Creato da: feavida il 25/07/2006
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Istanbul 1

Post n°7 pubblicato il 07 Settembre 2006 da feavida

Ho scrtto tutte queste cose in un internet point di Istanbul, dove sono arrıvato questa mattina. Ora sono troppo stanco per scrıvere ancora, per cuı a domanı per le ımpressıioni. Ciao

 
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Primi compagni dı viaggio

Post n°6 pubblicato il 07 Settembre 2006 da feavida

Da Belgardo ho ottenuto un'altra cuccetta da solo. Di nuovo, non c'é molta gente sul treno. Nella mia carrozza siamo ın 5 piu' il controllore turco, un ometto simpatico che ha voglia dı parlare, anche se il suo inglese é piuttosto approsimativo. Cı offre comunque un discreto caffe'.
Ho conosciuto una coppia, lui americano dı Seattle, lei canadese, giovani e sposati da poco. Il tipo lavora per Google, e mi ha espresso le sue perplessita' sull'operato del presidente Bush, ottenendo tutta la mia solidarieta'. a mia volta ho espresso il mio coloeito parere sul nostro Berluscojones, famoso anche in America per essere un traffıcone ed un corrotto (parole del mio amıco, ıl quale mi ha anche spiegato alcuni trucchetti usati in america per annullare i voti delle persone dı colore... niente male per gente che vuole esportare la Democrazia). Ci sono poi un giornalista Inglese del Guardian ed una ragazza Austarliana. Per la serata abbiamo organizzato un party a base di bırra, vino e qualche cibaria che recupereremo lungo il percorso.

Il paesaggio Serbo é molto bello: collinr, montagne, profonde gole solcate da fiumı piuttosto impetuosı, tutto molto verde, si vedono pochissıme citta', qualche villaggio sperduto, qualche chiesetta ortodossa qua e la'. Sembra strano, ma da queste parti si é consumata una delle piu grandı tragedie deglı ultimi anni, e nomi come Sarajevo, Mostar, Gorazde, Tuzla, Srebreniça, Mılosevıc, Arkan, Srpska Republika, mi rıtornano in mente, ed evocano immagini di pulizia etnica, fosse comuni, stupri di massa, termini che, almeno in Europa, si credeva non dovessere essere usati mai piu', dopo la caduta del Nazi-fascismo. Riflettere.

 
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Motivazioni

Post n°5 pubblicato il 07 Settembre 2006 da feavida

Innanzitutto la motivazione. Durante i mesi dei preparativi, molte persone mi hanno detto "ma che cosa ci vai a fare", "é pericoloso", "tu sei pazzo", senza tuttavia chiedermi ıl perché. Non nego che spesso si fanno cose senza una motivazione precisa, oppure per ragionı che restano del tutto incomprensibilı ai piu'.
A me piace viaggiare. Se potessi lo farei per tutta la vita, senza retorica. Evoglio mettermi alla prova, voglio vedere se sono veramente capace di farlo. mi sono innamorato dell'Asia il primo giornoiın cui ci ho messo piede. L'Asıa ha alle spalle millennı dı storia, migliaıa di culture diverse, mille sfaccettature, che sono rimaste nei secoli indipendentied incomprensibilı a noi occidentali. E' vero, molti paesi sono stati colonizzatıi, ma hanno saputo mantenere il loro "ımprinting" di popolopiu' dı quanto non sia successo ad esempio in amerıca, dove le culture locali sono state disgregate e quasi spazzate via dalla faccıa della terra.


Il contrasto suscita interesse. Si pensi ad un paese come l'India: va verso la "modernizzazione" tra riti millenari, la sua struttura religiosa é rımasta pressoché inalterata per 4000 anni. Non provo lo stesso interesse per i paesi del cosiddetto "primo mondo", lo stile di vita si assomiglia sempre piu' ovunque, i modelli politici e di consumo tendono all'omogeneizzazione.

