Creato da: feavida il 25/07/2006
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Isfahan

Post n°12 pubblicato il 17 Settembre 2006 da feavida

Sono ancora qui ad Isfahan, le persone che ho conosciuto mi hanno bloccato perche' domani parto con due di loro, fino a Yazd per due giorni e poi a casa della famiglia di Amin, a Shiraz, per due o tre giorni. Saranno gli ultimi giorni di riposo, perche' poi, per motivi di sicurezza interna, devo raggiungere il confine con il Pakistan senza fermarmi, oltrpassarlo, arrivare nella citta' Pakistana di Quetta dove la situazione e' molto tesa per motivi locali, ma non e' consigliabile per uno starniero fermarsi per la notte. Da li' proseguiro' poi alla volta di Lahore, dove finalmente potro' fermarmi qualche giorno.
Un ragazzo che ho conosciuto, cileno, mi ha raccontato (faceva il viaggio nella direzione opposta alla mia), che la polizia iraniana lo ha scortato dal confine pakistano per 100 km fino alla citta' di Zahedan, per poi caricarlo sul primo autobus diretto ad Ovest, in quanto la zona non e' ritenuta sicura. Non si tratta di terrorimo islamico, ma di tensioni interne alla provincia del Balucistan, a causa di un attacco della polizia pakistana ad un capo tribale del luogo, il cui clan si sta ora vendicando creando problemi. Io comunque non dovrei averne, solo cerchero' di attraversare la zona velocemente (non e' che ci sia un granche' da vedere, inoltre...).

 
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Meta' del mondo

Post n°11 pubblicato il 15 Settembre 2006 da feavida

Sono a Isfahan, meta' del mondo a detta degli scrittori persiani del XVII secolo. Ed a ragione, perche' la citta' e' davvero stupenda. Non solo per i suoi tesori architettonici, che sono innumerevoli, ne' per il lungofiume incantevole e neppure per i suoi magnifici ed antichi ponti. Gli abitanti sono la forza della citta', riformista per vocazione, dove sono stato praticamente adottato da un gruppo di amici con i quali passo le fresche serate a bere the, fumare, parlare di tutto liberamente, politica, religione, amore, sesso (i ragazzi si lamentano della scrsa propensione delle ragazze iraniane per i rapporti prima del matrimonio...). Inoltre mi e' praticamente impossibile pagare alcunche', dalle cene ai taxi, dal the al fumo, sono loro ospite e non permetterebbero mai che mi possa lamentare della loro ospitalita'. Anche l'ambiente dei viaggiatori e' interessante, tra che sta viaggiando da un anno, a chi se l'e' fatta in bici dalla Corea, a chi sta tornando in Europa in moto dopo aver vagabondato per l'India...
Me la passo piuttosto bene, quindi... Di fondamentalisti neanche l'ombra, ma ho incontrato una popolazione molto colta, attenta a quello che succede nel mondo, che sicuramente meriterebbe sorte miglioredal punto di vista politico ed economico. Quello che sicuramente non merita sono le minacce del pazzo di Washington...

 
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Repubblica Islamica

Post n°10 pubblicato il 11 Settembre 2006 da feavida

Ecoomi dunque arrivato nella famosa Repubblica Isalmica dell'Iran. Sono a tabriz, dove mi fermo per la notte, in attesa di partire domani mattina per Teheran. devo ammettere che questi iraniani, di primo acchito, mi piacciono molto piu`dei turchi, in generale mi sembrano piu` simpatici ed "acculturati". Tabriz e` una citta`di circa 2 milioni di abitanti, ma non ha praticamente nulla di interessante dal punto di vista turistico, se si esclude un bazaar molto animato. La popolazione e` in parte iraniana ed in parte azera, in quanto molti di essi sono fuggiti qua in seguito alle persecuzioni turche e russe. Si tratta realmente di un altro mondo, se si escludono pochi giovani, quasi nessuno parla inglese, e tutte le scritte sono in farsi, per cui anche sforzandomi, non ci capisco un emerito cazzo... Tuttavia la gente sembra curiosa e sorridente, non sembra di trovarsi nel bel mezzo dell' Impero del Male. Chi parla inglese, trova sempre un argomento per conversare un po' conoscono molto bene il calcio italiano, ed amano parlare di politica. Io, per non saper ne`leggere ne`scrivere, esprimo tutto il mio dissenso nei confronti della politica estera americana (non devo nemmeno sforzarmi), per cui riscuoto molti consensi. Questa sera ho fatto un giro per le animate vie del centro, alla ricerca di qualcosa con cui sfamarmi, ed ho trovato un posto che arrostiva carne su degli spiedoni (shish kebab), dove ho cenato per 9000 rial, cioe` circa 85 centesimi di euro... niente male. La cosa strana, e` che non ho incontarto un solo occidentale in giro, se si esclude una coppia di tedeschi che ho conosciuto sull'autobus, i quali pero` partivano subito con una guida locale verso una vetta da scalare (sono montanari del sud della Germania, ho subito pensato a Paolino...). In effetti, sembra che in Iran ci siano alcune montagne molto belle da scalare, in quanto il paese e`solcato da numerose catene montuose' con vette oltre i 5000 metri. La situazione delle donne, vista cosi`al volo, non mi sembra cosi` tremenda, sono tutte in giro per il centro e sembrano allegre, avvolte nel loro chador nero (le piu` vecchie) oppure con dei foulard e soprabitini anche piuttosto sexy, devo ammettere. Forse sara` anche una reazione nel vedere le nostre sempre mezze nude, chi lo sa... La cosa piu`rischiosa che mi e`capitato di fare, resta attraversare la strada: anche sulle strisce, sei costantemente aggredito da automobilisti del tutto folli, per cui sembra di dover passare davanti al plotone d'esecuzione. Cerco sempre di accodarmi a qualche locale, cosi`da imparare almeno le tempistiche giuste, e da non terminare il mio viaggio ingloriosamente asfaltato da un pasdaran del volante... Una cosa curiosa e` che, ovunque ti giri, vedi il faccione stampato su di un cartellone con il presidente Ahmadinejad,  l'ayatollah Ali Khamenei e l'indimenticabe Khomeini che ti guardano, con aria severa, a ricordarti che il Grande Fratello e` sempre in agguato. dal mio punto di vista, non riesco a trattenere un sorriso ogni volta che li vedo, anche se forse non ci sarebbe molto da ridere, se lo sapessero...

