Mozze per l’onor!Ch’el Cristo ve varde, ch’el vento ve base, che i alberi i cante al sol e a la luna canson vecie e nove de requie e de gloria! O pena spacada te a fato la storia!Penne Mozze per l’onor! Il “Bosco” è degli Alpini: sognato, caparbiamente voluto e costruito come ricordo e segno di amo

Feltrino

ITALIANINon è più il saluto delle ore della fortuna, è il conforto materno della Patria, che non vi scorda nella terribile sciagura. Qualunque sia l’insidia del nemico che occupa le vostre terre, vi minacci con le sue violenze, non tremi né per timore, né per dubbio il vostro cuore ! Non vi sono vili all’ombra di San Marco ! Se ci furono colpe saranno riparate, e se per un attimo parve che la vostra vita di lavoratori non fosse tutelata abbastanza, col sangue e col sacrifizio l’Italia sta pagando il suo debito e con la gratitudine e la ten

Quero

QUERO Deutscher Soldaten Friendhof Un bunker, costruito alle pendici del Col Maor in un punto strategico per le operazioni militari tedesco austro-ungariche (riportato in molti testi come “la stretta di Quero”), viene consacrato dopo il conflitto a cimitero militare germanico; vi trovano pace più di tremila soldati. La morte avvicina i due schieramenti del conflitto e questoluogo di riflessione diviene radicale testimonianza della guerra. Il paesaggio è scolpito dalla storia dell’uomo e si permea di significati profondi che possono essere colti solo toccandoli

Feltre Germanico

FELTRE Deutscher Soldaten Friedhof Il cimitero tedesco, immerso nel verde, colpisce per la sua armoniosa semplicità. Ogni lapide è una croce,ogni croce un soldato. L’allineamento delle tombe crea svariate fughe prospettiche che accompagnano l’occhio del visitatore nelle sue meditazioni e ben rappresentano leinnumerevoli vite spezzate sui campi dibattaglia. Il piccolo cimitero militare, soprannominato S. Paolo, accoglie i resti di 273 soldati che riposano sotto le croci in porfido rosso. Della tomba nell’ultimo refugio talor mi penso, alla mia terra in s

Feltre

FELTRE Sacrario Militare Italiano Osterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof Città di Feltre Assessorato alla Cultura Una intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amoreNon sono mai stato tanto attaccato alla vitaCima 4 il 23 Dicembre 1915Veglia di Giuseppe Ungaretti Caposaldo delle retrovie dell'armata austro-ungarica essa stessa teatro di molte battaglie e bombardamenti, alla fine del conflitto le centinaia di salme disseminate lungo

Tezze del Piave

TEZZE DEL PIAVE British War Cemetery Comune di veneziaAssessorato alla Cultura Mentre chiedi chi sei, mentre rigiri tra le mani la vita, giocattolo infranto, in questo momento, senzafede, respiri il soffio d’unforte che muore.Uomo solo, quante mani ti reggono in questo momento!Mentre ti scaldi alla tua elegia, mentre la componi, il tuo pensiero un altro lo esprime, la tua azione un altro la opera. Per un seme abortito, milioni di gemme in questo momentoCredi pure che il mondo per te ripresenti la sua facciadi questo momento. Credi pure di ripresentargli, la tua facciadi questo momento

Maserada sul Piave

MASERADA sul PIAVEMonumento Britannico ...alle otto inizia l’attacco nel settore dell’Armata dell’Isonzo: dalle Grave di Papadopoli truppe del XIV corpo britannico passano a guado il Piave e si scontrano con l’imperialregia 7° divisione fanteria che crolla senzaparticolare difesa... C’era una volta la terra e il cielo.Sparvero. Il mondo è un neroprofondo nell’infinità.Punti rette strisce di lucetagliano il buio.Misurando l’immensitàdisegnano la notte sfericaqua làimmobilmente.Allora a un tratto traiettorie sibilanoin bas

