in.un.battito.d'ali

Post N° 4

Non sono educata.

L’educazione rende le persone false, chiuse in vesti che non appartengono a loro, ma che indossano solo per consuetudine.

Non sono fine.

Ogni parola ha il suo significato e le imprecazioni volgari non hanno sinonimi.

Non uso mezzi termini.

Le situazioni hanno un colore ben preciso, o sono bianche o sono nere. Tentare di farle diventare grigie vuol dire non accettare la realtà.

Sono impulsiva.

Perché i miei istinti hanno sempre avuto ragione e perché il cuore batte sempre incondizionatamente, il cervello, invece, funziona solo se acceso.

Detesto chi vive di ricordi.

Perché ricordare vuol dire vivere in un mondo utopico e le utopie sono delle speranze geneticamente modificate.
Non credo nell’amore eterno.
Perché l’amore eterno è l’amore perfetto, e l’uomo è l’essere più imperfetto che sia mai esistito.
Odio piangere.
Perché il pianto è uno sfogo che deve essere consolato per cessare e so che l’unica persona che mi può davvero asciugare le lacrime è la stessa per la quale le sto versando. Quindi piangendo deludo solo me stessa.

Tendo da sempre a risolvere i miei problemi da sola.
Perché so che posso superare da sola qualsiasi situazione.
Detesto chi tende a globalizzare ogni cosa.
Perché negano lo svilupparsi della creatività delle persone.
Non sopporto nemmeno qualsiasi tipo di dittatura, in quanto chiude le porte al “diverso”, senza rendersi conto che spesso, da coloro che non sono uguali a noi, possiamo imparare molto.

.fefe.