 
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Ararat

Post n°9 pubblicato il 10 Settembre 2006 da feavida

Sono arrivato a Dogubayazit, una cittadina piuttosto remota a circa 30 km dal confine con l'Iran, famosa per essere situata ai piedi del Monte Ararat, dove secondo la tradizione biblica si trovano i resti dell'arca di Noe'. A me sembra piu' che altro un posto dimenticato da Dio, nel bel mezzo di un paesaggio lunare, anche se la vista del Monte, alto piu' di 5000 metri, perennemente ıncappucciato da neve e nuvole, é molto suggestiva. Ho lasciato una bella Isatnbul (lo skylıne al tramonto e dı notte credo sia uno dei pıu' stupefacenti al mondo), dove tutti hanno una gran voglia dı sentırsi europei, per trovarmi nel bel mezzo dell'Asia centrale, ın un crocevi noto gia' aı tempı deı romani, chissa' perché poi. Il viaggio é stato massacrante, 20 ore dı bus da Istanbul ad Erzurum, dove ero l'unico occıdentale tra gente che non sapeva neanche una parola di Inglese. Sono tuttavia stato adottato un po' da tutti, in particolare da una famıgliola con tanto di due bambıni piccoli a carico, molto rumorosi ma simpaticı. Ci si intendeva a gesti, nonostante tutto ho anche ımparato qualche parola in turco. Arrivato ad erzurum alle 12, mı sono detto: perché gia che ci sono e qui non c'é un cazzo da vedere, non mi avvicino al confine? Per cui mi sono buttato sul primo autobus, pronto a spararmi altre 5 ore su una strada polverosa. Ho conossciuto un ragazzo Svizzero che come me fa l'overland, anche se mi sembara un poco sprovveduto, é la sua prima volta in Asia e rischia dı entrare in Iran senza soldi perché la' non accetteranno traveller's check né c'é la possıbılıta' di usare i bancomat, ed al momento non ha contanti (a Dogubayazıt c'é una sola banca, e piuttosto fatıscente).... la veggo buia!
Comunque, stanotte divideremo la camera di un alberghetto di infima categoria, cesso sul piano (alla turca...) e doccia fredda.
Avrei un sacco di commenti da fare, sulla cortesia delle persone incontarte per strada e su un sacco di altre cose, ma li lascio alla prossima perché stanotte sull'autobus non ho praticamente dormito, e sono a pezzi.

 
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Istanbul 2

Post n°8 pubblicato il 08 Settembre 2006 da feavida

Istanbul mı ha lasciato sentimentı contrastanti. Se da un lato la zona in cui sono concentarte la principali attrazioni turistiche, Sultanhamed, é bellissima, dall'altro é deturpata dall'assoluta ignoranza della maggıor parte dei turisti, molti Inglesi, Americani e nordici molto giovani in generale, e moltissimı spagoli, i quali sono del tutto non-curanti ed irrıspettosi dei luoghi di culto, lasciano i bambini scorrazzare ed uralare per le moschee, e per questo vedo molti turchi storcere il naso. Mi chiedo cosa succederebbe qui se un arabo "profanasse" in questo modo San Pietro. A parte questo, é davvero un posto starordinario, si mıschiano archittetture romane, bizantine e turche in modo piuttosto armonioso, e le vedute del Bosforo e del Corno d'Oro sono magnifiche. Oggi sono stato a zonzo per la Istanbul al di fuori deı percorsi turistici, scoprendo moschee frequenatte dai locali, dalle quali, essendo venerdi', gli Imam tuonavano chissa' qualı anatemı, ma io ho riscontarto una garnde gentilezza e cordialita' da parte di tutti. Qui si vedono molte donne  col chador, ed i mercatı sono pieni di animali macellatı, formaggi, spezie di ogni tipo. non ho molto tempo per scrivere perché in questo internet point posso stare solo 15 mimuti, per cui devo andarmene. Comunque domani parto per la Turchia orientale, non so ancora dove mi fermero', ma sara' comunque un'altra storia.

Lascio comunque un link, guardatelo perché c'é da riflettere.

www.fromisraeltolebanon.org

 
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