Fagare' d. Battaglia

FAGARE' DELLA BATTAGLIA Sacrario Militare Sul finire dell’estate di quell’anno eravamo in una casa in un villaggio che di là del fiume e della pianura guar- dava le montagne. Nel letto del fiume c’erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l’acqua era lim- pida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano truppe e scendevano lungo la strada e la pol- vere che sollevavano copriva le foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le foglie caddero presto quell’anno e si vedevano le truppe marciare lun- go

Cittadella

CITTADELLAOsterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof. Sognavo, al suol prostrato, un bene antico. Ero a Trieste, nella mia stanzetta. Guardavo in alto rosea nuvoletta veleggiar, scolorando, il ciel turchino.Ella in aere sfacevasi; al destino suo m’ammonivo in una poesietta. Quindi “Mamma - dicevo - io esco” e in fretta a leggerla volavo al caro amico.“Che fai, carogna?” e mi destò una mano: e vidi, come al cielo gli occhi apersi, tra fumo e scoppi su noi l’aeroplano.Vidi macerie di case in rovina, correr soldati come in fuga spersi, e lontano lontano

Austro-Ungarico

MONTE GRAPPA Osterreichisch-Ungarisch Soldaten Friedhof Quello ch’ieri dormiva nella trincea presso a me, nello stesso cubicolo, fratellino di culla:non risponde, - ho chiamato! - non risponde più; non gli giunge il grido del mio cuore... O, tucompagno, mi cerchi mi preghi, anche tu, mi chiami..., io non sento non rispondo più! da Sul Monte San Marco di Vann’Antò

Itinerari

 
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Frontedelpiave

Post n°4 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da frontedp
 

Luglio 1918

LUGLIO 1918 1 LUGLIO 1918. Regna la calma; soltanto un allarme aereo alle otto del mattino.2-6 LUGLIO 1918. Si ha notizia di qualche azione sul Grappa e sugli Altipiani. Il giorno 4 a Pieve si pesa della legna per conto dei soldati: è tutta su un piccolo carretto che non contiene più di due quintali di legna. Ebbene: per il grande lavoro di pesare due quintali di legna sono impiegati un colonnello, un capitano, due tenenti, un sergente, qualche caporale, diversi soldati. Sembra leggenda… Pallone aerostatico da ricognizione austriaco. 7-12 LUGLIO 1918. Niente di importante

Agosto 1918

AGOSTO 1918 1-8 AGOSTO 1918. Sempre calma sul nostro fronte. In Francia i tedeschi stanno battendo in ritirata. Si dice che al di là del Piave non ci siano quasi più soldati austriaci. Anche i soldati italiani sul nostro fronte sono meno numerosi. Abbiamo ancora qualche visita di aerei nemici, ma solo in ricognizione: qualche allarme e basta. Oggi abbiamo ricevuto la gradita visita del Padre Dott. Magg. Gemelli. Pilota italiano su uno dei primi velivoli in dotazione al neo costituito Battaglione Aviatori. 9-13 Agosto 1918. Calma assoluta sul nostro fronte:non pare nemmeno pi&u

Settembre 1918

SETTEMBRE 1918 30 AGOSTO – 5 SETTEMBRE 1918. Nihil novi. Alle sei e mezza del giorno 5 un aereo austriaco vola sul Montello e poi si spinge sopra Bocca Cavalla e Biadene dove lancia tre bombe. Gabriele d’Annunzio con un terzetto di piloti della squadriglia dove il poeta prestava servizio come osservatore. 6-10 SETTEMBRE 1918. Siamo sempre in attesa degli eventi. Domenica 8, alle sei del mattino, alcuni aerei nemici volano su Guarda e Caonada e lanciano otto bombe di piccolo calibro. Forte attività nella Valle del Brenta nella giornata del 10 e per tutta la notte seguente.