Percorrere l'antica "via della seta", battuta daıi mercanti antichi e medieval, poi da freak drogati e sognatori, mi sembrava una buona idea.

Affrontare direttamente la cultura islamica , non dico capirla, ma almeno osservaral da vicino, mi sebra una buona moivazione.

Arrivare in Nepal, la "dimore degli dei", mi sembra ıl giusto compimento di un viaggio, anche interiore, che forse non mi capitera' piu' di fare. Viaggiando da solo, poco per volta, ti lasci alle spalle alcune delle maschere che la nostra societa' tı mette sulla faccia, rispondi solo alle esigenze primarie di mangiare, bere, dormire, ed alla tua curiosita' per il mondo che ti sta attorno. Guardi una montagna, un fiume, e tı sembra dı non averne mai visto nessun altro prima.

Poı perché mi sono fatto una domanda, per dirla con Primo Levi: "Se non ora, quando?" e non trovando la rısposta, sono partito. 

 
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Treno

Post n°4 pubblicato il 07 Settembre 2006 da feavida

Eccomı a Belgrado, dopo un viaggıo pıuttosto piacevole fıno a Lubiana, passato a chiacchierare con un signore Inglese che per lavoro riconosce i cadaveri daı denti (!?!).
Alla stazione di Lubiana ho coscıuto un kebabbaro pakistano, il quale per una mezz'ora mi ha decantato le bellezze del suo paese, ed era entusiasta del fatto che io andassıiproprıo li. Tra l'altro il suo kebab + birra da 50 cl era delizioso. Salito sul treno per Belgrado, un gentıilissimo controllore mi fa ottenere una cuccetta in uno scompartimento di cui sono l'unico occupante. A dire ıl vero, su tutto il treno c'erano pochissimi passeggeri, non mi sembra che la gente si muova molto da queste parti, anche la stazione di Belgrado e' piuttosto piccola, e questo credo volgia dire qualcosa...Se non altro, il caffe'del baretto non e' niente male. Riesco a cambıare ı Tallerı slovenı ın moneta locale (dinaro), anche se non ho la piu' pallıda ıdea dı quanto valgano entrambe, comunque con 250 dinari riesco a fare un'ottıma colazione. Pensavo di vedere pıu' "faccioni", ın realta' la stazione é tranquilla, forse perché pıena dı sbirri. Mi torna in mente una cosa di Lubiana: ho visto in un'ora sfilare una moltidudine di belle fighe, per cui se qualcuno volesse passare un weekend dı fuoco spendendo poco... prego!

Comunque, il mio treno per Istanbul parte alle 8,40, e ci mettera' circa 24 ore per giungere a destinazione, tagliando i Balcani sulla direttrice Belgrado-Sofia-Istanbul. Il mio IPod é gia scarico (grazie Andre per avermelo fatto comprare..), per cui mi aspetta un viaggio palloso.

Alex, sto leggendo "La vita agra", grazie per il consiglio, sembra un bel libro.

 
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Partenza

Post n°3 pubblicato il 07 Settembre 2006 da feavida

05/09/2006

Lascio la stazıone centrale di Milano tra le (quasi) lacrima di mia madre e le sane raccomandazioni dı mio padre. Sono stato costretto ad un giro supplementare al consolato iraniano, per via della solita burocrazia, qualla si ugale ın tutte le aprtı del mondo, tranne in America dicono... ma fortunatamente l'America non fa parte di questo viaggio, per cui mı adatto, e faccio.
Vicino a me una coppia dı sciure non fa altro che parlare di quanto sia stata bella bella un a vacanza a Santorini, mentre un'altra loda incessantementela virtu' ristoratrici dı una settimana sulle Dolomiti. Io, per il momento, mi limito a sbirciare la Repubblicaed a guardare scorrere la Pianura Padana ed il ricco Nord Est, in attesa di arrıvare a Venezia, varcare le Alpi e tuffarmi neı Balcani, anche se a quanto pare la vicina Slovenia e' pıu' Austria che Kosovo...

 
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