Ottobre 1918

OTTOBRE 1918 29 SETTEMBRE – 2 OTTOBRE 1918. Situazione stazionaria sul nostro fronte. Abbiamo notizia di vittorie degli Alleati anche in Oriente. Armistizio per la Bulgaria. 3 OTTOBRE 1918. Fra le undici e le undici e mezza cadono quattordici granate da 152 su Montebelluna, apparentemente sparate a caso, senza l’intenzione di colpire un punto preciso. Una cade sulla casa di Maggion, sulla strada per S. Gaetano: sfonda il tetto ma non provoca vittime; altre cadono sulla piazza e nei pressi della stazione; una cade a due metri dalla casa di sior Bepi Visentin, sulla strada che mena a

Novembre 1918

NOVEMBRE 1918 1-2 NOVEMBRE 1918. Il Tagliamento è raggiunto; il Grappa è liberato, i nostri hanno fatto un bottino straordinario: mille cannoni soltanto sul Grappa! Il nemico è perduto ei prigionieri austriaci non si contano ormai più. I nostri marciano verso i confini. Si parla di Armistizio: un parlamentare austriaco è penetrato nelle nostre linee per trattare. Speriamo bene. Giunge da noi il Vescovo di Treviso e il Vescovo militare Bortolomasi, di ritorno da Vittorio Veneto. 3 NOVEMBRE 1918. Si parla di un bottino di guerra di 3000 cannoni e di 200.000 s

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Sacrario Italiano

MONTE GRAPPA Sacrario Militaire di Cima Grappa Alla montagna salire, Pietra su pietra Una torre Sulla montagna volevo levare. Ma il vento corre La tetra Vallata: Delle tempeste nei cieli Del settentrione Fa radunata E nelle forre Le scaglia, Contro gli steliDi primavera. Fanno battaglia Le tempeste dei cieli Sulla terra: Si travolgono in guerra Sulla montagna. Strappano i dolci veli Dell’umidore Alla selva Di primavera. Corrono la campagnaIl mio passo è vano Nel sentiero E l’occhio, contro la neve Feroce, si serra. Cade la mano. Il passo inutile deve Aver fine. La n

Galleria V.E. III

MONTE GRAPPA Galleria Vittorio Emanuele III Essendo la stretta dorsale di Cima Grappa la posizione più alta e predominante dell’intero complesso montuoso, la Galleria, costruita dal Genio Militare/Gruppo Lavoratori al comando del Cap. Gavotti, diventò il punto focale della difesa italiana. Tutto un giorno senza un colpo di cannone.Le ore scivolano su un piano lisciol’aria bruna vi cala sua malincuore.Entra il silenzio gelato nella baraccami stringe le tempie di strisce di nuvola grigiaha messo in fuga il sonno nella notte inquieta.Ah un fischio vicino lacera la nott

Montello & Piave

Eccoti giunto alla meta, o Visitatore ! Il tuo piede preme la cima del Montello e il tuo occhio spazia da un lato sul maestoso scenario delle Alpi, dall’altro sulla pingue pianura; e scopre in fondo al mare che sfolgora, sotto il sole, come una lama lucente. Più vicino, in basso, biancheggia il largo greto del Piave: fra i ciottoli candidi ne vedi serpeggiare le azzurre vene e luccicar l’onda fremente. E tu contempli estasiato il vaghissimo spettacolo che s’offre alla tua vista e un senso di mistica pace s’effonde nell’animo tuo. Ma poichè qui non ti

Montebelluna

MONTEBELLUNA Ossario Militare - Santa Lucia Posta alle pendici del Montello e della Val Belluna, cittadina di grande importanza per le retrovie del nostro esercito, conserva, a perenne ricordo degli eventi bellici questo ossario detto di “Santa Lucia”. Uccidere, Vita Largo alla Vita che passa vitamitragliatrice e falcia le file degli uomini vivi che cadon giù floscio moscio sacco bucato perchè la vita era sull’angolo in agguato. E sbalzano a grappoli rossi dove schianta la vitascheggia i pezzi di carne le braccia il cervello pasta lunatica di strazio d’uo

Pederobba

PEDEROBBA Cimetiere Militaire Francais Morto di là dall'argine, uomo qualsiasi, muto in eterno; e ricomincia intorno a lui la canzone delle cose: ronzio degli insetti, giunchi mossi, raganelle e fucilate.Tutto sembra come d'estate, vita aquattata nel sole in attesa del crepuscolo. In fila sotto l'argine tanti soldati ancora.Contemplazione dell'aria ferma, con entro l'immobilità degli aspetti. Una ragnatela d'argento appesa a uno sterpo, l'insetto accartociato, spia. Pensiero degli uomini: "la morte così. Povere le mosche senza fortuna!". E ognuno guarda sereno

Crocetta d. Montello

CROCETTA del MONTELLO Osservatorio del Re VOLPAGO DEL MONTELLO Colonna romana Assisto la notte violentataL’aria è crivellata come una trina dalle schioppettate degli uomini ritratti nelle trincee come lumache nel loro guscioMi pare che un affannato nugolo di scalpellini batta il lastricato di pietra di lava delle mie strade e io l’ascolti non vedendo in dormivegliaValloncello di Cima il 6 Agosto 1916 Immagini di guerra di Giuseppe Ungaretti “Da qui Vittorio Emanuele III, sotto il tiro delle artiglierie nemiche, vide il contrastatopassaggio del fiume tre volte sa

 
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Post n°3 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da frontedp
 

Osvaldo Licini Soldati italiani (ricordi di guerra), 1917 olio su tela, cm 60x63 Collezione privata

Storie Eroiche

A VOI RESI DALLA MORTE IMMORTALI Voi, o Martiri gloriosi, siete usciti dalle nostre file, la morte, che crudemente vi ha arrestati nel tratto più fulgido del vostro cammino, ha posto sopra la vostra fredda salma il suo funereo manto, il sole, che tutto vivifica e riscalda, non è valso a svolgere la sua portentosa azione rigeneratrice di vita e di energia sul vostro corpo esangue ed immobile, e la terra, che ci alimenta in vita, sottraendovi dallo sguardo umano, v'ha accolti e seppelliti nelle sue viscere profonde e silenziose per essere dalla vostra morte alimentata e nutrita..

Statuto Associazione

Statuto dell'Associazione Storico Culturale “Fronte del Piave” Art. 1 - Costituzione e Sede E’ costituita l’Associazione Storico Culturale denominata “Fronte del Piave” con sede nel Comune di Montebelluna(TV) in Via Buziol, 19 int. 1. Il Consiglio Direttivo potrà con delibera trasferire la sede nell’ambito dello stesso Comune. L’Associazione non persegue fini di lucro, ne diretto ne indiretto. I contenuti e la struttura dell’Associazione sono ispirati a principi di solidarietà, trasparenza e democrazia che consentono l’

Vieni al Fronte

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Angeli al Fronte

Il diario di una crocerossina: Ada Andreina Bianchi

Ottobre 1917

Zona di guerra – Ottobre 1917 L’aria che veniva da Caporetto incominciava a farsi pesante. Quell’andare, quel venire di gente preoccupata, quelle riunioni di alti personaggi in grigio-verde; quei colloqui, colti al volo, fra i dottori del mio ospedale, che avevano l’apparenza di esser muti, ma pur tanto eloquenti; quei volti contratti di chi a ragione ne sentiva tutta l’onta – tutto un’insieme di misterioso, lasciava intuire che qualche cosa di grave stava per accadere, se pure l’uragano non era scoppiato…Il bollettino di guerra aveva com

Addio, ospedale...

Addio ospedale, ove per cinque mesi consecutivi fosti la mia sola dimora, escluse quelle poche ore di albergo, necessarie all’esistenza di una misera mortale!Addio sale maestose, che racchiudevate anime generose e grandi le quali per pura fatalità avevano salva la vita!Quante creature buone conobbi lì dentro. Quante emozioni ho provate. Sono degne di nota quelle del 1916 allo stesso ospedale, delle quali il mio notes di appunti e di date è rimasto prigioniero con tutti i miei indumenti di vestiario all’ora della ritirata. Malgrado l’incidente toccato al m

La ritirata

Presi commiato alla presidente della Croce Rossa del comitato di Feltre. La signora Luisa Pontil-Rossi, era intenta ai preparativi per la partenza, o per esser più esatto dirò, che si disponeva alla fuga. Nobile di nascita e di sentimenti, aveva dedicato sino a quel giorno l’opera sua munifica a prò dei feriti; essa rappresentava l’anima attiva del comitato. Mai invano le infermiere ricorrevano a lei per questa o quella bisogna; mai un diniego s’ebbero coloro a cui necessitava il di lei prezioso ajuto. Ho apprezzate al punto le sue elevate qualità

L'Osservatorio

12 – Mi alzai quella mattina, aprii le finestre della mia cameretta e…macabra vista. Le ajuole del giardino tramutate in tombe. Scesi. Mi avvicinai a quelle quattro barelle, accarezzai la faccia di quei quattro eroi, che avevano immolato la loro giovane esistenza sul monte Tomba ( dista da me un’ora di cammino) e volli accertarmi fossero veramente morti, tanta era la compostezza di quei volti.Il bravo cappellano, dopo le preci di rito, assistette alla tumulazione. Voleva che i suoi figli fossero calati entro la fossa, con religiosa cura. Non c’era bisogno raccomandasse

Andrea Bianchi

7 – E’ partita oggi l’artiglieria francese per dar posto ai Chasseurs. Con quanta rapidità vennero fatti sloggiare i cannoni e calare la scoscesa ripa e che destrezza nel trasportare i projettili ammonticchiati presso le batterie. Una lunga fila di soldati in bell’ordine disposti da formare un zig-zag in modo che, il pesante piombo passava dall’una all’altra mano con esatta precisione, quasi ritmica. Pareva di vedere tanti bimbi giocare la palla ed erano i 105 i “centocinque” che venivano maneggiati così alla leggerà e senza

Gli Chasseurs

30 dicembre – Data immemorabile che la storia illustrerà nelle sue pagine. Antecedente alla grande battaglia, un via vai senza limiti, emergeva. La truppa, da me sentita più che veduta, perché di notte, filava compatta verso la gloria. Erano i francesi, che bramosi di farsi onore in Italia, si portavano al Tomba a dar una prova del loro valore.La vigilia della grande azione si approssimava.Non mancarono i capi, visitare gli Chasseurs, così io ne vidi parecchi. Qualc’uno mi venne presentato. Pochi i nomi che ricordo. Non mi è sfuggito quello singol

Addio al fronte

7 aprile – Ho deciso di partire; tutto è pronto. Ho scelto a mia nuova dimora a Genova.Sono stata oggi, come promessa fatta, alla tomba del comandante francese Del Bello.Riposa l’Eroe del Tomba nel piccolo paesello di Pagnano, entro un recinto accerchiato da qualche giro di filo ferro spinoso. Molte corone coprono la sua fossa.Le umili violette che ho lasciato cadere sulla terra che copre la Vostra Salma, sieno esse simbolo di pace alla Vostra anima bella e simbolo di riconoscenza da chi ammira e ricorda.Vi sono sepolti al fianco parecchi dei suoi soldati.Ai piedi, un po&rsq

Erwin Rommel



Diario del Grappa

“… Per ordine della imperialregia divisione Schutzen, il Battaglione da montagna del Wurttemberg entra ora a far parte delle formazioni di seconda linea e fruisce in data 11 novembre 1917 di una giornata di riposo a Longarone. Nel corso di questa giornata il Battaglione porta i suoi morti all’estrema dimora, nel cimitero della cittadina di Longarone.La forza dell’attacco ormai va scemando. Il ritmo dell’inseguimento rallenta, benché il nemico non offra alcuna resistenza di valore. Nei giorni successivi il Battaglione si trasferisce verso Belluno e Feltre.

Novembre 1917

NOVEMBRE 1917 10 NOVEMBRE 1917. I nostri sono schierati sul Piave, pronti a resistere. Il nemico li raggiunge.Per Montebelluna è un passaggio straordinario di soldati, carri, automobili, tra il fango alto una spanna. I soldati della 2° Armata sono ancora sparsi in disordine per i nostri paesi, con danni straordinari: nessun ordine e disciplina; molti di questi soldati tornano alle loro case e si fermano per qualche giorno. Nelle case dei contadini si fanno in questi giorni delle grandi polente per i soldati affamati: i Guolo di Guarda ne fanno persino nove in una sera! Oggi si sento

Dicembre 1917

DICEMBRE 1917 1 DICEMBRE 1917. Notte calma. Nella mattinata soliti tiri di interdizione. I giornali dicono che gli Imperi stanno per rovesciare sull’Italia molta artiglieria e fanteria e che è imminente una grande offensiva austro-germanica. All’una del pomeriggio i cannoni cominciano a tuonare orribilmente sul Grappa, come non si è mai sentito nei giorni precedenti. Il tutto dura soltanto quindici minuti ma la sera riprende per altre due volte, sempre per breve durata. Muore quasi improvvisamente Zavarise Luigi da Contea. Dall’otto novembre non arriva più

Gennaio 1918

GENNAIO 1918 1 GENNAIO 1918. Bella ricorrenza questo Capodanno, eppure quanto piena di mestizia al pensare ai nostri cari, profughi o sotto le armi in battaglie continue, terribili, sottoposti a patimenti infiniti. Il Signore abbrevi il giorno di sì amara prova e presto, nel 1918, sorga il sole della pace che Gesù portò tra gli uomini e che il suo Vicario offre al mondo! A Guarda non si vede quasi più nessun borghese: le case sono piene di inglesi. L’oratorio è chiuso e attorno alla chiesa di S. Maria Ausiliatrice sono costantemente radunati, giorno e

Febbraio 1918

FEBBRAIO 1918 1 FEBBRAIO 1918. Velivoli nemici hanno volato sopra di noi dalle undici della notte fino alle sei di questa mattina, sganciando una quarantina di bombe e provocando danni rilevanti. E’ andata distrutta la casa di Marconato e due mucche sono rimaste uccise; cinque bombe sono cadute sulla casa di Guselotto, o vicino, e una sullo stabilimento grande, forando e mandando in frantumi le vetrate; una bomba è caduta sulla casa di Speronello; una vicino all’Ospedale, dietro la casa di Salvàn; alcune dietro la chiesa nuova, presso Garbuio e Gallina; qualche altra

Marzo 1918

MARZO 19181-2 MARZO 1918. Vengono distribuite le tessere per l’acquisto dell’olio; l’elenco viene fatto in canonica. Distribuiamo ai profughi qui residenti le 500 coperte che ci sono state consegnate il 22 febbraio scorso. 3 MARZO 1918. Sentiamo dire che questa notte vi sarà un’offensiva inglese sul Piave e che poi, presto, il contingente inglese andrà a combattere in Francia. 4-6 MARZO 1918. Piove. Dodici Draken sono in aria. Il giorno 6 molti inglesi partono da Montebelluna. 7-9 MARZO 1918. Il sole è tornato ed illumina il Grappa, bianco di neve.

Aprile 1918

APRILE 1918 1-2 APRILE 1918. Giornata uggiosa e calma, con pochi tiri di interdizione. Altri profughi di Montebelluna partono per la bassa Italia.Accadono scene commoventi e dolorose:poveri fratelli nostri! I profughi sono variamente indicati dalla gente, con gli appellativi più diversi e curiosi: Profùghi, Profàni, Pròfani, Profùmi, Pròfui, Procani, Scròffoli, Pròfori, Pràtuli, Pòrfori, Scroccòi. Reparti d’assalto all’attacco di posizioni nemiche sul Massiccio del Grappa. 3-4 APRILE 1918. Perdura la ca

Maggio 1918

MAGGIO 1918 1 MAGGIO 1918. Cadono di nuovo granate, quasi sempre nelle stesse località; una nel giardino di Villa Manin e una sulla casa di Conte, presso lo stabilimento.Nella mattinata si succedono tre allarmi per velivoli nemici in esplorazione.Anche sulle nostre rive si stanno scavando nuove trincee e si stendono reticolati. 2-3 MAGGIO 1918. Tre allarmi si succedono nella mattinata. Si parla di imminenti attacchi dei nostri. Obice italiano da 280 mm in postazione. 4 MAGGIO 1918. Alle nove del mattino suona l’allarme per una battaglia aerea in corso sulle rive e su Pederiva. Du

Giugno 1918

GIUGNO 1918 1 GIUGNO 1918. Alle tre e mezza del mattino allarme: passano velivoli nemici diretti a Treviso ove lanceranno diverse bombe. Alle sei passano quattordici nostri aerei Caproni che vanno a bombardare posizioni nemiche oltre il Piave e oltre il Grappa. Al pomeriggio è celebrato il funerale di un tenente italiano vittima di un incidente automobilistico. Cannone contraereo austriaco Skoda da 80 mm su camion 2 GIUGNO 1918. Alle tre e mezza del mattino cessa il forte bombardamento delle nostre batterie appostate vicino ai Poloni, a Capodimonte, ed iniziano le incursioni aeree che

 
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Fronte del Piave http://www.frontedelpiave.info

Post n°2 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da frontedp
 

Filippo Tommaso Marinetti Battaglia a9 piani, 1915 china su carta, cm 41,6x31,6 Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

Severini

Gino Severini La trincea, 1915 carboncino su carta, cm 53x44 Collezione privata

Balla

Giacomo Balla Linee Forza Aereo Caproni, 1915 matite colorate su cartoncino, cm 45x57 Torino, Collezione Marina e Antonio Forchino

Brass

Italico Brass Sconfinamento dei bersaglieri a Treponti presso Cervignano, 1915 olio su tela, cm 100x113 Varese, Collezione privata

Sartorio

Giulio Aristide Sartorio Esplosione di una mina, 1918 olio su compensato, cm64,5x83,5 Gardone Riviera, Fondazione "Il Vittoriale degli italiani"

Barbieri

Gino Barbieri Soldati in sosta durante una marcia, xilografia stampata con inchiostro nero, cm 43x27,3 Firenze, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino

Viani

Lorenzo Viani La guerra, 1917-18 olio su cartone, cm 100x70 Collezione privata

Caselli

Giuseppe Caselli Prigioniero, 1917 china e matita su cartoncino, cm 20,5x12 La Spezia, Biblioteca d'Arte, Archivio Righetti

Morando

Pietro Morando Sotto il bombardamento in un accampamento presso il Carso, 1916 matita e carboncino, cm 64,7x88 Rovereto, Collezioni Museo della Guerra

Nomellini

Plinio Nomellini Alle porte d'Italia, 1918, olio su tela, cm 130x130 Collezione privata

Sironi

Mario Sironi La fine di un pirata del XX secolo ( bozzetto per "Il Montello",numero 2, 1 ottobre 1918), tempera, acquerello e carboncino su carta, cm 66,5x52 Collezione privata

Sacchetti

Enrico Sacchetti Caricatura dell'imperatore Francesco Giuseppe, 1912, carboncino e acquerello su carta, cm 45,5x33,6 Firenze, Collezione Lapiccirella

Dazzi

Romano Dazzi L'assalto, 1918 carboncino su carta, cm 15x20 Firenze, Collezione Lapiccirella

Cambellotti

Duilio Cambellotti Bozzetto per il manifesto "Munizionamento", 1917 tempera e china su carta fotografica, cm 80x67 Roma, Archivio Cambellotti

Grassi

Vittorio Grassi Lo spirito degli eroi, 1919 tempera e pastello, cm 24x24 Latina, Collezione privata

Marini

Marino Marini La Grande Guerra, 1918-20 inchiostro e matita su carta, cm 58,6x75,5 Firenze, Museo Marino Marini

Licini

 
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